cellebrite iphone

“ORA NESSUN IPHONE È INVIOLABILE” – LA COMPAGNIA ISRAELIANA “CELLEBRITE” SGANCIA LA BOMBA E SOSTIENE DI ESSERE IN POSSESSO DI UNA TECNOLOGIA IN GRADO DI SBLOCCARE OGNI SMARTPHONE DI APPLE AL MONDO – L’AZIENDA SI È PAVONEGGIATA SU TWITTER DELLO STRUMENTO DA METTERE A DISPOSIZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE – L'UNICO MODO PER RENDERE L'IPHONE A PROVA DI SBLOCCO RIMANE UNA BUONA PASSWORD. PER ORA...

 

 

Rosita Rijtano per www.repubblica.it

 

hacker iphone

"Ora Nessun iPhone è inviolabile". Neanche quelli dotati dell'ultimo sistema operativo della Mela, rilasciato solo un mese fa. A meno che non sia protetto da una buona password, che renderebbe l'operazione più difficile, ogni dispositivo può essere sbloccato: è solo questione di tempo. Perché la tecnologia esiste. O, almeno, questo è quanto annuncia con un tweet nientemeno che Cellebrite, azienda israeliana leader nel settore. Un punto di riferimento per le forze dell'ordine di ogni angolo del globo quando si tratta di forzare smartphone che potrebbero custodire informazioni essenziali per la risoluzione di un crimine: che si tratti di video, foto o email.

 

L'iPhone dell'attentatore di San Bernardino

fbi vuole accedere ad iphone della strage di san bernardino

Il nome Cellebrite non è nuovo alle cronache. L'azienda è diventata nota al grande pubblico dopo la strage di San Bernardino, in California. Anche se la notizia non è mai stata confermata ufficialmente, sembra che sia lei il misterioso "ente terzo" cui l'Fbi si rivolse per sbloccare l'iPhone 5C di Syed Farook, uno dei due attentatori che la mattina del 2 dicembre del 2015 aprirono il fuoco in un centro disabili uccidendo 14 persone.

cellebrite e lo strumento per hackerare gli iphone

 

Una vicenda che vide il colosso di Cupertino opporsi all'ente investigativo di polizia federale statunitense in una battaglia all'ultimo codice. Apple si rifiutò di aiutare gli agenti ad accedere al telefono dell'assassino per ragioni di privacy e si dichiarò pronta ad affrontare una serie di processi fino alla Corte Suprema.

terroristi san bernardino fbi apple

 

La sfida, costellata da colpi di scena, spaccò l'opinione pubblica, tra chi sosteneva le motivazioni della Mela e chi appoggiava il dipartimento di giustizia americano. Fino a quando, a mo' di beffa, l'Fbi annunciò: "Ci siamo riusciti senza di voi". A lasciar pensare che a mettere la firma su quel successo sia stata proprio la compagnia israeliana, una serie di indizi. Tra cui un assegno da 218mila dollari sganciato in quei giorni dall'Fbi in favore di Cellebrite Usa Corp.

CELLEBRITE

 

Il nuovo strumento

Adesso Cellebrite torna a far parlare di sé, pavoneggiandosi di essere l'unica ad offrire "una soluzione che può essere installata su una macchina locale per sbloccare ed estrarre prove cruciali da tutti i dispositivi iOS e Android". Lo fa curiosamente con un post pubblicato su Twitter in cui pubblicizza la nuova versione di un prodotto conosciuto come Universal Forensic Extraction Device (UFED) e chiamato UFED Premium.

 

cellebrite e lo strumento per hackerare gli iphone 2

Uno strumento che l'azienda mette a disposizione delle forze dell'ordine, garantendo accesso a qualsiasi smartphone su cui i poliziotti riescano a mettere le mani. Inclusi gli iPhone su cui è installata l'ultima versione del sistema operativo della Mela (iOS 12.3) e i nuovi prodotti equipaggiati con Android, come il Samsung Galaxy S9. Il cinguettio non è passato inosservato.

 

TIM COOK

"E ve ne vantate anche? Dovreste vergognarvi", replica un utente. Wired Usa annota che nessun altra compagnia aveva mai fatto prima un annuncio in pompa magna del genere, almeno non pubblicamente. E aggiunge: "Non molto tempo fa le aziende che compromettevano i dispositivi per conto dei governi lo facevano in segreto, celando gelosamente persino le descrizioni delle loro capacità. Ora cinguettano orgogliosamente".

 

Nessun iPhone è inviolabile

iphone crea password sicure

Non una boutade, assicura a Repubblica Mattia Epifani, consulente informatico forense che grazie a Cellebrite è riuscito a recuperare diverse foto dall'iPhone di un ragazzo morto di cancro, a al quale i genitori non riuscivano più ad accedere dopo il suo decesso. Oltre alla polizia e ai pubblici ministeri, sono in tanti a chiedergli aiuto: mogli, mariti, figli, genitori. Tutti sbattuti fuori dai ricordi. "Non ho mai visto un telefono completamente inviolabile — dice —, è solo questione di tempo". In particolare, la compagnia israeliana fornisce una soluzione che si compone di due parti, racconta Epifani: "Una si occupa di estrarre i dati, l'altra di decifrarli".

 

LA GAMMA DI PREZZI DEI NUOVI IPHONE 2018

Fino ad ora, per tirare fuori le informazioni, il programma venduto da Cellebrite permetteva di sfruttare solo vulnerabilità note, cioè falle che consentono la compromissione del dispositivo di dominio pubblico. Mentre per utilizzare i cosiddetti Zero Day, cioè vulnerabilità di cui il produttore non è ancora a conoscenza, bisognava portare fisicamente l'iPhone in una delle sedi dell'azienda, tra cui Monaco.

cellebrite e lo strumento per hackerare gli iphone 1

 

Non tutti però potevano sfruttare quest'ultimo servizio, riservato alle forze dell'ordine. Adesso la novità sta non solo nel fatto che la capacità di sblocco si estende anche a tutti i nuovi telefoni. Ma anche che gli Zero Day, sembra, saranno inclusi nel pacchetto UFED Premium, rendendo l'operazione più semplice. Ovviamente, anche in questo caso, l'opportunità di averlo sarà strettamente limitata.

hacker iphone 1

 

Una buona password per rendere l'iPhone più sicuro

Una mossa per sconfiggere la concorrenza di aziende simili come GrayShift, particolarmente amata dalla polizia Usa, e un ulteriore passo nella perpetua rincorsa tra il gatto e il topo che ha per protagoniste i produttori di smartphone e le aziende sponsorizzate dai governi che cercano di sconfiggere la sicurezza dei dispositivi, in nome di un'altra sicurezza. L'ultima mossa per mettergli i bastoni tra le ruote Apple l'ha compiuta di recente.

 

"Ha provato a tagliare ogni accesso a queste compagnie con un nuovo trucco: se l'utente non inserisce la password per un tot di tempo, viene disattivata la connessione dati tramite usb", spiega Paolo Dal Checco, membro dell'Osservatorio nazionale per l'informatica forense (ONIF). Non è bastato. L'unico modo per rendere l'iPhone a prova di sblocco rimane una buona password. "Un iPhone con una password debole, da quattro a sei cifre, può essere sbloccato in pochi giorni. Si può impiegare una settimana per una password di 8 cifre. Mentre dai 12 caratteri alfanumerici in su diventa molto complicato", conclude Dal Checco.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO