
UNICREDIT? NEIN! – IL NEO-MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO, IL SOCIALISTA LARS KLINGBELL, SBARRA LA STRADA A ORCEL SU COMMERZBANK: “È INACCETTABILE UN’ACQUISIZIONE NON AMICHEVOLE DI UNA BANCA SISTEMATICAMENTE RILEVANTE” – IL NUOVO GOVERNO DI MERZ HA IRRIGIDITO LA LINEA, GIÀ CONTRARIA, DI QUELLO SCHOLZ, E L’ESECUTIVO ITALIANO NON CONTRIBUISCE A DARE UNA MANO: NON C’È ALCUNO SFORZO “DIPLOMATICO” PER FAVORIRE UNICREDIT, GIÀ OGGETTO DI GOLDEN POWER PER L’OPS SU BPM, A CUI LA DESTRA SI OPPONE. MA SE PER LA POPOLARE DI MILANO IL TEMPO STRINGE, PER CHIUDERE LA CAMPAGNA DI GERMANIA NON C’È FRETTA…
DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…
IL GOVERNO TEDESCO GELA ORCEL
Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”
Cambia il governo in Germania ma la posizione non muta. Anzi, se possibile si irrigidisce ancora di più sul «no» alle mire di Unicredit su Commerzbank. Berlino ritiene «inaccettabile» una acquisizione «non amichevole» di una banca «sistemicamente rilevante», spiega il portavoce del neo ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil.
Una posizione che, come tiene a precisare il portavoce, è «concordata con la cancelleria». L'obiettivo resta quello dell'indipendenza. C'è, dunque, continuità dal passaggio da Olaf Scholz a Friedrich Merz e la sensazione che fosse così era già emersa durante la campagna elettorale, sia da un primo commento di Klingbeil: «Contiamo sull'indipendenza della Commerzbank».
Per l'ad di Unicredit, Andrea Orcel, la strada è in salita in Italia con la partita su Banco Bpm da dentro o fuori, ma lo è altrettanto in Germania. I modi utilizzati da Unicredit per entrare in Commerz continuano a non piacere ai tedeschi e anche il tentativo di contatto con lettere di congratulazioni al nuovo governo […] non hanno avuto effetto.
[…] Nel fine settimana arriverà a Roma il cancelliere Merz ed è confermata anche la presenza di Klingbeil nella delegazione dalla Germania. «Ma, al momento, non è in programma alcun incontro con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti», sottolinea il portavoce del ministro.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Anche se sembra che le posizioni di Klingbeil e Giorgetti possano avere punti in comune e nascano entrambe dalla volontà di «tutelare gli interessi» dei Paesi che rappresentano. Unicredit è però, per Commerz, un'azionista ingombrante.
Non lo è tanto per il 9,5% che ha attualmente in azioni ma con il quale non si è presentata in assemblea. Lo è, soprattutto, per il potenziale 28% che ha della banca se darà corso, come sembra, alla conversione del 19% detenuto in derivati dopo le autorizzazioni prima della Bce a salire fino al 29,9% e poi dell'Antitrust tedesco.
Certo è che la ceo di Commerzbank, Bettina Orlopp, sta provando in ogni modo a ostacolare Orcel anche a colpi di dividendi e buyback, appoggiata dal sindacato e dai dipendenti.
Dalla sua Unicredit ha tempo, almeno fino al 2027, per costruire rapporti meno tesi con l'esecutivo e provare poi l'affondo. Sempre che l'operazione continui ad avere senso.
Ed è lo stesso tema che riguarda l'ops su Banco Bpm, già complicata dalla mancata concessione del "Danish Compromise" su Anima che ha reso più indigesto il boccone ad Orcel. Dall'altra c'è il tema del Golden power che ha reso ancora più difficile l'operazione.
Lars Klingbeil - Friedrich Merz
C'è stato il primo incontro tecnico tra i funzionari del Mef e Unicredit. Il monitoraggio […] prevede altri aggiornamenti, sempre che la banca non decida di fare marcia indietro di fronte a condizioni che non sono negoziabili. Il tempo c'è, per lo meno fino a fine giugno, con l'opa che è in corso e il cui termine è il 23 giugno.
I punti nevralgici sono sempre due. Da una parte, le condizioni su Anima che impongono l'obbligo, per almeno 5 anni, di non ridurre il peso attuale degli investimenti in titoli di emittenti italiani (in portafoglio ha circa 90 miliardi in titoli di Stato […]). Dall'altra c'è l'uscita dalla Russia […] non oltre la metà di gennaio prossimo. […]
Bettina Orlopp
Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024
ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE
andrea orcel