RIVENDICAZIONI BESTIALI - 24 INTELLETTUALI FRANCESI CHIEDONO DI INSERIRE NEL CODICE I DIRITTI DEGLI ANIMALI

Anais Ginori per La Repubblica

È quel che chiede l'appello bipartisan pubblicato da ventiquattro intellettuali francesi in favore della causa animale. Da Alain Finkielkraut a Edgar Morin, da Michel Onfray a Boris Cyrulnik. Il testo è stato rilanciato dalla Fondazione "30 milions d'amis", che da tempo lotta per questa rivendicazione "bestiale", ovvero una modifica del codice civile francese affinché gli animali non siano più definiti semplicemente come "cose".

Lo Stato, scrivono i firmatari, deve finalmente riconoscere che si tratta di «esseri viventi e sensibili». Dopo la dichiarazione universale dei diritti umani, ora quella di gatti, cani, pesci rossi e maiali? Sembra un controsenso, anche se esistono da tempo studi di bioetica e biodiritto che vanno in questo senso. Molti paesi, dalla Svizzera alla Germania, si sono già mossi per dare agli animali maggiore tutela giuridica.

La Francia è in ritardo nonostante abbia il record europeo di animali domestici, oltre 61 milioni. Non stupisce quindi che la nuova battaglia sia particolarmente popolare: la petizione rilanciata dagli intellettuali è stata già firmata da 250mila persone. Insomma, non c'è solo Brigitte Bardot a fare la paladina animalista. Il problema, spiegano gli intellettuali firmatari, è che in Francia resiste un pensiero fortemente cartesiano sull'argomento. René Descartes sosteneva che gli animali erano "macchine", privi di qualsiasi emozione e sensibilità.

All'appello hanno partecipato anche il monaco buddista, Matthieu Ricard e l'astrofisico Hubert Reeves. Molti dei promotori hanno già scritto e lavorato sul tema. «Il giorno in cui si capirà che un pensiero senza linguaggio esiste presso gli animali, moriremo di vergogna per averli chiusi negli zoo e umiliati» scrive l'etologo e neuropsichiatra Boris Cyrulnik nel libro "Anche gli animali hanno diritti", scritto con Élisabeth de Fontenay e Peter Singer.

De Fontenay ha firmato nel 1993 il saggio "Il silenzio delle Bestie" mentre l'australiano Singer è l'autore del famoso "La liberazione animale", uscito nel lontano 1975 e ancora oggi punto di riferimento per tanti militanti. «Anche se gli animali non sono degli esseri umani - ricordano i firmatari - dividono con noi alcuni attributi, come la capacità di risentire piacere e dolore».

Questo vale certamente, aggiungono, almeno per tutti i vertebrati. Sul tema, il codice civile è fermo ai tempi di Napoleone. Gli animali sono definiti «beni mobili», paragonati a una sedia, un armadio. Così recita infatti l'articolo 528 scritto nel 1804 secondo cui l'uomo è padrone assoluto di queste "cose". I promotori dell'appello chiedono che sia inserita una nuova, apposita categoria nel codice civile. Si tratta di un rompicapo per i giuristi. La separazione tra persone e cose discende dall'antico diritto romano.

Si era incominciato a parlare di una riforma del codice già durante la presidenza di Nicolas Sarkozy, ma la pressione delle federazioni degli allevatori e dei cacciatori aveva bloccato tutto. Ora la parola spetta a François Hollande, che in campagna elettorale si è dichiarato favorevole a una riforma. Una maggiore tutela giuridica degli animali avrebbe conseguenze non solo sul maltrattamento di animali domestici, ma costringerebbe anche a modificare abitudini nell'agricoltura e la ricerca scientifica.

La Francia, come altri paesi, ha già un reato di "tortura e sevizie sugli animali" inserito nel 1994 nel codice penale. Ma non riconosce un vero e proprio "diritto". Il primo paese a trasformare lo statuto giuridico degli animali è stata la Svizzera, nel 1992. Dieci anni dopo, il parlamento tedesco ha votato per aggiungere nella Costituzione l'obbligo di rispettare la dignità degli uomini "e degli animali" che sono definiti come "senzienti" all'articolo 13 del Trattato di Lisbona.

Anche in Italia se ne discute: la Lega antivivisezione ha annunciato di voler ripresentare un testo bipartisan per inserire il diritto degli animali nella Costituzione. E a chi obietta che ci sono oggi altre priorità più urgenti, gli intellettuali francesi rispondono con una frase Gandhi: «Si può giudicare la grandezza di una nazione dal modo in cui vengono trattati gli animali».

 

cani ANCHE I CANI PROVANO SENTIMENTI Cani al ristorante ANIMALI SI RIBELLANO ALLE FOTO

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)