gabanelli olivetti salari

IL PROBLEMA NON È IL SALARIO MINIMO MA QUELLO MASSIMO! – ADRIANO OLIVETTI DICEVA CHE “NESSUN DIRIGENTE, NEANCHE IL PIÙ ALTO IN GRADO, DEVE GUADAGNARE PIÙ DI DIECI VOLTE L'AMMONTARE DEL SALARIO PIÙ BASSO” – OGGI IN ITALIA LO STIPENDIO DI UN TOP MANAGER È 649 VOLTE SUPERIORE A QUELLO DEI SUOI DIPENDENTI CONTRO LE 45 VOLTE DEL 1980 – LO SCORSO ANNO L’AD DI STELLANTIS TAVARES HA INCASSATO 19 MILIONI DI EURO, 758 VOLTE UN SUO METALMECCANICO –  L'ANALISI DI MI-JENA GABANELLI

Domenico Affinito, Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera”

 

Sono 21 i Paesi europei che applicano per legge il salario minimo universale, altri sei (Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Italia e Svezia) lo applicano settore per settore, attraverso la contrattazione collettiva. 

 

salari in Europa

Ora l'Unione europea ha stabilito che i salari minimi debbano essere aggiornati ogni due anni o al massimo ogni quattro per i Paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica. 

 

Il salario minimo, secondo Bruxelles, deve essere una tutela garantita per tutti i lavoratori. Secondo l'Ocse l'Italia è l'unico Paese europeo che negli ultimi 30 anni ha registrato una regressione dello stipendio medio annuale del 2,9%. Nessuno invece si pone il problema del salario massimo, e se deve esserci un rapporto fra lo stipendio dei top manager e quello dei loro dipendenti.

 

Da Olivetti a Tavares 

Adriano Olivetti diceva che «nessun dirigente, neanche il più alto in grado, deve guadagnare più di dieci volte l'ammontare del salario più basso». In quegli anni di boom economico per il nostro Paese, l'amministratore delegato della Fiat Vittorio Valletta guadagnava 12 volte un operaio. L'ultimo stipendio di Sergio Marchionne a Fca nel 2017 fu 9,7 milioni di euro: 437 volte quello di un metalmeccanico. 

 

salari rapporto ceo-operai

Stiamo parlando di cifre lorde, dove la remunerazione di un top manager è composta da quota fissa e quota variabile, in parte legata ai risultati, alle quali si aggiungono spesso le stock option e la buonuscita quando se ne va. Decisioni che vengono prese dal Cda o dall'assemblea dei soci all'atto della nomina. 

 

Oggi l'azienda si chiama Stellantis, e nel 2021 l'ad Carlos Tavares ha percepito 19,10 milioni di euro: stipendio giustificato dai risultati (+14% dei ricavi), ma pesantemente criticato dallo Stato francese che detiene il 6,1% del gruppo e bocciato il 13 aprile 2022 dal voto consultivo del 52% dei soci.

 

salari rapporto ceo-operai 2

Tavares prende più del doppio di Herbert Diess, capo del Gruppo Volkswagen (circa 8 milioni di euro), e il quadruplo di Oliver Zipse di Bmw (5,3 milioni) e di Ola Källenius di Mercedes-Benz (5,9 milioni). Guadagna sulla carta 758 volte un suo metalmeccanico. Sulla carta perché l'ex Fiat fa un massiccio uso della cassa integrazione che da una parte diminuisce lo stipendio reale degli operai e dall'altra migliora gli utili dell'azienda. Marco Tronchetti Provera incassa 8,1 milioni (296 volte la paga di un operaio Pirelli), grazie a un utile che è passato da 44 a 216,6 milioni. L'operaio però non ha beneficiato di quell'utile che ha contribuito a creare e, infatti, il suo stipendio medio lordo è rimasto tale e quale: 27.374 euro.

 

Stipendi operai: meno 4% 

carlos tavares

Nel 1980 gli amministratori delegati più pagati prendevano 45 volte un loro dipendente. Nel 2008 la media delle remunerazioni dei primi 10 top manager italiani era di 6,41 milioni di euro, 416 volte lo stipendio medio annuo di un operaio; nel 2020 è stata di 9,59 milioni, cioè 649 volte. 

 

Nella traccia indicata da Olivetti si colloca invece la media degli stipendi dei dirigenti intermedi. Nel 2008 ci volevano 8,3 stipendi di un operaio per fare quello di un dirigente medio, nel 2020 si è passati a 10. In questi dodici anni lo stipendio medio di un operaio è sceso del 4%.

 

Le buonuscite 

buonuscite manager

Eppure non sempre c'è correlazione tra risultati e stipendi. Nel 2021 Andrea Orcel, ad di UniCredit, ha ricevuto una remunerazione di 7,5 milioni di euro: 2,5 milioni di euro di quota fissa e 5 milioni di quota variabile, integralmente incassata.

 

UniCredit ha confermato la remunerazione di Orcel, giunto in Italia per la fusione con Mps mai avvenuta, anche per il 2022. Questo nonostante la stessa UniCredit abbia calcolato un'esposizione passiva delle sue attività russe per 5,2 miliardi. Nel 2021 Luigi Gubitosi lascia Tim, e l'azienda che sta perdendo 8,7 miliardi gli riconosce una buonuscita da 6,9 milioni.

 

luigi gubitosi

Poca cosa rispetto ai 25 milioni del suo predecessore Flavio Cattaneo per aver amministrato per poco più di un anno, o i 40,4 milioni ad Alessandro Profumo per i 12 anni in UniCredit. 

 

Ma non tutti sono uguali. Vincenzo Maranghi, per 15 anni amministratore delegato e direttore generale di Mediobanca, lascia il comando nel 2003 rinunciando all'indennità di uscita. Non ha mai voluto stock option perché «quando mi faccio la barba prima di entrare in banca - diceva - non posso neanche per un istante pensare che durante quella giornata io possa prendere una decisione che possa sembrare nel mio interesse e non in quello della banca».

 

Chi va in controtendenza 

banca etica 3

In Banca Etica la componente variabile non può superare il 15% della retribuzione annua lorda fissa e il rapporto tra lo stipendio più basso e quello più alto è al massimo di sei volte. Nel 2020 il direttore generale e la presidente hanno percepito rispettivamente un compenso totale di 157.368,48 e 74.481,56 euro. 

 

L'esercizio 2021 si è chiuso con l'utile più alto di sempre: 16,7 milioni di euro, quasi triplicato rispetto al 2020. Stessa politica per le altre 13 banche etiche europee dove il rapporto tra la remunerazione più bassa e quella più alta arriva al massimo a 12,6 volte.

 

Cosa succede negli Stati Uniti 

Negli Stati Uniti la differenza di salario la chiamano «pay gap», differenza salariale, e dal 2018 per tutte le aziende quotate è obbligatorio renderla nota alla Sec, la Consob americana. Dovrebbe servire a promuovere la stabilità finanziaria, proteggere i contribuenti e i consumatori, migliorando la trasparenza del sistema, ma non ha inciso di una virgola sulla disparità salariale. 

 

stipendi negli stati uniti

Secondo l'America Federation of Labor nel 2020, ultimo dato disponibile, la retribuzione media degli amministratori delegati delle aziende quotate allo S&P 500 è stata di 299 volte superiore a quella mediana dei lavoratori. Con delle eccezioni: Kevin Clark, Ceo della società di componenti automobilistici Aptiv PLC, con i suoi 31,2 milioni di dollari ha guadagnato 5.294 volte lo stipendio mediano. 

 

David Goeckeler (Western Digital Corporation): 35,7 milioni di dollari, 4.934 volte quello mediano. Sonia Syngal (The Gap): 21,9 milioni di dollari, con un divario di 3.113. Christopher Nassetta del Gruppo Hilton (55,9 milioni di dollari, 1.953 di divario), John Donahoe II della Nike (55,5 milioni di dollari, 1.935 di divario) e James Quincey della Coca-Cola (18,4 milioni, 1.621 volte). 

 

Ma cosa succede per esempio a Elon Musk? Il suo stipendio annuo ufficiale è di appena 23.760 dollari, addirittura più basso dello stipendio mediano. Però il patron di Tesla e SpaceX è l'uomo più ricco del pianeta. Ha chiuso il 2021 con un patrimonio di oltre 270 miliardi di dollari, 117 in più rispetto al 2020. Eppure al comparire di inflazione e crisi economica non ha esitato ad annunciare 10 mila licenziamenti.

 

 

Il senso del limite 

adriano olivetti

Lo studio dell'Economic Policy Institute mostra che negli Usa, dal 1978 al 2018, le remunerazioni dei Ceo sono cresciute del 940% e quelle dei manager del 339,2%, contro l'11,9% del salario del lavoratore tipo. 

 

L'Organizzazione indipendente statunitense (EPI) sostiene che l'economia non subirebbe alcun danno se gli amministratori delegati fossero pagati di meno e dà dei suggerimenti: 1) adottare soluzioni politiche che limitino stipendi e incentivi per gli amministratori delegati; 2) introdurre imposte più elevate sui redditi ai massimi livelli; 3) fissare aliquote d'imposta più alte per le aziende che hanno un gap più elevato tra la retribuzione di Ceo e lavoratori; 4) consentire agli azionisti di votare il compenso dei massimi dirigenti. 

 

gianni agnelli giovanni nasi adriano olivetti

Anche la Francia ha chiesto maggiori regolamentazioni europee in materia. Mentre la Svizzera già nel 2013 ha vietato per legge premi di benvenuto, le buonuscite e indennità di intermediazione in caso di acquisto di un'azienda da parte della concorrenza. Chi sgarra rischia tre anni di carcere. 

 

 

Ora più che mai le grandi imprese hanno il dovere morale di stabilire dei limiti massimi per la prima linea, e tetti minimi dignitosi, poiché nessuna azienda prospera senza il lavoro degli ultimi anelli della catena.

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

SANDRO BONVISSUTO: L\'IDEA CHE SI DEBBA LAVORARE ANCHE CON UNO STIPENDIO RIDICOLO E\'...

POVERA ITALIA - L'ISTAT TRACCIA UN QUADRO IMPIETOSO DEL NOSTRO PAESE: UNO STIPENDIO SU TRE E SOTTO..

QUASI UN LAVORATORE SU TRE NEL SETTORE PRIVATO GUADAGNA MENO DI 1000 EURO AL MESE LORDI

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…