gino sorbillo selvaggia lucarelli

PIZZA CON MEZZA BUFALA – SELVAGGIA SI CUCINA SORBILLO: “QUANDO VIENE FUORI CHE GIÀ DAL GIORNO DOPO SAPEVA DI NON ESSERE IL DESTINATARIO DELLA FAMOSA BOMBA, SBROCCA. CHIUDE I COMMENTI, DERIDE GLI ALTRI PIZZAIOLI, COMMENTA ‘STAI ATTENTO’. IL TUTTO MENTRE MINACCIA DI LASCIARE NAPOLI. MA CHE DALLE SUE PARTI NON SIA TUTTO POMODORO QUEL CHE LUCCICA, SI SA DA UN PO’. IN PARTICOLARE LO SANNO I PARENTI AGGREDITI LEGALMENTE DAL PIZZAIOLO. LA CAUSA DEL CONTENDERE È..."

BOMBA ALLA PIZZERIA DI GINO SORBILLO A NAPOLI

Selvaggia Lucarelli per “il Fatto Quotidiano”

 

giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 9

Bomba o non bomba, per citare Venditti, il personaggio mediatico Gino Sorbillo si sta sgonfiando come una pizza lievitata male. Il pizzaiolo giulivo, sempre col grembiule da pizzaiolo pure per andare a fare un prelievo al bancomat, da qualche giorno ha rimosso la patina del simpaticone e reagisce (male) alle critiche a cui non è abituato. La stampa, la politica, i vip, di fronte all' imperatore della pizza, sono sempre stati tutti proni. Se Sorbillo dice "con una goccia della mia bufala sulla fronte, i bambini guariscono dal morbillo", i giornali lo scrivono.

gino sorbillo 2

 

Quando dalle intercettazioni viene fuori che già dal giorno dopo lui sapeva di non essere con certezza il destinatario della famosa bomba, Sorbillo sbrocca. Chiude i commenti sui suoi social, scrive che alcuni suoi detrattori sono "persone che fanno regolarmente uso di droghe", a una pizzaiola che lo critica risponde "le femmine devono fare le femmine e i maschi devono fare i maschi, andate a fare le pizzette che è meglio", deride gli altri pizzaioli ("hai tempo libero, si vede che fai poche pizze"), commenta "Stai attento" a un altro collega.

gino sorbillo 1

 

Il tutto mentre minaccia di lasciare Napoli sperando che qualcuno, forse, lo tenga in ostaggio in un sacco della farina per non farlo andare via, per poi appendere il cartello fuori dal locale "chiuso per sequestro di persona". Che però dalle parti di Sorbillo non sia tutto pomodoro quel che luccica, a Napoli si sa da un po'. In particolare, lo sanno bene quei parenti di Gino aggrediti legalmente dal pizzaiolo che sorride alle telecamere e ringhia a cugini e nipoti. La causa del contendere è il cognome Sorbillo.

gino sorbillo

 

Gino fa causa a chiunque, della famiglia, decida di aprire una pizzeria sulla cui insegna appaia il cognome Sorbillo. E non importa che venga specificato "pizzeria Luciano Sorbillo" o "Carolina Sorbillo", no, per lui, nel mondo delle pizze, non esiste altro Dio al di fuori di Gino. Il problema è che l' albero genealogico della famiglia Sorbillo è più complesso e numeroso di quello della famiglia Forrester. La prima pizzeria Sorbillo apre nel 1935 in Via dei Tribunali, fondata da Luigi e dalla moglie Carolina. I due, come si usava ai tempi, sfornano pizze ma anche figli in quantità.

 

gino sorbillo pizza per selvaggia lucarelli

Ne nascono ben 21. La primogenita è Esterina, che erediterà la prima pizzeria divenuta poi "Pizzeria Sorbillo di Esterina Sorbillo". Il famoso Gino è figlio del diciannovesimo erede di Luigi e Carolina. Insomma, tra figli e nipoti, c' è un' orda di Sorbillo che si dedica o si è dedicata alle pizze. E Gino lo sa bene, tanto che quando apre la sua prima pizzeria negli anni '90 fa scrivere sulle tovagliette: "L' unica ed antica famiglia di 21 figli tutti pizzaioli". Lo slogan è suggestivo, utile alla narrazione. Quando però Gino inizia ad avere successo, zitto zitto, dal 2007 in poi, deposita i marchi "Sorbillo", "Pizzeria Sorbillo", "Antica pizza fritta Esterina Sorbillo", perfino "Gino Sorbillo 1935 - ripieno fritto al forno". In pratica decide che i 21 Sorbillo (ed eventuali nipoti) non sono più pizzaioli e se lo sono, di cognome devono fare, chissà, "Esposito" o "Brambilla". Nel frattempo ci sono (o ci saranno) Sorbillo con le loro pizzerie a Napoli, a Treviso, Padova, Trieste, perfino in Brasile.

luigi de magistris gino sorbillo

 

Quello su cui Gino si accanisce di più è il cugino Luciano Sorbillo, figlio di quel Rodolfo che inventò la pizza col cornicione di ricotta. Gino si rivolge al tribunale che con un' ordinanza cautelare vieta a Luciano di utilizzare il marchio "Sorbillo". (il processo vero e proprio inizierà ad ottobre) "Già a 9 anni facevo pizze da mia zia Esterina, ero un po' il chimico della famiglia, quello che studiava gli impasti", racconta Luciano. "Poi nella vita ho fatto altro finché nel 2016 apro una pizzeria, invito Gino all' inaugurazione e lui dopo tre giorni mi fa causa. La pizzeria si chiamava "Sorbillo Luciano". "Gino è terrorizzato dal fatto che qualcuno gli possa dire che la pizza i cugini la fanno meglio di lui. Non ha mai avuto il coraggio di aprire una pizzeria in zone di Napoli dove i turisti non ci cascano dentro, ma dove vanno i napoletani". "La storia della bomba non mi ha stupito, lui ne racconta tante.

 

salvini sorbillo 1

Dice sempre che è un ex carabiniere, ma ha fatto il servizio di leva nei carabinieri, c' è una bella differenza. E già che c' è potrebbe spiegare perché non ha fatto più il carabiniere". "Sarebbe stato bello se a Napoli ci fossero state 50 pizzerie ognuna con il nome e cognome di un cugino Sorbillo. Peccato. Arriveremo fino alla Corte di giustizia europea, la causa non mi spaventa". Carolina Sorbillo, sorella di Luciano e cugina di Gino, apre la pizzeria "Sorbillo di Carolina Sorbillo" col figlio Rodolfo a Salerno nel 2013. Gino inizialmente le dà una mano, poi dopo 4 anni e mezzo le fa scrivere dagli avvocati (se nessuno si oppone, dopo il quinto anno si ottiene il permesso all' utilizzo del marchio). "Gino ha registrato perfino il mio nome e cognome "Carolina Sorbillo" con la scusa che sua sorella si chiama Anna Carolina Sorbillo. Mi ha proposto di continuare ad usare il marchio dandogli 500 euro l' anno e garantendo di non aprire altre pizzerie in Italia", spiega Carolina "Si ricordi della sua famiglia, anziché schiacciarci o farci i dispetti. Pensi che nel 2018 è venuto a inaugurare la pizzeria di un nostro concorrente qui a Salerno".

bomba sorbillo napoli 2

 

"Gino è stato bravissimo nel marketing, più scaltro di noi, ma noi non vogliamo aprire 50 pizzerie, non siamo ambiziosi, vogliamo solo lavorare. Io sono separata, gli chiedo solo questo: di lasciarci fare le pizze con i nostri nomi e il nostro cognome, cognome che non è la sua storia, è la storia della nostra famiglia".

 

selvaggia lucarelli 2

E c' è anche un Luigi Sorbillo, che ha aperto la prima pizzeria addirittura negli anni '80 a Mergellina, per poi inaugurare anni dopo in via dei Tribunali, vicino a Gino.

Con lui però il famoso pizzaiolo pare sia stato più blando nelle aggressioni legali, perché ha meno appigli. "Però si metteva fuori dalla pizzeria col megafono per urlare ai passanti che l' unico Sorbillo originale era lui, Gino", ricordano in molti. Insomma, ora sappiamo di che pasta è fatto Gino Sorbillo. E non è quella morbida, invitante delle sue pizze.

gino sorbillosorbillo salviniselvaggia lucarelli e il fidanzato lorenzo biagiarellisorbillogiuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 2giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 7giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 3sorbillogiuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 1giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 4giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 5bomba sorbillo napoli 3giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 6giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 12giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 8giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 11giuseppe conte pizzaiolo da gino sorbillo 10GINO SORBILLOGINO SORBILLO PIZZA MILANOgino sorbilloGINO SORBILLOGINO SORBILLOgino sorbillobomba sorbillo napolibomba sorbillo napoli 1

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO