donald trump zuckerberg

FACEBOOK ADOTTERÀ MISURE ECCEZIONALI PER “LIMITARE LA CIRCOLAZIONE DEI CONTENUTI”, IN VISTA DELLE PRESIDENZIALI AMERICANE, PERCHÉ NEGLI ULTIMI 45 GIORNI SI SONO MOLTIPLICATI MESSAGGI VIOLENTISSIMI E PIENI DI FAKE NEWS - IL TIMORE È CHE POSSANO SCOPPIARE SCONTRI NELLE STRADE, CONSIDERATO CHE I VOTI DELLE SCHEDE SARANNO CONTEGGIATI PRIMA DI QUELLI INVIATI PER POSTA (IL CHE POTREBBE TENERE PER GIORNI IL MONDO CON IL FIATO SOSPESO SU CHI SIA DAVVERO IL VINCITORE)

mark zuckerberg

1 - DAGONEWS

Negli ultimi 45 giorni a Facebook si sono accorti che i messaggi riguardanti le elezioni americane sono diventati violentissimi, feroci, zeppi di fake news. L’ex vice premier britannico Nick Clegg ne ha parlato con Mark Zuckerberg. Il senso del discorso è stato “Mark, dobbiamo fare qualcosa: non possiamo diventare uno strumento per fomentare eventuali sommosse”. Ecco perché si è arrivati alla decisione di intervenire con misure per limitare la circolazione di contenuti. Il social network, da tempo nel mirino di politici e giornali per la gestione dei dati personali e delle informazioni, ha paura di essere travolto dall’ennesimo scandalo. Questo chiaramente non ha fatto piacere a Donald Trump che ama aizzare le folle, dividere l’opinione pubblica, scandalizzare e far discutere. La sua strategia elettorale si basa sulla polemica e non sulla pacatezza.

mark zuckerberg nick clegg

 

2 - FACEBOOK SI PREPARA AL PEGGIO MISURE ECCEZIONALI PER USA 2020

Da “il Giornale”

 

Anche Facebook si prepara al peggio in vista delle presidenziali americane del 3 novembre. Il social network fondato da Mark Zuckerberg ha annunciato che adotterà misure eccezionali per «limitare la circolazione dei contenuti» sulla sua piattaforma se le elezioni presidenziali statunitensi dovessero precipitare nel caos o in scontri violenti.

 

Lo ha detto in un'intervista al Financial Times, Nick Clegg, responsabile degli Affari globali dell'azienda, annunciando di aver già messo a punto la strategia e i piani per come gestire l'eventuale crisi. Il timore è di scontri nelle strade statunitensi ma anche di un braccio di ferro politico, considerato che i voti delle schede saranno conteggiati prima di quelli inviati per posta (il che potrebbe tenere per giorni il mondo con il fiato sospeso su chi sia davvero il vincitore).

 

mark zuckerberg nick clegg

«Ci sono alcune opzioni straordinarie sul tavolo se davvero si creeranno circostanze troppo caotiche e, peggio ancora, violente», ha spiegato. Clegg, nel suo nuovo ruolo di Responsabile per gli affari globali dell'azienda dopo l'esperienza in politica come vice-premier liberaldemocratico nel governo bicolore di David Cameron, non ha illustrato nel dettaglio quali siano le misure in agenda, ha però ricordato che il social media già in passato si è mosso in tal senso: «Abbiamo agito in maniera aggressiva in altre parti del mondo dove pensiamo ci sia una reale instabilità e ovviamente abbiamo gli strumenti per farlo di nuovo»: ovvero, «misure abbastanza eccezionali per restringere in maniera significativa il contenuto sulla nostra piattaforma».

 

TRUMP ZUCKERBERG

La notizia arriva mentre gli occhi dell'amministrazione Trump sono puntati, per ragioni del tutto diverse, su un altro social, TikTok, entrato nel braccio di ferro Usa-Cina Il divieto di download è slittato al 27 settembre, Trump appoggia l'accordo con Oracle, che non è ancora definito a causa di alcuni ostacoli posti dalla Cina. Saranno elezioni complesse, è evidente. Specie dopo la diffusione dei contenuti di un documento top secret della Cia da parte del Washington Post.

 

Secondo il dossier, datato 31 agosto scorso, il presidente russo Vladimir Putin e alcuni dei suoi più stretti collaboratori stanno «probabilmente dirigendo» un'operazione esterna volta a influenzare l'esito delle elezioni americane operando contro il candidato democratico Joe Biden attraverso il coinvolgimento di un parlamentare ucraino legato al legale di Donald Trump, Rudolph Giuliani.

joe biden nominato candidato presidente per i democratici

 

Il documento - una valutazione riguardante gli sforzi della Russia per interferire nelle elezioni di novembre - era contenuto in un rapporto interno, coperto dal massimo riserbo, chiamato Cia Worldwide Intelligence Review. La valutazione è stata fatta su input della National Security Agency e del Fbi e sulla base di decine di informazioni ricavate da fonti di intelligence. Contiene dettagli dell'analisi condotta sulle attività del parlamentare ucraino Andriy Derkach per disseminare informazioni denigratorie su Biden all'interno degli Stati Uniti attraverso le lobby, il Congresso, i media e personaggi vicini al presidente.

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