
CYBER-WAR – MICROSOFT ACCUSA HACKER CINESI PER IL MEGA ATTACCO INFORMATICO DI IERI, CHE HA SFRUTTATO UNA GRAVE VULNERABILITÀ NEL SOFTWARE SHAREPOINT PER COLPIRE AGENZIE GOVERNATIVE E AZIENDE IN VARI PAESI, INCLUSI GLI STATI UNITI – FONTI VICINE ALL’INDAGINE CONFERMANO CONNESSIONI TRA SERVER COMPROMESSI NEGLI USA E INDIRIZZI IP LEGATI A PECHINO – IL GOVERNO CINESE NON HA COMMENTATO LA NOTIZIA…
MICROSOFT ACCUSA GLI HACKER CINESI PER L'ATTACCO GLOBALE
(ANSA) – Microsoft accusa hacker cinesi per l'attacco globale condotto tramite SharePoint. In un post sul blog di Redmond, Microsoft spiega che Linen Typhoon e Violet Typhoon sono attivi dalla metà del 2010 e in passato hanno concentrato i loro sforzi sul furto di proprietà intellettuale e spionaggio.
A sfruttare la falla in SharePoint è stato anche un "terzo attore con base in Cina".
L’ATTACCO INFORMATICO A MICROSOFT SAREBBE STATO FATTO DA HACKER CINESI
Estratto dell’articolo da www.repubblica.it
L’attacco informatico ai danni di Microsoft che ieri ha allarmato aziende e istituzioni di mezzo mondo sarebbe stato orchestrato da hacker cinesi, legati al governo cinese. Sarebbero stati loro ad aver sfruttato una grave vulnerabilità nel software collaborativo SharePoint per colpire agenzie governative e aziende in vari Paesi, inclusi gli Stati Uniti.
Lo riferiscono esperti di sicurezza informatica, tra cui Mandiant (Google), secondo cui almeno un attore con legami con Pechino è stato coinvolto nelle prime fasi dell’attacco. Lo rivela il Washington Post che torna sull’attacco dopo che ieri ne ha rivelato l’esistenza.
La falla, per cui Microsoft aveva rilasciato una patch parziale a inizio mese, ha permesso agli aggressori di estrarre chiavi crittografiche dai server colpiti e installare backdoor per futuri accessi. Solo le versioni installate localmente di SharePoint risultano vulnerabili.
Fonti vicine all’indagine confermano connessioni tra server compromessi negli USA e indirizzi IP cinesi. Il governo cinese non ha commentato la notizia. Microsoft ha pubblicato aggiornamenti correttivi completi e invita le organizzazioni a cambiare le chiavi digitali, verificare eventuali compromissioni e installare software di protezione. […]