
LE MULTINAZIONALI INCASSANO MA LICENZIANO (COME MAI, SEMPRE IN CULO AGLI OPERAI?) – PER FAR QUADRARE I CONTI, IL NUOVO CEO DI NESTLÈ PHILIPP NAVRATIL ANNUNCIA TAGLI SENZA PIETÀ: 16 MILA PERSONE PERDERANNO IL LAVORO. SI TRATTA DEL 6% DEL TOTALE, 277 MILA DIPENDENTI - LA MISURA È PARTE DEL PIANO DI "SPENDING REVIEW" DI 3,12 MILIARDI DI EURO DA REALIZZARE ENTRO IL 2027 (NONOSTANTE I CONTI DI NESTLE', NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2025, SIANO MIGLIORI DEL PREVISTO) – ANCHE "PROCTER & GAMBLE" MANDERÀ A CASA SETTEMILA PERSONE...
ECCO UN ALTRO AMMINISTRATORE DELEGATO CHE NON SE LO TIENE NELLE MUTANDE – LAURENT FREIXE, CEO DI “NESTLÈ”, È STATO LICENZIATO DOPO CHE È STATO BECCATO AD AVERE UNA RELAZIONE EXTRACONIUGALE CON UNA SUA DIRETTA SUBORDINATA, IN VIOLAZIONE DEL CODICE DI CONDOTTA DELLA MULTINAZIONALE SVIZZERA – IL CASO ARRIVA POCHI MESI DOPO QUELLO DI ANDY BYRON, L’EX CEO DI “ASTRONOMER”, LICENZIATO DOPO ESSERE STATO PIZZICATO INSIEME ALL’AMANTE, KRISTIN CABOT (RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE DELL’AZIENDA) DURANTE UN CONCERTO DEI COLDPLAY A BOSTON… - VIDEO
Estratto dell’articolo di Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”
«Il mondo sta cambiando e Nestlé deve cambiare più velocemente», ha detto il nuovo ceo del gruppo alimentare svizzero, Philipp Navratil, annunciando il taglio di 16 mila posti di lavoro, circa il 6% sui 277 mila dipendenti totali.
I licenziamenti, da attuare nei prossimi due anni, saranno accompagnati da un’attenta revisione degli oltre duemila marchi in portafoglio per valutare da quali attività uscire. I tagli colpiranno soprattutto i colletti bianchi, con l’eliminazione di circa 12 mila posti di lavoro, mentre 4 mila tagli saranno nei siti produttivi e nella supply chain.
La misura è parte di un piano ambizioso per realizzare 3 miliardi di franchi svizzeri di risparmi (circa 3,12 miliardi di euro) entro il 2027, rispetto al target precedente da 2,5 miliardi. Contestualmente, Nestlé ha reso noti i dati del terzo trimestre, migliori del previsto: il fatturato è sceso dell’1,9% a 65,9 miliardi di franchi, con una crescita organica del 3,3% sostenuta da un lieve aumento dei volumi (+0,6%) e prezzi stabili (+2,8%).
La diversificazione è sempre stata una forza per il gruppo svizzero che controlla marchi celebri come Nescafé, KitKat, Maggi, Purina, Nespresso e Friskies. Ma alcune linee rallentano da anni, altre richiedono forti investimenti. L’arrivo di Navratil rappresenta un segnale di discontinuità, sia gestionale che culturale.
Austriaco, 49 anni, in Nestlé dal 2001 e alla guida di Nespresso prima della nomina al vertice dell’intero gruppo, a settembre è subentrato a Laurent Freixe, allontanato con effetto immediato a causa di una relazione sentimentale non dichiarata con una diretta subordinata, in violazione del codice di condotta aziendale.
[…] «Dobbiamo tornare a combattere», ha detto il top manager in un video diffuso dopo i risultati trimestrali. «Non possiamo accettare di perdere quote di mercato. Serve disciplina, velocità e trasparenza. E saremo spietati nel valutare le performance». Il nuovo ceo ha chiarito che il suo mandato punta a «riconquistare volumi, ridurre il debito e preservare il dividendo», portando un cambio di mentalità dopo anni di cautela. Il mercato ha apprezzato, con un rialzo del 9,3% del titolo Nestlé sul listino di Zurigo, il guadagno più forte in un giorno dal 2008.
La svolta del gruppo svizzero arriva in un mercato alimentare globale sotto pressione: l’inflazione, l’aumento dei costi di materie prime come cacao, caffè e zucchero e il cambio delle abitudini dei consumatori mettono alla prova anche i giganti del settore. […] Procter & Gamble ha comunicato a giugno il taglio di circa 7 mila posti di lavoro, pari al 15% del totale.