GIULIANO URBANI REVISIONA LA STORIA DELL'ARTE
MICHELANGELO CHI? LA CAPPELLA SISTINA E' FIRMATA RAFFAELLO.
(ITALIA 2003: SGARBI AL DOPO-FESTIVAL, URBANI AL DOPO-SCUOLA)



Nello Ajello per La Repubblica


Giuliano Urbani, ministro dei Beni Culturali, ha scritto un libro. S´intitola "Il tesoro degli italiani" e riproduce una serie di conversazioni da lui tenute su temi connessi al suo dicastero. Fin qui, nessuna meraviglia. Lo stupore esplode appena lo si sfoglia, quel libro. A pagina 30 c´è uno scoop. L´autore sostiene di aver letto in un affresco della Cappella Sistina - riprodotto con tecniche virtuali negli ambienti di Castel Sant´Angelo - «sul collo di un angelo la firma di Raffaello».

Che Raffaello non abbia mai lavorato nella Cappella Sistina sembrava lampante: e lo sconcerto per il ritrovamento è stato espresso qualche giorno fa da Maurizio Costanzo in un corsivo sul Messaggero. Ieri, però, il ministro ha ribadito la notizia in un´intervista concessa al Giornale Nuovo. Lui e Raffaello si sono effettivamente incontrati in volo, sotto le volte della divina Cappella, sfuggendo abilmente (si presume) alla sorveglianza di Michelangelo. «Repetita juvant», si sarà detto il ministro.



Le scoperte non si fermano qui. A pagina 24 Urbani confida ai lettori che, sotto la chiesa di san Lorenzo Maggiore, a Napoli, «ci sono tre città, tre epoche, la preromana, la romana, la rinascimentale». Che una città del Rinascimento si nasconda sotto un tempio medievale - risalente al XIII-XIV secolo - è davvero prodigioso. Roba da speleologi, più che da ministri. E´ su per giù come sostenere che il Vittoriano è stato costruito sui resti dell´Auditorium di Renzo Piano. Ci troviamo in una dimensione avveniristica: la cultura italiana già avverte - è chiaro - l´influsso delle riforme promesse da Letizia Moratti. Urge per tutti un nuovo piano di studi.

Intanto, ridateci Vincenza Bono Parrino. Si chiamava così la titolare dei Beni Culturali in un governo della deprecata prima Repubblica. All´atto di insediarsi nei suoi uffici - aprile 1988 - ebbe l´onestà di dichiarare: «Per ora non so nulla. Ma studierò».


ECCO LE PAROLE SCRITTE DAL MINISTRO

La realtà virtuale ci consente infatti di vedere le cose come mai prima. Ad esempio, la Cappella Sistina: la vedremo tutti a Castel Sant'Angelo, io ho già avuto questo privilegio. Grazie alla realtà virtuale potremo ammirare gli affreschi della Sistina volando. Ci si infila il caschetto, si azionano i dispositivi e si ha la sensazione di volare, di avvicinarsi ai dipinti e di vederli come non sarebbe mai possibile dal vero: si arriva a leggere, per esempio, sul collo di un angelo la firma di Raffaello. Una cosa emozionante...


Dagospia.com 16 Gennaio 2003