
UNA DOPO L’ALTRA, LE UNIVERSITÀ AMERICANE DEVONO CEDERE AL “CRAVATTARO” TRUMP – ANCHE LA CORNELL UNIVERSITY CERCA UN ACCORDO CON L’AMMINISTRAZIONE DI “THE DONALD”, PER RIAVERE I FINANZIAMENTI STATALI BLOCCATI DALLA CASA BIANCA – L’INTESA SARÀ SIMILE A QUELLA CON LA COLUMBIA UNIVERSITY, CHE PAGHERÀ UNA MULTA DI 200 MILIONI DI DOLLARI PER ARCHIVIARE LE ACCUSE DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI CIVILI E ANTISEMITISMO – LA CORNELL DOVREBBE SBORSARE UNA CIFRA INFERIORE MA...
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per www.lastampa.it
Dopo la Columbia University tocca a un’altra università della Ivy League, Cornell, accelerare nel tentativo di trovare un’intesa con l’Amministrazione Trump sullo sblocco dei finanziamenti federali per la ricerca.
I termini dell’intesa non sono noti e anche sui tempi ci sono incertezze, ma secondo quel che riporta l’agenzia Bloomberg l’accordo fra Cornell e l’Amministrazione ricalcherebbe quello con la Columbia. In questo caso, l’ateneo di New York verserà 200 milioni per archiviare le accuse di violazione dei diritti civili e prenderà una serie di iniziative per condividere con le agenzie federali informazioni sulle nuove assunzioni, sulle decisioni amministrative, sulla gestione delle proteste nel campus.
Questo consentirà alla Columbia di usufruire dei 400 milioni fra contratti e sovvenzioni stipulati con agenzie federali. Le cifre per Cornell sarebbero inferiori, ma lo schema sarebbe simile, ha spiegato una fonte. Sono decine le università finite sotto attacco dell’Amministrazione Trump per aver – questa l’accusa – ignorato le lamentele e il crescente antisemitismo nei campus in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre del 2023.
COLUMBIA UNIVERSITY DI NEW YORK - MANIFESTAZIONI PRO PALESTINA
I funzionari del governo Trump hanno criticato le scuole per le discriminazioni nelle assunzioni, per aver esaltato i programmi inclusivi, per aver consentito alle atlete transgender di partecipare alle competizioni femminili e per aver relegato in luoghi marginali i punti di vista (e le personalità) conservatori. [...]
Il braccio di ferro fra le università e l’Amministrazione ha avuto il picco in primavera e raggiunto il punto più alto nello scontro con Harvard. Il braccio di ferro con l’antica università del Massachusetts non riguarda solo i finanziamenti (congelati al momento sono complessivamente 9 miliardi di dollari spalmati su più anni) bensì anche i criteri di assunzione e soprattutto l’accesso alle scuole di Harvard degli stranieri.
donald trump maga make america great again
Tre giorni fa il segretario di Stato Marco Rubio ha avviato un’indagine per stabilire se Harvard potrà detenere ancora il diritto di farsi sponsor per la concessione dei visti studenteschi agli stranieri.
La maggior parte delle università ha scelto di negoziare con l’Amministrazione. Finora invece Harvard ha rifiutato accordi con Trump e in due occasioni ha portato il caso in tribunale. I giudici di Boston dovranno decidere sia sui visti per gli stranieri (in realtà sulla possibilità degli stranieri di iscriversi ad Harvard) sia sui fondi congelati.
Il caso di Cornell ha meno ramificazioni. Ma l’università fa parte di una lista di altri 60 atenei che è sotto inchiesta per antisemitismo. In aprile l’ateneo di Ithaca (Stato di New York) ha ricevuto la comunicazione di uno stop di 90 giorni degli ordini da parte del Dipartimento della Difesa. […]
COLUMBIA UNIVERSITY - SIT-IN DI STUDENTI PRO GAZA
proteste pro palestina alla columbia university