LA BORSA DI ATENE APRE A -7,6% DOPO CROLLO DEI PARTITI PRO-AUSTERITY -IL VOTO SGONFIA L'EURO CHE, PER LA PRIMA VOLTA DAL 25 GENNAIO, SCENDE SOTTO QUOTA 1,30 DOLLARI - IL PETROLIO CEDE L'1,32% E S’ATTESTA A 97,19 $ AL BARILE - GDF SUEZ SPINGE IL COMUNE DI ROMA A PRENDERE VELOCEMENTE UNA DECISIONE SULLA VENDITA DEL 21% DI ACEA - OTTOLENGHI E GORGA LASCIANO “CENTRALE FINANZIARIA” DI ELIA VALORI - AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA PER LA CASSA DI RISPARMIO DI TERAMO…

1 - BORSA: EUROPA IN FORTE CALO DOPO ELEZIONI IN FRANCIA E GRECIA...
Radiocor - Apertura in forte calo per le borse europee dopo le elezioni in Francia e Grecia, dove la pesante sconfitta dei partiti al governo di Atene rappresenta un no alle misure di austerity richieste da Europa, Bce e Fmi. Aumentano quindi i timori sulla capacita' dei paesi della zona euro di risolvere i problemi del debito sovrano, visto anche lo sgretolarsi dell'asse rigorista franco-tedesco, dopo la vittoria di Francois Hollande a Parigi.

A pochi minuti dall'apertura, Francoforte accelera al ribasso e perde il 2,2%, seguita da Milano (-1,77%), Parigi (1,40%) e Madrid (-1,56%). Cresce la tensione sul mercato dei titoli di stato, con lo spread Btp/Bund intorno a 400 punti, mentre sono in forte calo le banche. L'euro, sceso questa mattina sotto quota 1,30 dollari per la prima volta dal 25 gennaio, tratta a 1,3007 (1,3109 venerdi') e 103,83 yen (104,7). Dollaro/yen a 79,84 (80,20). Il petrolio cede l'1,32% a 97,19 dollari al barile.

2 - BORSA TOKYO: NIKKEI CHIUDE IN CALO DEL 2,78% DOPO ELEZIONI EUROPA...
Radiocor - Borsa di Tokyo cede in modo pesante dopo le elezioni in Grecia e Francia. Il Nikkei ha chiuso in calo del 2,78% e il Topix del 2,6% con le vendite che hanno colpito soprattutto i titoli piu' esposti sui mercati europei visto anche l'indebolimento della moneta unica nei confronti dello yen. Sony ha cosi' perso il 4,1%, Bridgestone il 4,3%, Nissan il 4,3%.

3 - BORSA ATENE: APERTURA A -7,6% DOPO CROLLO PARTITI PRO-AUSTERITY
Radiocor - in avvio della Borsa di Atene dopo le elezioni di ieri con il listino principale cede il 7,6%. A pesare e' l'incertezza della situazi one politica che si apre dopo che i partiti pro-Europa, Nuova Democrazia (centrodestra) e Pasok (socialisti), hanno fallito (mancano ormai poche schede ai risultati definitivi, ndr) l'obiettivo di raggiungere la maggioranza dei seggi. Le due forze politiche che avevano portato avanti le misure di austerity in questi mesi ottengono 149 seggi su 300 e ora dovranno cercare un alleato per tentare di formare un governo oppure indire nuove elezioni.

4 - GRECIA: NUOVA DEMOCRAZIA E PASOK NON RAGGIUNGONO MAGGIORANZA SEGGI...
Radiocor - In Grecia i partiti pro-Europa, Nuova Democrazia (centrodestra) e Pasok (socialisti), potrebbero non raggiungere la maggioranza dei segg i in Parlamento. A scrutinio quasi ultimato (99% delle schede) emerge che la Nuova Democrazia si attesta al 18,8% e, grazie al premio di maggioranza di 50 seggi, riuscirebbe a far eleggere 108 deputati mentre il Pasok con il 13,2% si fermerebbe a 41.

Insieme i due partiti raggiungerebbero, quindi, solo 149 seggi sui 300 del Parlamento greco e avrebbero bisogno del sostegno di una terza forza politica per formare un governo. Ieri le elezioni in Grecia hanno portato una severa sconfitta per i partiti che hanno sostenuto in questi mesi il piano di salvataggio appoggiato dalla Toika formata da Europa, Bce e Fmi. Bene, invece, le forze di opposizione come la sinistra radicale di Syriza, attorno al 16%, e le due formazione di destra, Greci indipendenti (10%) e i neonazisti di Alba dorata (6%).

5- ACEA, LA PRIVATIZZAZIONE E IL RISPETTO DEL MERCATO...
Ch.Ma. per il "Sole 24 Ore" - Il rispetto delle regole. È questo che gli azionisti italiani e internazionali chiedono all'Italia. E l'affondo di Gdf Suez ieri all'assemblea di Acea va letto in questa direzione. Il gruppo francese, socio dell'utility romana al 12,5%, ha sollecitato il Comune di Roma a prendere velocemente una decisione sulla vendita del 21% del proprio pacchetto azionario per non lasciare la società in una situazione di incertezza.

La legge, voluta dal Governo Berlusconi e perfezionata dal Governo Monti, è chiara. I comuni azionisti delle municipalizzate quotate che gestiscono servizi pubblici locali devono scendere, entro il 30 giugno 2013, al di sotto del 40 per cento del capitale fino ad arrivare al 30 per cento entro il 2015, pena la perdita immediata delle concessioni dirette affidate alla società.

L'incertezza sull'applicazione di questa norma porta a instabilità sui titoli delle utility quotate con un danno per gli azionisti (italiani e non) ma anche per clienti. Per Gdf Suez c'è il rischio che, se non fosse rispettata la legge, e quindi senza vendita, la società possa perdere importanti contratti. Una settimana fa le stesse parole erano state pronunciate dall'altro grande azionista privato Francesco Gaetano Caltagirone (socio di Acea al 16,3% del capitale), il quale aveva anche affermato che il danno derivante dal mancato rispetto della legge avrebbe dovuto essere risarcito agli azionisti.

Mentre quindi i soci privati chiedono che vengano tutelati gli investimenti degli azionisti e l'azienda non venga depauperata con la perdita delle concessioni, il Comune di Roma (che possiede il 51% dell'utility) annuncia su Youtube un possibile Piano B con una non meglio precisata vendita di azioni a cittadini e dipendenti, forse parallela a un collocamento istituzionale.

Tutto questo per rispondere alle sollecitazioni dell'opposizione capeggiata dal Pd che, evocando la svendita del patrimonio pubblico e la violazione dei referendum, nega scelte votate e condivise sia a livello nazionale che a livello locale (vedi esempio di Torino). E siccome parliamo di aziende quotate, proprio nel rispetto del mercato, forse sarebbe opportuno che la Consob non si limitasse ad assumere solo un ruolo da «attento» spettatore.

6 - CENTRALE FINANZIARIA RIVEDE IL CONSIGLIO...
An.Giac. per il "Sole 24 Ore" - Giancarlo Elia Valori perde due pezzi pregiati della sua scacchiera. Nei giorni scorsi, infatti, si sono dimessi dal consiglio d'amministrazione della boutique di merchant banking e investimenti Centrale Finanziaria Generale che Valori presiede e di cui Tarak Ben Ammar è vicepresidente, Emilio Ottolenghi e Luigi Gorga, Il primo, noto imprenditore di origini torinesi, con la sua Società Petrolifera Italo Rumena, è anche presidente di Banca Imi e membro del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo.

Il secondo è presidente della Banca Popolare di Sviluppo, l'istituto promosso a Napoli da Gianni Punzo, guida del Cis di Nola e socio di Luca Cordero di Montezemolo in Ntv. Gorga in passato è stato responsabile imprese dell'area Campania del Banco di Napoli e responsabile dell'area Sud di Mediocredito Italiano. Nel comitato esecutivo della merchant di Valori, infine, è appena entrato Amerigo Borrini in rappresentanza delle Assicurazioni Generali, che ha sostituito Nicolò Azzollini.

7 - IN BANCA TERCAS ARRIVA IL COMMISSARIO...
St.E. per il "Sole 24 Ore" - Coinvolta pesantemente nel crack della Dima del costruttore Raffaele Di Mario, la Tercas, Cassa di risparmio di Teramo, si arrende alle verifiche di Banca d'Italia e viene sottoposta a un provvedimento di amministrazione straordinaria. Motivazioni: «Inadeguatezza degli assetti di governance e dei controlli interni nonché gravi irregolarità operative». Il commissario nominato è Riccardo Sora, che già ricopriva un ruolo analogo nella procedura che ha coinvolto la Carim, la Cassa di risparmio di Rimini, legata a filo doppio con il sistema bancario sammarinese.

E forse non è un caso che sia stato scelto lui. Sì perché la Tercas è da sempre considerata vicina a un'altra banca sammarinese: la Smib, San Marino International bank, nuova ragione sociale di un'altra banca, la Banca del Titano, a lungo sottoposta a un'altra procedura di amministrazione straordinaria. Da sottolineare come anche nel caso del maxi crack della Dima vi sia un ulteriore collegamento con San Marino: la Dima venne sottoposta ad amministrazione straordinaria nel corso del 2010. L'allora ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani affidò la procedura Dima ad Andrea Gemma, nipote di Sergio Gemma. Entrambi considerati assai vicini alla Banca centrale di San Marino.

8 - MORNING NOTE...
Radiocor

ELEZIONI: In Francia vince Hollande, si pare la sfida in Europa (dai giornali). Grecia, voto-caos, puniti i rigoristi, crollano le forse pro Ue (dai giornali). La Merkel tiene, ma perde un altro Land: Cdu sconfitta nello Schleswig-Holstein (dai giornali). Italia: amministrative, affluenza in calo di 6,2 punti al 49,6% (dai giornali). Tremonti: chi crede si apra la stagione delle cicale si sbaglia. Intervista (La Stampa, pag. 13)

FACEBOOK: Primo esame a Wall Street. Via al road show (Il Giornale, pag. 25)

FONSAI: Sator e Palladio studiano il rilancio. Ma il fattore-tempo gioca a favore di Unipol (Il Giornale, pag. 25). FonSai, partita infinita. I dubbi di Banca Intesa (CorrierEconomia, pag.1,2)

ENI: Resiste ai caos petroliferi, utile operativo a 21 miliardi. Lettera all'investitore (Affari&Finanza, pag.1, 16-17)

BPM: La rivoluzione (a tappe) di Montani (CorrierEconomia, pag.7). Bpm e Akros saranno una banca sola (Affari&Finanza, pag.15

COMPAGNIA DI SAN PAOLO: Chiamparino presidente: 'Ecco cosa faro' alla guida della Compagnia di San Paolo' (Affari&Finanza, pag.18)

BANCHE: Le banche europee che parcheggiano la liquidita' presso le banche centrali (The Wall Street Journal, pag.1). Basilea III: non ci sono abbastanza problemi? (The Wall Street Journal, pag.1-7)

LA7: 'Non diventera' TeleRepubblica'. Intervista a Enrico Mentana sulla cessione della Rete (Il Giornale, pag. 17). 'La7? Io scommetto su Telecom'. Intervista a Gad Lerner (Il Corriere della Sera, pag. 17)

FERRAGAMO: La famiglia fa quadrato sulla maison (CorrierEconomia, pag.13)

ACEGAS-APS: verso le nozze, la scelta e' tra Hera e Iren (Affari&Finanza, pag.19)

IMPRESE: Trasferimenti alle imprese. Una giungla da 36,4 miliardi che non da' un euro di crescita (Affari&Finanza, pag.2)

ENERGIA: I petrolieri si arrendono: 'I prezzi della benzina scenderanno' (La Repubblica, pag. 1). Energia e Pmi, dietrofront del Governo. Nuove regole dal primo giugno (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag. 13)

FISCO: Casa, il conto aumenta del 20%. Pressione fiscale complessiva verso i 55 miliardi (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag.1 ).

PREVIDENZA: Ecco i fondi pensione che battono il Tfr (CorrierEconomia, pag.1,18-19)

RATING: Club europeo della tripla A in taglia small (Il Sole 24 Ore del Lunedi', pag.9)

LIBERALIZZAZIONI: Rc Auto, banche e farmacie, liberalizzazioni a rischio flop (Il Messaggero, pag. 12)

ASSICURAZIONI: Col caro benzina meno incidenti. Sinistri scesi del 12% (Il Giornale, pag. 15)

 

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