venezia san marco

NON SOLO IL MOSE: DOBBIAMO SPENDERE ALTRI SOLDI PER VENEZIA - PER SALVARE PIAZZA SAN MARCO ARRIVA LA PROPOSTA DI INSTALLARE SUL MOLO DELLE PARATOIE AMOVIBILI, MODULI DI CIRCA TRE METRI PER UN METRO DI ALTEZZA NON VISIBILI, ALZATI CON DUE PISTONI IDRAULICI E DOTATI DI POMPA - SI LAVORA AL PROGETTO PER L'IMPERMEABILIZZAZIONE DELL'INTERA BASILICA CON UNA “BARRIERA” TRASPARENTE IN PLEXIGLASS, SPESSA DUE CENTIMETRI E ALTA DUE METRI…

Enrico Tantucci per “la Stampa”

acqua alta a venezia 23

 

Il futuro della difesa dalle acque alte si chiama «insulae». Microparti della città che possono essere rialzate e difese localmente con piccole paratoie e l' isolamento degli scarichi. L' idea non è nuova. Adesso ripresa da un ingegnere del litorale, Antonio Ieno, insieme a un gruppo di lavoro composto da Robis Camata, Giuseppe Limonta, Georg Umgiesser, Guglielmon & Nesto e Officine Vio.

 

Si chiama progetto «Papa» (Paratoie amovibili contro gli allagamenti) e si propone di «proteggere piazza San Marco e le sue immediate adiacenze dalle maree superiori a 76 centimetri e fino a 110, quota in cui dovrebbe entrare in funzione il Mose una volta ultimato».

acqua alta a venezia 36

 

«L' idea», spiega il progettista, «è quella di installare sul Molo di San Marco uno sbarramento interrato tra pietra d' Istria e masegni. Moduli di circa tre metri, per un metro di altezza non visibili, alzati con due pistoni idraulici e dotati di pompa. Protezione che funziona fino a 190 centimetri, assicura l' ingegnere». Ieno era tra coloro che avevano presentato nel 2006 un progetto alternativo al Mose, poi bocciato dal governo. Anche quello basato sulla «reversibilità e sperimentabilità» delle difese. «La strada oggi», dice, «è quella predisporre difese locali a basso impatto». Progetto consegnato al Provveditorato e al Comune. «Avrebbe tempi brevi di realizzazione, e un costo complessivo piuttosto basso, non oltre i 15 milioni di euro».

acqua alta a venezia 21

 

Il sistema prevede l' installazione di valvole e motopompe. E poi andranno bloccati con le piccole paratoie idrauliche i punti da dove l' acqua entra e arriva in Piazza. I rilievi batimetrici effettuati riguardano ad esempio la fondamenta della Canonica, dove l' acqua arriva in terra quando la marea supera i 125 centimetri. E poi le parti più basse. La calle dei «Baloni», a una quota di 105, il ponte della Guerra (100 centimetri), il ponte della «Vecchia Murano», allagato a 95 centimetri. Infine, il sotoportego del Cavalletto (105), il ponte della Paglia-palazzo Ducale (90 centimetri).

 

acqua alta a venezia 35

Intanto la Procuratoria lavora al progetto per l' impermeabilizzazione dell' intera basilica di San Marco. Una «barriera» trasparente in plexiglass, spessa due centimetri e alta due metri, che dovrebbe isolare la chiesa dalle maree. Isolati i contorni, sarebbe garantita l' impermeabilità del pavimento, perché sotto le fondazioni a una quota di meno quattro metri si trova il caranto, la pietra sopra l' argilla impermeabile.

In discussione anche il progetto di isolamento della Piazza.

acqua alta a venezia 19

 

Idee buone, le insulae, intanto per difendere il patrimonio artistico dalle maree medio alte. Un' opera intrapresa molti anni fa, ma poi abbandonate per finanziare il Mose. In laguna le difese per insulae funzionano adesso a Sant' Erasmo. Dove il restauro delle chiaviche ha permesso di isolare il territorio dall' acqua salata. Funzionava fino alla marea straordinaria dell' altro giorno a Pellestrina, dove sono state costruite vasche e muretti ma non le pompe. Dunque l' acqua che entra - come nel caso di martedì notte - non riesce più ad uscire.

acqua alta a venezia 25acqua alta a venezia 26acqua alta a venezia 18acqua alta a venezia 32acqua alta a venezia 20acqua alta a venezia 30acqua alta a venezia 24acqua alta a venezia 31

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…