DRAGHI: ACQUISTARE BOND FINO A 3 ANNI NON è FINANZIARE GLI STATI. E LE BORSE SALGONO - MILANO +1,1% - MA IL CAPO DELLA BCE È CONTRARIO ALLA LICENZA BANCARIA PER IL FONDO SALVA-STATI - SCHAEUBLE: “SICURO” CHE I GIUDICI TEDESCHI DIRANNO SÌ ALL’ESM - RCS, NUOVO RIALZO A +19% (+200% IN UNA SETTIMANA!) - BOLLORÉ DEPREZZA MEDIOBANCA MA NON ABBASTANZA - IMPREGILO: CONTENZIOSO DA MEZZO MILIARDO SUL CANALE DI PANAMA…

1- BORSA: DRAGHI SCALDA I LISTINI, +1,1% MILANO SUL FINALE
Radiocor - Chiusura in rialzo per le Borse europee, fatta eccezione per Madrid che e' rimasta al palo, risentendo della notizia che anche l'Andalusia ha alzato bandiera bianca e richiesto aiuti allo stato centrale. Gli altri listini del Vecchio Continente hanno continuato a percorrere la strada del rialzo imboccata venerdi' scorso, sebbene la cautela regni sovrana nell'attesa delle mosse della Banca centrale europea.

Oggi, intanto, Mario Draghi ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli investitori asserendo che 'l'acquisto di titoli pubblici fino a 3 anni sul mercato secondario non e' un finanziamento monetario agli stati', e rispondendo cosi' alle critiche della Bundesbank. Il Ftse Mib sul finale ha registrato un rialzo dell'1,1%. A Piazza Affari si sono impennate le Campari (+7,9%), nel giorno in cui la societa' di bevande alcoliche ha annunciato l'acquisizione di un'azienda giamaicana di rum.

Bene anche tutto il settore de lusso. Sul fronte dei cambi, l'euro ha riconquistato quota 1,26 dollari, chiudendo le contrattazioni in Europa a 1,2601 dollari (1,2591 venerdi'). La divisa si e' inoltre attestata a 98,68 yen (98,59). Il rapporto dollaro-yen ha terminato a 78,32 (78,32). E' in lieve rialzo il valore del greggio: il Wti sale dello 0,18% a 96,64 dollari.

2- SCHAEUBLE "SICURO" OK GIUDICI TEDESCHI A ESM
(ANSA) - Wolfgang Schaeuble, il ministro delle Finanze tedesco, si è detto "sicuro" che i giudici tedeschi non troveranno il fondo di salvataggio 'Esm' incompatibile con la legge tedesca. Lo riportano le agenzie internazionali.

3- CRISI: PER DRAGHI ACQUISTO BOND FINO A 3 ANNI NON E' FINANZIAMENTO STATI
Radiocor - Il presidente della Bce Mario Draghi ha detto agli eurodeputati della commissione economica del Parlamento Ue che 'l'acquisto di titoli pubblici fino a 3 anni sul mercato secondario non e' un finanziamento monetario agli stati'. Lo indicato l'eurodeputato italiano, Mario Mauro, ai giornalisti alla fine dell'audizione a porte chiuse durata un'ora.

4- DRAGHI, SITUAZIONE PIU' CALMA MA ANCORA INCERTA
(ANSA) - "La situazione si è calmata ma é ancora fragile e altamente incerta". E' l'analisi del presidente della Bce, Mario Draghi, sulla situazione dell'Eurozona, secondo quanto si apprende da fonti presenti all'incontro all'Europarlamento, avvenuto a porte chiuse.

5- ESM: DRAGHI CONTRARIO A LICENZA BANCARIA (FONTI PARLAMENTO UE)
Radiocor - Il presidente della Bce, Mario Draghi, si e' dichiarato contrario alla licenza bancaria per il Fondo anticrisi Esm. Lo ha indicato l'euro deputato tedesco del Ppe Marcus Ferber alla fine dell'audizione di Draghi all'Europarlamento. Se l'Esm avesse la licenza bancaria potrebbe accedere ai finanziamenti di emergenza della Banca Centrale Europea come una qualsiasi banca.

6- RCS: PROSEGUE CORSA IN BORSA, CHIUDE IN CRESCITA DEL 19%
(ANSA) - Ancora una seduta di fortissimi acquisti su Rcs in Piazza Affari: il titolo, che ha passato quasi tutta la giornata 'congelato' in asta di volatilità, è cresciuto del 19,13% finale a 1,7 euro, che porta l'aumento dal 27 agosto, quando il rally è iniziato, a oltre il 200%. Intensi gli scambi: nella seduta sono passate di mano 3,3 milioni di azioni, contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa di 1,2 milioni di 'pezzi'.

7- MEDIOBANCA: BOLLORE',NELLA SEMESTRALE 6% VALE 330 MLN CONTRO 179 MLN BORSA
Radiocor - Il 6% detenuto in Mediobanca da Bollore' e' contabilizzato per 330,7 milioni nel bilancio del gruppo francese nel primo semestr e, nettamente al di sopra dei 179,5 milioni del valore di mercato delle azioni alla fine dello scorso giugno. 'Il valore di utilizzo della partecipazione di Mediobanca e' stato ricalcolato al 30 giugno 2012 ed e' superiore al valore di Borsa. La revisione del valore di utilizzo ha condotto a riconoscere un deprezzamento di 19,5 milioni di euro', spiega d'altro canto il rapporto semestrale, consultato da Radiocor.

Il gruppo guidato da Vincent Bollore' nella prima meta' del 2012 ha segnato - come annunciato venerdi' scorso - un utile netto di competenza di 104 milioni di euro contro i 214 milioni un anno prima che erano stati favoriti peraltro da una consistente plusvalenza dalla cessione di titoli Vallourec. Il fatturato semestrale del gruppo e' invece salito del 16% a 4,68 miliardi. A proposito della quota in Mediobanca, incrementata leggermente rispetto al 5,88% della fine del 2011, il documento ricorda anche che 'per effetto delle conseguenze favorevoli per il gruppo (Bollore') della rinegoziazione del pat to di sindacato che controlla il 41% del capitale di Mediobanca, avvenuta nel luglio 2011, il gruppo ha ritenuto che ci fossero le condizioni per esercitare un'influenza notevole e ha quindi contabilizzato la partecipazione a patrimonio netto a partire da quella data'.

Su queste basi, 'la valutazione del fair value di attivi e passivi e' stata affidata un consulente esterno e il gruppo dispone di un anno dalla data dell'assunzione di influenza per finalizzare i lavori di assegnazione (contabile)'. Per effetto del carattere provvisorio delle valutazioni di attivi e passivi al fair value, alla data di chiusura dei conti quindi 'non e' stato riconosciuto alcun impatto relativo ai fair value nei conti'.

Dal bilancio della controllante Financiere de l'Odet risulta anche che il valore complessivo delle quote detenute in Italia da Bollore', ovvero il 6% di Mediobanca ('6,12% escluse le azioni di autocontrollo'), lo 0,13% di Generali e il 5,03% di Premafin avevano un valore complessivo di Borsa al 30 giugno scorso d i 205 milioni di euro. La quota in Premafin e' stata svalutata di 17,4 milioni a fine 2011 e il suo valore di Borsa non arrivava a 4 milioni alla fine dello scorso giugno.

I bilanci del gruppo evidenziano che la quota principale e' quella in Mediobanca, dove il gruppo 'riunisce un gruppo di investitori internazionali cui fa capo all'interno del patto di sindacato complessivamente l'11% del capitale e che dispone di 4 rappresentanti nel consiglio di amministrazione'. Nel patto accanto a Bollore' nel gruppo C degli investitori internazionali vi e' la compagnia assicurativa francese Groupama, cui fa capo poco meno del 5% del capitale dell'istituto di piazzetta Cuccia.

8- ALCOA: RINVIATO AL 10 SETTEMBRE INCONTRO AL MISE
(ANSA) - Slitta al 10 settembre il tavolo Alcoa previsto per il 5 al Mise. Secondo fonti vicine alla vertenza, il rinvio servirà a dare più tempo per le trattative con Glencore, la multinazionale interessata allo stabilimento di Portovesme. Il 5 era prevista una grande manifestazione dei lavoratori e dei sindaci del Sulcis a Roma.

9- IMPREGILO INCIAMPA NEL CANALE DI PANAMA
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - C'è una maxicontesa internazionale da oltre mezzo miliardo di dollari dietro la perdita di 29,2 milioni registrata da Impregilo nel primo semestre 2012: nel mirino ci sono i lavori per la costruzione del nuovo Canale di Panama, che il colosso italiano delle costruzioni - appena passato sotto il controllo del gruppo Salini - sta realizzando in consorzio con la spagnola Sacyr Vallehermoso, la belga Jan De Nul e la panamense Constructora Urbana.

Nel 2009 il consorzio Grupos Unidos por El Canal (Gupc), a guida spagnola e con Impregilo come secondo partner al 40% circa, vinse la gara per i lavori di ampliamento del Canale con una richiesta di 3,22 miliardi, circa 1 miliardo in meno dell'offerta più bassa concorrente. La nuova via d'acqua destinata a far transitare dall'Atlantico al Pacifico le gigantesche navi portacontainer, per le quali l'attuale Canale inaugurato nel 1914 è ormai troppo stretto, dovrebbe essere consegnata per ottobre 2014, in occasione del centenario dell'opera.

Ma per ritardi che il consorzio non ritiene attribuibili a sue responsabilità i tempi si sono allungati: a oggi la stima di consegna dei lavori è la primavera del 2015, un ritardo di circa sei mesi. A pesare è stata, tra le altre cose, una controversia sul cemento durata mesi: l'Autorità del Canale ha contestato la qualità del calcestruzzo, che il consorzio attribuisce però al tipo di argilla delle zone messe a disposizione del cantiere dall'Autorità, rivelatosi diverso rispetto alla previsioni. Alla fine i maggiori costi legati a un più massiccio impiego di acciaio per garantire la durata di almeno cento anni sono stati sostenuti dal consorzio, che ora chiede a Panama di saldare i conti. Per questo motivo pochi giorni fa è stata ufficializzata una richiesta di altri 573 milioni di dollari.

L'Autorità del Canale potrebbe dal canto suo far valere, secondo quanto riferito dalla stampa panamense, la penale di 300 mila dollari prevista per ogni giorno di ritardo nella consegna dei lavori, fino a massimi 54 milioni di dollari, senza considerare la possibilità di ricorrere a un arbitrato internazionale in caso di richieste superiori. Sembra comunque che i rapporti tra il consorzio e l'Autorità non siano tali da far presumere che si arrivi a uno scontro legale di tali proporzioni.

Il settore delle costruzioni, di cui il Canale è gran parte, ha pesato negativamente sui conti di Impregilo: la perdita del primo semestre si confronta infatti con un utile di 39 milioni del semestre 2011, pure a fronte di ricavi in crescita a 1,2 miliardi (da 1 miliardo), ma con un margine operativo ridotto a 12,7 milioni da 85 milioni. Il gruppo ha ritenuto di spesare tutto nel semestre i maggiori costi emersi nel Canale.

 

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