BUTTA FIDO DAL TRENO - 2005, MANCATO LESBO-SCOOP A CORTINA: MARINA RIPA DI 'MOANA' MUGOLAVA IN CAMERA, CARLO ERA GIÙ COL CANE - LE STRANE ESULTANZE DEI PILOTI ALITALIA - "INSULTO LIBERO" VS MATERAZZI.

1 - TRE ANNI SENZA.
Filippo Facci per "Il Giornale"
Un giornalista deve saper ammettere le proprie sconfitte. Era il ferragosto del 2005 e me ne stavo all'Hotel Miramonti di Cortina con dei vicini di stanza invero rumorosi: Marina e Carlo Ripa di Meana. I mugolii e i sospiri femminili cominciarono la sera, durarono più o meno tutta la notte e il mattino dopo ancora proseguivano: incessanti, una costanza stupefacente. Il dettaglio è che a un certo punto mi affacciai alla finestra e vidi che Carlo Ripa di Meana in realtà era giù, ai giardinetti, stava portando a passeggio il cane: e però i mugolii e i sospiri, rigorosamente femminili, intanto continuavano.

Ora, tre anni dopo, eccoti questa loro intervista a Libero piena di notizie importanti: Marina Ripa di Meana, negli anni Settanta, andava a battere per comprare cocaina al suo amante; Carlo Ripa di Meana, nello stesso periodo, si caricava in macchina un travestito che si chiamava Gianna; Marina, davanti a Chirac, diede un fenomenale calcio a Carlo e gli ruppe una tibia; lui era chiamato Orgasmo da Rotterdam ed è pazzo di Gianna Nannini. Tutte informazioni preziose, e che però, mi hanno spiegato, in qualche modo erano note. Tranne questa, rivelata da lei: «A lui piacciono gli uomini, a me le donne». E lo scopriamo solo ora. A Cortina, tre anni fa, sfiorai lo scoop della vita.

2 - STRANE ESULTANZE.
Alberto Arbasino per "La Stampa" - Vedendo il personale Alitalia che esultava per il prossimo fallimento, fra le tante accuse di dilettantismi incrociati e reciproci, il cittadino medio si sarà indubbiamente chiesto: staranno poi meglio, sotto i professionisti tedeschi o francesi?

3 - INSULTARE UN NERO NO, SFANCULARE MATERAZZI SEMPRE.
Roberto De Ponti per il "Corriere della Sera"
Nel campionato che vorrebbe disperatamente essere politicamente corretto esiste (che poi venga applicata è un'altra storia) una sanzione per ogni atteggiamento sconveniente. Come è giusto che sia. Vengono esposti striscioni e cartelli offensivi? La rimozione è immediata, pena multe e squalifiche del campo. Dalle curve scattano cori razzisti contro giocatori di colore? Partono immediatamente multe e squalifiche del campo, più la sacrosanta indignazione della parte sana del tifo. Tranne che in un caso. Perché nel campionato italiano, dove si interrompono anche i balletti dopo un gol, esiste un giocatore che sta al di fuori delle regole: si chiama Marco Materazzi, fa il difensore centrale dell'Inter, a voler guardare è pure campione del mondo.

Chissà perché, contro di lui è permesso qualsiasi insulto. Dice: certo, in campo lui si sa difendere da solo, non proprio con comportamenti da piccolo lord. Vero, però contro i cori da stadio Materazzi è l'unico indifeso. Anche domenica, all'Olimpico di Torino, Matrix ha dovuto sopportare una curva che l'ha chiamato, poco affettuosamente, figlio di puttana per buona parte della partita. E anche se Materazzi fosse brutto, sporco e cattivo, perché l'insulto sistematico che lo accompagna in tutti gli stadi d'Italia deve essere meno grave di un buuu razzista?



4 - MENO BICI, PIÙ SUV: CANI GIÙ DAI TRENI. L'ITALIA DI HOMER.
Maria Laura Rodotà per il "Corriere della Sera"
Bando ai sinistrismi, bando ai dietrismi. Quel che succede non succede perché la destra è becera, gli amministratori delegati sono cattivi, l'intera classe dirigente è al soldo delle multinazionali del petrolio e/o di fondi sovrani. Mettendo in fila tanti piccoli fatti italiani la realtà è più semplice: siamo governati da Homer Simpson, quello dei cartoni. Il simpatico padre di famiglia trippone, fannullone in una centrale nucleare. Homer inquina più che può; è egoista, cialtrone, avido, politicamente scorretto, decisionista surreale. Alcune decisioni recenti, per dire, sono chiaramente sue. Ad esempio:

MENO BICI PIÙ GIPPONI
Il Comune di Milano (tasso di smog pari alla simpsoniana Springfield) aveva approvato finanziamento e costruzione di sei nuove piste ciclabili, così, per traversare il centro pedalando senza venire uccisi. Roba da sciurette. Perciò: dopo una consultazione con Homer, gli assessori competenti hanno bloccato il tratto Duomo-Porta Nuova e altri cinque percorsi. Utili per i «bacarospi» (direbbe Homer) che pedalano; disastrosi per i portatori sani e virili di auto e Suv. Le piste cancellerebbero centinaia di parcheggi. Essenziali per chi sta in centro, si muove solo in auto, ha partners che vogliono trascinarli a fare giri in bici. Senza piste sicure, avrà i soliti buoni motivi per starsene a bere birra davanti alla tv. Alla Homer.

BUTTA FIDO DAL TRENO
Forse memore dei guai provocati dal suo maiale in The Simpson-Il film (in molti ricorderanno l'aria «Spider Pork-Spider Pork/il soffitto tu mi sporc»), Homer ha preso in mano l'emergenza-zecche di Trenitalia. E ha suggerito di vietare il trasporto su rotaia ai cani che pesano più di sei chili, cioè quasi tutti. Ciò non eliminerà le zecche (scommettiamo?) ma svuoterà un po' i vagoni e affollerà allegramente le autostrade; di famiglie tipo Simpson, costrette a prendere l'auto causa animale domestico (consigliata la soluzione uber-homeriana usata una volta dal repubblicano americano Mitt Romney: il cane viaggiò legato al tetto).

HOMER FA IL PILOTA
Chi governa deve anche divertirsi e divertire. Perciò Homer ha mandato due ministri, Maroni (Interni) e La Russa (Difesa) a farsi fotografare sugli aerei militari travestiti da top gun. Ma la divisa è uguale a quella della centrale di Springfield (le foto sono sul Corriere.it, Homer è lì che clicca e ride, anche lui ama gli scherzi, come altri).



Dagospia 23 Settembre 2008