AL LADRO! DA LEHMAN EUROPE SPARITI 8 MLD $ POCO PRIMA DEL CRAC - E I "GRANDI CAPI" PASSANO A BARCLAYS (COL BONUS) - MORGAN STANLEY E GOLDMAN SACHS RIDIMENSIONATE A DUE BANCHE QUALSIASI.

1 - MORGAN STANLEY E GOLDMAN: PROGETTI DI FUSIONE E LA SCELTA DI DIVENTARE BANCHE NORMALI.
A cura di Hugo Dixon per "La Stampa"

I segni premonitori avevano assunto un significato fin troppo chiaro per Goldman Sachs e Morgan Stanley. Arrendetevi, dicevano. E così è stato. Le ultime due grandi banche di investimento hanno rinunciato al proprio modello di business aggressivo per trasformarsi in normali gruppi bancari. È la fine simbolica di una Wall Street che veniva da un lato invidiata, dall'altro disprezzata per la ricchezza di cui era espressione.

Dopo il collasso di Bear Stearns, il crollo di Lehman Brothers e la svendita di Merrill Lynch, le furie del mercato avevano preso la direzione di Morgan Stanley e Goldman Sachs. Solo la settimana scorsa, le due società avevano manifestato fiducia nelle proprie strutture mentre gli investitori, di fronte all'aggravarsi della crisi finanziaria, restavano giustamente scettici. Morgan Stanley ha così iniziato a parlare seriamente di fusione e Goldman a guardare con più attenzione al proprio destino.

Scegliendo di diventare normali banche commerciali, i due istituti si assoggettano a forme di controllo più severe. Anziché sottoporsi allo scrutinio della SEC (Securities and Exchange Commission), la cui credibilità si è notevolmente appannata, Goldman e Morgan Stanley dovranno sottostare alle regole della Federal Reserve e del Tesoro, in particolare dell'Office of the Comptroller of the Currency.

Anche la Federal Deposit Insurance Corporation potrà avere voce in capitolo se, come si prevede, le due banche riceveranno più depositi da parte dei clienti. In cambio di questo controllo più severo, Goldman e Morgan Stanley avranno diritto a ricevere prestiti a breve termine dalla Fed su base permanente. Questa combinazione tra forme di finanziamento più solide e supervisione più rigorosa dovrebbe favorire un rapido miglioramento del grado di fiducia, nonostante i timori di qualcuno che tali decisioni siano state causate da gravi ma taciuti problemi di liquidità. Nella nuova veste di banche commerciali, i due istituti potranno ricercare basi di capitale più solide con meno rischi e utili più ridotti. (Jeffrey Goldfarb)

2 - LEHMAN: DAGLI UFFICI EUROPEI SPARITI 8 MILIARDI PRIMA DEL CRAC.
Hugo Dixon per "La Stampa"



Che cosa è successo agli 8 miliardi di dollari di Lehman Europe? I banchieri europei del broker sono indignati per il trasferimento di 8 miliardi alla casa madre effettuato pochi giorni prima del crac. Sono inoltre seccati dal fatto che i grandi capi di New York, tutt'altro che estranei alla gestione della banca prima del fallimento, stiano ricevendo generosi bonus come incentivo per passare a Barclays.

L'impatto di questo trasferimento di liquidità è stato pesante per la società europea, che lunedì scorso non ha potuto aprire i battenti perché completamente a secco di denaro liquido. Le sue prospettive di sopravvivenza non sarebbero cambiate di molto, ma alcuni clienti potrebbero subire una perdita finanziaria. In più, i dipendenti rischiano di non ricevere un trattamento pensionistico decente se l'interessamento di Nomura non dovesse concretizzarsi.

Le domande chiave sono due: chi ha operato il trasferimento, e perché? Una prima linea di indagine cercherà presumibilmente di appurare se la casa madre abbia saccheggiato la consociata europea perché stava esaurendo completamente i fondi. Secondo fonti ben informate, una grande banca americana avrebbe congelato un deposito di Lehman per 13 miliardi di dollari in titoli e contanti a metà settimana, poco prima del crac.

Le stesse fonti sostengono che giovedì sera, alla vigilia del fallimento, la stessa grande banca avrebbe richiesto altri 5 miliardi di dollari entro il giorno successivo, presumibilmente come una sorta di margin call, e che li avrebbe puntualmente ricevuti. I banchieri europei sono inoltre infuriati per i bonus che i vertici più anziani del quartier generale Usa stanno ricevendo come incentivo per entrare in Barclays.

È naturale che Barclays desideri mantenere alcuni membri chiave del management, ma è difficile accettare che le stesse persone che fino al giorno del crac sono state responsabili della gestione dell'istituto debbano ora godere di ulteriori benefici. se le notizie fossero vere, si aprirebbe un nuovo capitolo nero in questa crisi.


Dagospia 23 Settembre 2008