MOGLI DISGRAZIATE/1 - LE IMBARAZZANTI AMICIZIE FEMMINILI DI CHERIE BLAIR E IL TRUFFATORE AUSTRALIANO.

Paolo Filo Della Torre per La Repubblica


Con le lacrime agli occhi, ma con il piglio deciso dell´avvocato di successo, Cherie Blair, moglie del primo ministro britannico, ha tentato ieri di farsi assolvere dall´opinione pubblica scandalizzata dalle rivelazioni sui suoi rapporti d´affari con un australiano più volte finito in prigione per truffa. Prendendo la parola in una cerimonia pubblica, Cherie ha detto di aver commesso due errori: «Quello di aver respinto le domande dei giornalisti per difendere la privacy della famiglia e di aver permesso a qualcuno che appena conoscevo, e che allora non avevo mai incontrato, di intromettersi negli affari di famiglia».

La moglie del primo ministro ha cercato in questa maniera di uscire dallo scandalo provocato dalle rivelazioni del Daily Mirror, quotidiano tradizionalmente alleato del Labour: il giornale ha rivelato i "pericolosi rapporti" tra Cherie e il truffatore australiano, Tony Foster, al quale la moglie di Tony Blair si è rivolta per ottenere uno sconto sull´acquisto di due attici a Bristol, città in cui si è da poco trasferito il primogenito Euan, al primo anno di università.

La signora Blair ha ribadito di essersi rivolta all´uomo solo in quanto fidanzato di una sua amica, Carole Caplin, e di non essere stata a conoscenza dei suoi precedenti penali. «Se ho messo in imbarazzo qualcuno mi dispiace - ha detto - ma le persone che mi conoscono bene sapranno che non è mai stata mia intenzione far male a nessuno, soprattutto a Tony, ai miei figli o al governo laburista, così come non è mai stata mia intenzione abusare della mia posizione». Poi la "first lady" inglese è passata a un tono più personale: «So di essere una donna fortunata. Sono la moglie del primo ministro, ho un lavoro interessante e una famiglia meravigliosa - ha detto - ma non sono una super donna. Ogni giorno come un giocoliere mi destreggio tra varie palline. Ogni tanto una pallina cade». «A volte mi viene la tentazione di correre via e nascondermi -. ha concluso - ma non lo farò».



Dopo queste parole, a Downing Street si spera di mettere a tacere lo scandalo, che si sta allargando a macchia d´olio. Alla ricerca di particolari sulla vicenda, i giornali hanno svelato anche imbarazzanti episodi sull´amicizia di Cherie con la bruna fatale signora quarantenne Carole Caplin, definita la versione femminile di Rasputin, il personaggio che grazie alla sua diabolica influenza sulla zarina Alessandra Feodorovna, tanto contribuì alla tragica fine della dinastia imperiale dei Romanov. Della Caplin i giornali raccontano tutto, e molti dicono che Cherie per farle un piacere abbia accettato di adoperare Peter Foster come agente nell´acquisto degli appartamenti, malgrado ne fosse conosciuto il passato di truffatore.

Lo scandalo si è allargato fino a coinvolgere anche il primo ministro: i conservatori hanno detto che i denari per l´acquisto degli appartamenti arrivavano dal blind trust, il patrimonio di famiglia del primo ministro, entrato in amministrazione controllata al momento dell´insediamento del premier, secondo regole volute dallo stesso Blair. Ha fatto scalpore anche il fatto che gli appartamenti non fossero registrati a nome Blair: su questo Downing Street ha invocato il rispetto della privacy.

Ieri Cherie ha sostenuto che a convincerla della necessità di spiegare l´intera vicenda è stata l´accusa di aver tentato di interferire con un giudice perché fosse accelerato il processo di estradizione di Foster in Australia, dove deve essere processato per piccoli crimini. Certamente la first lady è apparsa sicura di sé e ha convinto molti dei presenti, ma i tabloid continueranno la loro guerra: vogliono risposte a tutti gli interrogativi.
La vicenda danneggia molto i laburisti e il primo ministro: il 66 per cento degli inglesi dicono che non è più affidabile, e che non c´è da fidarsi di lui. Il 58 per cento sostiene che il partito degli "imbroglioni" è quello laburista: finora era quello conservatore.


Dagospia.com 11 Dicembre 2002