oxford woke

A OXFORD COMANDA LA DITTATURA WOKE – LA VENERABILE UNIVERSITÀ BRITANNICA, DIVENTATA CAPITALE DEL POLITICAMENTE CORRETTO PIÙ SPINTO, DEVE ELEGGERE IL NUOVO RETTORE E, PER LA PRIMA VOLTA, I CANDIDATI SARANNO PRE-SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE CHE DEVE ASSICURARE IL RISPETTO DI "EQUALITY" E "DIVERSITY" – ANTONIO RIELLO: “IN ALTRE PAROLE, CON GRANDE PROBABILITÀ DOVRÀ ESSERE ELETTA UNA DONNA DI COLORE (MEGLIO SE MUSULMANA), O UN ATTIVISTA LGBTQIA+. IL WOKEISMO STABILISCE CHE ALCUNI SOGGETTI DIVENTINO ‘PIÙ UGUALI DEGLI ALTRI’”

Antonio Riello per Dagospia

 

oxford

La venerabile Università di Oxford fu fondata nel 1096 e si fregia di un (impegnativo) motto: "Dominus Illuminatio Mea". È da sempre la fucina della classe dirigente britannica. Quelli che hanno frequentato Oxford si riconoscono tra loro (anche senza farne cenno) attraverso tutta una serie di precisi segnali, per lo più incomprensibili/indecifrabili per chi non ha condiviso questa esperienza.

 

A cominciare dal linguaggio, fino all'uso - la modalità forse più banale -  dei gemelli per i polsini dove campeggiano i colori dei vari college universitari (i gemelli per i polsini della camicia, poco diffusi nel continente, sono un elemento caratteristico e classico dell'abbigliamento maschile britannico).

 

oxford

Il sistema universitario di Oxford è un piccolo-grande mondo a parte dove si sono confrontate le varie anime elitarie della società anglosassone. In ordine sparso ci sono ultra-conservatori, conservatori, moderati, radicali, rivoluzionari (e naturalmente anche i semplici  eccentrici). Non sono mai mancati i confronti accesi tra le varie fazioni (sempre comunque all'interno di una stretta osservanza delle procedure democratiche e di un fair play consolidatosi nei secoli e scandito da grandi fraterne bevute di birra nei pub della città).

 

Sono imminenti le elezioni del nuovo Chancellor dell'Università. L'attuale, Chris Patten, si è dimesso. Si tratta di una carica più formale/cerimoniale che operativa (risale al 1224), ma simbolicamente molto importante e che comunque (come quella del Sommo Pontefice) dura fino alla morte del titolare.

 

Woke Oxford

Tradizionalmente il Chancellor è stato, più o meno direttamente, espressione degli umori dell'establishment politico. A dire la verità, molto a lungo, un polveroso concentrato di potere maschile di stampo aristocratico. Ad ogni modo l'elezione è sempre stata fatta dal Consiglio dell'Università in seduta plenaria e nessun pre-requisito era necessario (fino ad oggi) per i candidati, se non essere di "specchiata virtù" ed essersi laureati presso la veneranda istituzione.

 

Da un'indagine del 2020 Oxford è risultata essere la più "woke" tra le città britanniche (Londra compresa). Ovvero un baluardo di quel mix di "Extreme Inclusion"", "Cultur Cancel", "Mandatory Diversity", "Post Colonial Studies" che sono la quintessenza del cosiddetto "wokeism". Tradotto: è la capitale del "politicamente corretto" più spinto, che coinvolge tanto studenti che docenti.

 

Oxford

E infatti quest'anno le cose sono cambiate. Il Consiglio ha diramato una nota nella quale afferma che i candidati saranno pre-selezionati da una particolare commissione che ha lo scopo di assicurare che i candidati rispondano a degli inequivocabili requisiti di "equality" e "diversity". In altre parole: si suppone che si debba preventivamente trattare - con grande probabilità - di una donna di colore (meglio se di religione musulmana). O in alternativa un attivista LGBT (QIA+).

 

Al di là delle belle intenzioni si tratta di un vulnus alla prassi democratica che accompagna questa universitaria fino dalla sua nascita. Una presa di posizione che rappresenta una drammatica svolta e che può ricordare in qualche maniera (a chi si ricorda della Storia) le elezioni che si tenevano nell'Unione Sovietica o nell'Italia fascista e (a chi è più attento alla cronaca) quelle che si tengono correntemente nella Repubblica Popolare di Cina o della Corea del Nord.

 

SilentRiello - Antonio Riello

Per farla breve: i futuri dirigenti devono (prima e soprattutto) essere graditi al Partito (di turno). Contattati dai media alcuni accademici si sono affrettati ad affermare che si tratterà solo di innocue "raccomandazioni" e non ci saranno vere e proprie censure alle possibili candidature. Ma per prudenza il Dipartimento per l'Educazione governo di Sua Maestà si è premurato di emettere una nota in proposito che invita a non pre-selezionare in alcun modo i possibili candidati.

 

Rimane il fatto che i fondamenti dell'ordinamento statale stabiliti dalla cultura illuminista e poi recepiti in primis dalla Rivoluzione Francese (e in seguito dalle costituzioni di vari paesi Europei) stabiliscono un certa idea di eguaglianza tra i cittadini che sostanzialmente prescinde (o meglio: dovrebbe prescindere) da elementi etnici, sessuali o religiosi.

 

Lord Patten of Barnes current Chancellor - Oxford

Il "wokeismo" da parte sua stabilisce, in pratica, che alcuni soggetti - orwellianamente - diventino "più uguali degli altri". Ovvero: oltre ai "diritti" già dati per scontati ci sarebbero dei nuovi "super-diritti". Forse è giusto. O forse è sbagliato. Bisogna in ogni caso fare i conti con questa magmatica forma di rivoluzione etica che investe tutto il mondo occidentale e che comporta inesorabilmente nuovi paradigmi in fatto di diritti civili. E urge pure un ripensamento del concetto di "Democrazia", rispetto almeno a come è stata finora definita ed intesa.

 

Oxford

Quanto all'Università di Oxford, qualche maligno (ma bravo a fare i conti) insinua che queste "nobili mosse" in realtà siano, molto prosaicamente, anche legate ai barcollanti bilanci universitari. Dopo la Brexit, con la semi-scomparsa degli studenti europei e la crisi economica che ha investito il Regno Unito, a tenere in piedi finanziariamente le Università britanniche - anche quelle più prestigiose -  sono le rette pagate dagli studenti che vengono dai paesi in via di sviluppo (BRICS e affini, la Nigeria in particolare è al momento una notevole sorgente di studenti ).

 

I nuovi ordinamenti "woke" sarebbero dunque anche un modo per rendere più confortevole il clima etnico a questa tipologia di studenti. Insomma una furba ed "impegnata" riedizione del vecchissimo "fare di necessità virtù".

Oxford Bodlean Library OxfordOxford Oxford Oxford Oxford

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...