
S’INFIAMMA IL FRONTE DEL PORTO PRO-PAL – A LIVORNO È SCOPPIATA LA RIVOLTA DEI PORTUALI CONTRO LA NAVE ISRAELIANA “ZIM VIRGINIA”. GIÀ NEI GIORNI SCORSI AI PORTI DI GENOVA E RAVENNA ERANO STATE BLOCCATE IMBARCAZIONI DELLO STESSO ARMATORE DELLO STATO EBRAICO CHE TRASPORTAVANO ARMI (NON COME NEL CASO DI LIVORNO) – A VENEZIA OGGI GLI ATTIVISTI PRO PALESTINA HANNO INDETTO UNA MANIFESTAZIONE PER FERMARE IL CARGO “MSC MELANI III”, CHE FA SPOLA OGNI DUE SETTIMANE TRA ISRAELE E ITALIA: “FUORI GUERRA E GENOCIDIO DAL PORTO DI VENEZIA”
1 - "FUORI LE NAVI ISRAELIANE" LA RIVOLTA DI LIVORNO AGITA IL FRONTE DEL PORTO
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”
nave container israeliana zim virginia
Dalla banchina si intravede in lontananza, immobile nella rada di Livorno. Sui siti di geolocalizzazione, invece, è un puntino giallo nell'azzurro del Tirreno. Lunga quasi 300 metri e larga trenta, la Zim Virginia dopo aver toccato Israele, Egitto e Grecia ieri ha aspettato a lungo di entrare nel porto toscano con il suo carico di container.
Ma i rimorchiatori non si sono mossi e le gru della banchina hanno lavorato su altre imbarcazioni. «Potremo dire di avercela fatta solo quando nell'immagine online vedremo la prua puntata dalla parte opposta, verso ovest. Se si muove anche, significa che abbiamo vinto», dice Luca.
proteste a livorno contro la nave container israeliana zim virginia
È portuale da trent'anni, ha Che Guevara tatuato sulla spalla sinistra e le idee chiare: la nave dell'armatore israeliano non deve entrare nello scalo livornese. Il lavoratore è insieme ad altre centinaia di manifestanti all'ingresso della Darsena Toscana per un presidio che sposta la protesta dei porti a un nuovo livello.
Fino ad oggi, a Ravenna prima e più di recente a Genova, erano state bloccate navi sempre della Zim ma che, almeno secondo i manifestanti, scaricavano o caricavano armi. Mentre a Taranto è stata fermata la nave da rifornimento per l'esercito israeliano di un altro armatore. Qui no, questa portacontainer ha merci standard, non di tipo militare.
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nave container israeliana zim virginia
Il fronte dei porti è sempre più caldo nel nostro Paese ed è all'ordine del giorno negli incontri dedicati alle manifestazioni Propal tra il ministro degli Interni Matteo Piantedosi e i prefetti. I lavoratori guardano al viaggio della Sumud Flotilla e minacciano nuove azioni di boicottaggio nel caso di problemi alla spedizione che cerca di raggiungere Gaza. Non solo, a Genova il sindacato Usb ha organizzato un confronto con i rappresentanti dei lavoratori di mezza Europa (Francia, Grecia, Paesi Baschi, Cipro, Slovenia, Germani) dal titolo "I portuali non lavorano per la guerra".
Zim è il nono armatore a livello mondiale per container spostati e il leader in Israele. «Ci stiamo sostituendo al governo, assoggettato agli Usa e a Netanyahu. All'esecutivo spetterebbe l'embargo ma non lo fa, allora tocca a noi. Facciamo quello che è nelle nostre possibilità, applichiamo delle sanzioni dal basso».
nave container israeliana zim virginia
Si accalora Giuseppe Guicciardo della Filg-Cgil, sindacato che ha proclamato uno sciopero mirato, nel senso che invita i portuali a non lavorare per la nave israeliana che dovrebbe entrare nel porto di Livorno. A manifestare sulla darsena c'è anche l'Usb, il sindacato che rappresenta praticamente tutti i lavoratori "articolo 17", cioè a chiamata.
La sigla ha condotto la prima protesta andata a segno in città. Lunedì scorso, dopo la manifestazione per la Palestina, ha organizzato un presidio dentro al porto per bloccare l'arrivo di una nave con materiale militare (jeep, caterpillar e altro) destinato alla base Usa di Camp Darby, nel Pisano. Dopo quattro giorni, prefettura, Comune e sindacati hanno convinto i militari americani a far attraccare l'imbarcazione altrove per evitare problemi, ma ancora non è stato trovato uno scalo. [...]
2 - NAVE DIRETTA IN ISRAELE DA VENEZIA IL BLITZ PRO PAL: «BLOCCO IN LAGUNA»
Estratto dell’articolo di Gloria Bertasi per “Corriere Veneto – Corriere della Sera”
Doveva arrivare al porto commerciale di Venezia nel pomeriggio, poi il suo ingresso è stato posticipato con ormeggio previsto in banchina Tiv alle 23.
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«Blocchiamo la nave Msc Melani III: fuori guerra e genocidio dal porto di Venezia», il primissimo lancio di un’iniziativa che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe dovuta proseguire, in mare, nel pomeriggio di oggi.
PRESIDIO AL PORTO DI TRIESTE CONTRO LA NAVE MSC MELANI III
La Msc Melani III (la compagnia è svizzera, la nave batte bandiera liberiana) è stata accusata, a Ravenna e Trieste, di trasportare armi. Accusa ribadita ieri a Venezia.
Si tratta di un cargo merci — trasporta cioè container — e fa spola ogni due settimane tra Israele e Italia: passa da Haifa e Ashdod, a quaranta chilometri da Tel Aviv, e quindi transita nuovamente dai tre porti italiani dell’Alto Adriatico per riprendere la rotta verso il Medio Oriente. [...]
PROTESTA A VENEZIA CONTRO LA NAVE MSC MELANI III
Arrivata in rada, al largo del Lido, già domenica poco prima delle 15 il suo ingresso al porto commerciale di Marghera era inizialmente fissato per le 16, con inizio dell’entrata in laguna a partire dalle 14. Poi, i piani sono evidentemente cambiati, forse nel timore di manifestazioni di protesta come era stato pochi giorni fa a Trieste dove il sindacato di base Usb ha organizzato un presidio dalle 6 di mattina. E in effetti l’area portuale, per tutta la giornata di ieri, è stata vigilata dalle forze dell’ordine.
I pro Pal, però, hanno deciso di entrare in azione nel pomeriggio con una chiamata alla mobilitazione via social che «rientra nel percorso che ha portato alle mobilitazioni con migliaia di partecipanti al Lido e a Marghera», sottolineano gli attivisti che si sono dati appuntamento a Punta Fusina oggi alle 16 per «bloccare via mare» la Msc e per questo ai partecipanti si chiede: «Vieni con la tua barca».
[...] «Gaza sta bruciando, Israele sta ha avviato la fase finale del suo progetto coloniale di sterminio mentre, nel frattempo, la Global Sumud Flotilla naviga verso le acque palestinesi — prosegue il centro sociale Morion —. Dobbiamo continuare ad agire per bloccare la macchina del genocidio che parte anche da casa nostra: blocchiamo la Msc Melani III». Intorno alle 21 di ieri sera, l‘imbarcazione ha iniziato le operazioni di uscita dalla rada per entrare in porto: oggi la mobilitazione pro Pal.