tommaso minervini alessandro delli noci

MAZZETTE E ORECCHIETTE – ALESSANDRO DELLI NOCI, ASSESSORE REGIONALE AI LAVORI PUBBLICI DELLA GIUNTA EMILIANO, È AI DOMICILIARI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA CORRUZIONE: SAREBBE STATO IL “PUNTO DI RIFERIMENTO POLITICO” A DISPOSIZIONE DI UN “CENTRO DI POTERE” IMPRENDITORIALE PER LA REALIZZAZIONE DI DUE MAXI ALBERGHI DI LUSSO – IN MANETTE ANCHE IL SINDACO DI MOLFETTA, TOMMASO MINERVINI, PER PRESUNTE IRREGOLARITÀ RELATIVE ALL’AFFIDAMENTO DI APPALTI IN CAMBIO DI VOTI…

LE ACCUSE ALL’ASSESSORE DELLI NOCI: IL “CENTRO DI POTERE” CON GLI IMPRENDITORI E LE “PRESSIONI” PER GARANTIRSI L’ASCESA

Estratto dell’articolo di Andrea Tundo per www.ilfattoquotidiano.it

 

alessandro delli noci 2

Sia da vicesindaco di Lecce che dopo aver fatto il salto in Regione Puglia, dove guida l’assessorato allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci era il “punto di riferimento ‘politico’ e stabilmente a disposizione del centro di potere politico-imprenditoriale” che faceva capo a Marino Congedo e Alfredo Barone nonché al “lobbista” Maurizio Laforgia, figlio di Domenico – non indagato – che è presidente dell’Acquedotto Pugliese ed è stato rettore dell’Università del Salento.

 

Viene descritto così dai pubblici ministeri di Lecce l’assessore regionale e pupillo di Michele Emiliano, giovane eppure già navigato politico che da 13 anni ricopre cariche nel Comune di Lecce prima e in Regione poi. Per questi motivi, sostengono, deve essere messo agli arresti domiciliari.

 

alessandro delli noci 3

È accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione: sulla richiesta di misura cautelare, motivata con il rischio di reiterazione dei reati, deciderà il giudice per le indagini preliminari, di fronte al quale Delli Noci comparirà il prossimo 11 giugno.

 

Toccherà al gip decidere sulla tesi dei pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci, secondo i quali Delli Noci “condizionava l’azione dell’apparato amministrativo del Comune di Lecce e della stessa Regione Puglia, fornendo direttive e specifiche indicazioni, facendo anche pressioni” con il supporto di Laforgia, definito “faccendiere e suo tutore politico”. Al centro ci sono due maxi-progetti di strutture alberghiere di lusso […]

 

michele emiliano alessandro delli noci

Il tutto, insistono i pubblici ministeri, per “garantire specifici e ben individuati centri di potere economico” che a loro volta costituivano un “bacino elettorale” per l’assessore.

 

Proprio quel pacchetto di voti, secondo i magistrati, era uno “strumento indispensabile” per Delli Noci perché gli avrebbe assicurato un “incremento, consolidamento e continuità del potere e della capacità di controllo politico-elettorale nel territorio pugliese”. A che fine?

 

La sua “continua ascesa politica non solo sul piano regionale” ma anche di “possibile, futuro, vertice” anche “nazionale”. Per questo l’assessore “asserviva stabilmente”, ad avviso dei pubblici ministeri, la sua funzione pubblica assicurando “di concerto con Laforgia” una “corsia privilegiata” e il “portafogli di rapporti istituzionali”.

 

TOMMASO MINERVINI

Tra i progetti al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza c’è la realizzazione di un hotel di lusso nell’ex convento delle Stimmatine, nel centro di Lecce: un progetto da 15,9 milioni di euro, in parte (6,7 milioni) finanziati dalla Regione Puglia, e la rimodulazione delle aree di sosta di un centro commerciale in viale Japigia, sempre nel capoluogo salentino.

 

E ancora: un progetto immobiliare in un ex cinema, vicende legate a un distributore di benzina e la realizzazione di una pista ciclabile. In cambio, i due imprenditori avrebbero – sempre secondo la tesi dei pubblici ministeri – sostenuto la sua campagna elettorale per le elezioni regionali “organizzando” incontri e cene elettorali, “procacciando pacchetti di voti” e attraverso un “versamento di 5mila euro” all’associazione Sveglia Mezzogiorno ritenuta riconducibile all’assessore. E, ancora, avrebbero assecondato la richiesta di assunzione di diverse persone che sarebbe stata sollecitata da Delli Noci.

 

APPALTI IN CAMBIO DI VOTI, ARRESTATO SINDACO DI MOLFETTA

alessandro delli noci 1

(ANSA) - Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, è stato posto agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Guardia di Finanza su presunte irregolarità relative all'affidamento di appalti in cambio di voti. Lo ha deciso il gip a seguito dell'interrogatorio preventivo cui il 2 maggio erano state sottoposte otto persone.

 

L'ordinanza cautelare ha disposto i domiciliari anche per la dirigente comunale Lidia De Leonardis, 58 anni, di Bari. La gip di Trani, Marina Chiddo, ha disposto l'interdizione per un anno per i dirigenti comunali Alessandro Binetti e Domenico Satalino, il divieto di dimora a Molfetta per l'ex luogotenente della Guardia di Finanza, Michele Pizzo, e il divieto di contrarre per un anno con la Pubblica amministrazione per l'imprenditore portuale Vito Leonardo Totorizzo.

 

TOMMASO MINERVINI

Nei confronti di Minervini, che è alla guida di una coalizione civica che raggruppa il centrodestra e il centrosinistra, la gip ha riconosciuto quasi tutte le contestazioni avanzate dalla Procura. Le accuse, contestate a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d'asta, peculato e falso.

 

Tutto ruota attorno alla realizzazione del nuovo porto commerciale di Molfetta, già al centro di un'inchiesta per corruzione da tempo a dibattimento. L'accusa ritiene che Minervini abbia promesso all'imprendtore portuale barese Totorizzo la gestione per trent'anni delle nuove banchine portuali in cambio di sostegno elettorale.

alessandro delli noci TOMMASO MINERVINI

Ultimi Dagoreport

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...

nichi vendola michele emiliano elly schlein antonio decaro

DAGOREPORT: DECARO CI COSTI! - INCASSATO IL PASSO INDIETRO DI EMILIANO, DECARO NON MOLLA: AUSPICA ANCHE LA RINUNCIA DI VENDOLA (AVS) - IL DOPPIO VETO NON È LEGATO A RAGIONI PERSONALI MA A UNA QUESTIONE DI LINEA POLITICA - L’EUROPARLAMENTARE PD IN QUOTA RIFORMISTA, CHE DA SINDACO HA RIBALTATO IL VOLTO DI BARI, PUNTA A UN CAMBIAMENTO RADICALE IN PUGLIA, RISPETTO AL PASSATO DEI DUE GOVERNATORI SINISTRATI. E LA LORO PRESENZA IN CONSIGLIO REGIONALE SAREBBE UN INGOMBRANTE MACIGNO AL PIANO DI RINNOVAMENTO DI DECARO (A SCHLEIN NON RESTA CHE ABBASSARE IL NASONE: SE PERDE UNA REGIONE, SALTA DAL NAZARENO...)