marina silvio berlusconi luigi barbara eleonora marta fascina

NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE FININVEST: ORA BISOGNA SOLO ASPETTARE IL TESTAMENTO – IERI SI È TENUTA L’ASSEMBLEA DELLA HOLDING, LA PRIMA DALLA MORTE DI BERLUSCONI: IN PRESENZA C’ERANO SOLO MARINA E CONFALONIERI, A CERTIFICARE I CONTI IN CALO, MA COMUNQUE AI LIVELLI PRE-COVID. 200,2 MILIONI DI UTILI, DIVIDENDO A 100  – L’ASSETTO È CONFERMATO E SI VA AVANTI ALL'INSEGNA DELLA "CONTINUITÀ", COME DA PREVISIONE. CI SARÀ ANCHE LA CONCORDIA, DOPO CHE SARANNO RESE NOTE LE ULTIME VOLONTÀ DI SILVIO?

1. LA “NUOVA” FININVEST È UGUALE ALLA VECCHIA MA CON MENO UTILI

Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”

 

BARBARA PIER SILVIO MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Il primo appuntamento ufficiale dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi è l’assemblea Fininvest, holding di famiglia che custodisce le tre partecipazioni più importanti del gruppo: Mfe, Mondadori, Mediolanum. In via Paleocapa a Milano ieri pomeriggio è arrivata solo la figlia Marina, presidente e primogenita, e Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset ma non presente nel cda Fininvest.

 

In giornata sono passati da quelle stanze anche Adriano Galliani e il quinto figlio Luigi Berlusconi. Poi la riunione che ha confermato le aspettative della vigilia, sui conti, la distribuzione del dividendo e il rinnovo del cda.

 

marina berlusconi all’uscita della sede fininvest di via paleocapa dopo l’assemblea dei soci 4

Fininvest ha chiuso l’esercizio 2022 con 3,82 miliardi di ricavi, lo stesso livello dell’anno precedente, con 248,4 milioni di risultato operativo e 200 milioni di utile netto. Risultati in linea con quelli che si erano registrati nel 2019 pre-pandemia ma nettamente inferiori a quelli dell’anno scorso, quando le società partecipate hanno beneficiato del boom nel periodo post Covid e di un dividendo straordinario dovuto alla vendita di un pezzo delle torri Ei Towers.

 

Nel 2021 l’utile era stato di 360 milioni e il dividendo di 150 milioni, mentre nel 2022 il risultato civilistico è sceso a 133 milioni e ha permesso di distribuire ai soci “solo” 100 milioni di dividendo. Quindi i cinque figli azionisti quest’anno dovranno accontentarsi di 8 milioni a testa mentre i restanti 60 milioni andranno a finire nell’asse testamentario di Silvio.

 

marina berlusconi all’uscita della sede fininvest di via paleocapa dopo l’assemblea dei soci 1

Nel 2022 l’andamento gestionale di Mfe e Mondadori è stato soddisfacente anche se non eccezionale, con contributi alla holding pari a 58 milioni per le televisioni (50% di Mfe), di 12 milioni per l’editoria (53% di Mondadori) e di 132 milioni da Mediolanum (il 30% fa capo a Fininvest) che ha registrato nell’anno un record nel margine operativo pari a 680 milioni. In peggioramento la posizione debitoria con 1.232 milioni di indebitamento netto dopo 563 milioni di investimenti (nel 2021 erano stati 760) e a fronte di 4,5 miliardi di patrimonio netto.

 

Dunque un gruppo in salute ma con business che stanno affrontando i tempi difficili della trasformazione della comunicazione e una presenza storica nel risparmio gestito che garantisce grande stabilità nella redditività. Nel comunicato finale i figli Berlusconi si sono rallegrati per la storica promozione in Serie A del Monza calcio, posseduto al 100% e ultimo fiore all’occhiello di Silvio nel mondo del pallone (ma in perdita).

ELEONORA BARBARA LUIGI MARINA PIER SILVIO PAOLO BERLUSCONI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

 

Ora gli occhi sono puntati sull’apertura del testamento, e ogni giorno è buono. Il patrimonio viene stimato tra i 4 e i 6 miliardi e la suddivisione in parti uguali tra i 5 figli del 61% di Fininvest in mano a Silvio porterebbe i figli di secondo letto, Barbara, Eleonora e Luigi ad avere la maggioranza del gruppo. Ma le disposizioni testamentarie potrebbero contenere una diversa destinazione per un massimo del 30% del patrimonio (quota disponibile) che potrebbe riequilibrare i pesi tra gli eredi e far entrare anche nuovi soggetti […]

 

silvio berlusconi con marina e pier silvio

2. FININVEST BLINDATA

Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “la Stampa”

 

I Berlusconi tornano agli affari e, prima di aprire il cantiere del riassetto, blindano la Fininvest sotto il segno della continuità. Il rito è quello di sempre.

 

[…] La riunione del vertice dell'impero fatto di tv, libri, finanza, teatro, calcio, jet, investimenti e immobili, si apre «con un commosso ricordo del fondatore» del quale vengono rievocate «la visione imprenditoriale, l'indole innovativa e le grandi doti umane», recita una nota della cassaforte.

 

Senza più Cavaliere, ma è come se ci fosse. Se la linea è quella della continuità, il tempo ci dirà se si accompagnerà alla concordia. Ad agevolare ci sono i conti, in calo perché senza le partite straordinarie di un anno fa, ma di nuovo a livelli pre-covid: 200,2 milioni di euro di utili, un generoso dividendo da 100 milioni.

 

MARTA FASCINA - MARINA E PIER SILVIO BERLUSCONI - PAOLO BERLUSCONI - SERGIO MATTARELLA

Di questi, in attesa del testamento e dunque della successione, circa 62,46 milioni finiranno nelle quattro holding che facevano capo direttamente al Patriarca e ora custodite dal fido ragionier Giuseppe Spinelli. Alle finanziarie di Marina (Holding Italiana Quarta) e Pier Silvio (Quinta) andranno suppergiù 7,81 milioni ciascuna. Altri 21,85 milioni andranno divisi in parti uguali tra i tre figli di Veronica Lario, ossia Barbara, Eleonora e Luigi che "coabitano" nella Quattordicesima.

 

La compattezza, comunque, si nota nell'unanimità raggiunta in tutte le votazioni e si riflette nel nuovo consiglio che viene rinnovato con tutti gli otto componenti che c'erano già: non viene neppure riassegnata l'unica casella rimasta vuota, quella di Niccolò Ghedini, il superavvocato dei mille processi scomparso nell'agosto di un anno fa. Confermatissima dunque Marina Berlusconi alla presidenza, con lei nel cda ci saranno i fratelli Pier Silvio, Barbara e Luigi, ma non Eleonora, che si è sempre voluta tenere in disparte dagli affari di famiglia.

 

LA GALASSIA FININVEST

[…] Alle quattro del pomeriggio, direttamente da Segrate, dalla "sua" Mondadori, arriva Marina Berlusconi. Macchinone blu, vetri nerissimi, nessuna concessione ai giornalisti.

Un'ora dopo comincia la riunione, in presenza ci sono lei e l'ad Pellegrino. Il business riparte dai conti della holding dal patrimonio netto di 4,5 miliardi.

 

E sono conti meno sfavillanti di un anno fa quando i mercati favorevoli e la plusvalenza dalla cessione di Towertel da parte della partecipata di Mediaset (al 40%) nelle torri, Ei Towers, avevano dato gas, con la cedola che arrivò a 150 milioni. Ma anche questi, sottolineano da via Paleocapa, «dimostrano la solida tenuta delle società del gruppo e si attestano sui livelli pre-pandemici».

 

L IMPERO DEI BERLUSCONI

[…]  Una menzione va anche a Banca Mediolanum (di cui Fininvest ha il 30%) e al suo margine operativo record» da 680 milioni». I Berlusconi tornano agli affari. Davanti a sé hanno l'apertura del testamento, nei primi giorni di luglio, poi il riassetto della catena di controllo della stessa Fininvest, visto che le quattro finanziarie del cavaliere andranno suddivise tra gli eredi. Ci saranno nuove scatole, un patto di sindacato tra i fratelli, un possibile trust per bilanciarne l'influenza, un nuovo statuto per la stessa Fininvest. Ma la prima prova di compattezza, ieri, può considerarsi superata.

marina berlusconi all’uscita della sede fininvest di via paleocapa dopo l’assemblea dei soci 2marina berlusconi all’uscita della sede fininvest di via paleocapa dopo l’assemblea dei soci 3MARINA BERLUSCONI ACCAREZZA MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…