2025pulci1802

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - POST DELLA “REPUBBLICA” SU FACEBOOK: “UNO DEGLI INTERROGATIVI CHIAVE A CUI GLI SCIENZIATI CERCANO DI DARE UNA RISPOSTA È ‘COME FARE PER ANTICIPARE L’ARRIVO DELL’ALZHEIMER’”. TROVERANNO DI SICURO RISPOSTA NELLE REDAZIONI – IL “CORRIERE DELLA SERA”: “PRODI FINISCE SULL’OTTOVOLANTE DI UNA ‘COLAZIONE’ PAZZA, E QUINDI VIA, A CASA”. CE L’HA ANCORA SULLO STOMACO. (IPOTIZZIAMO CHE SI TRATTASSE DI UNA “COALIZIONE”).

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

prodi dalema

Su Robinson, supplemento culturale della Repubblica, Antonio Gnoli intervista l’editore Luca Formenton, precisando che «ha 72 anni». Per la verità, ne ha 71, essendo nato il 28 maggio 1953.

 

Dopodiché fa pronunciare al presidente della casa editrice Il Saggiatore la seguente frase: «Avevo 17 anni quando è morto mio nonno Arnoldo».

 

A questo punto Luca Formenton dovrebbe essere nato nel 1954, perché Arnoldo Mondadori si spense l’8 giugno 1971. In realtà, alla morte del grande editore suo nipote aveva già compiuto 18 anni. Dal che si evince che la coppia Gnoli-Formenton è senza tempo.

 

•••

LA REPUBBLICA - ANTICIPARE L ALZHEIMER

Incipit di un articolo firmato da Roberto Gressi sul Corriere della Sera, nel quale si parla di Romano Prodi: «Certo che gliele hanno fatte di tutti i colori, al Professore. Prima vince e dopo poco Massimo D’Alema gli soffia Palazzo Chigi. Poi rivince, finisce sull’ottovolante di una colazione pazza, e quindi via, a casa». Ce l’ha ancora sullo stomaco. (Ipotizziamo che si trattasse di una «coalizione»).

 

•••

eugenio cefis

Post della Repubblica su Facebook: «Uno degli interrogativi chiave a cui gli scienziati che si occupano di disturbi cognitivi e demenze cercano di dare una risposta è come fare per anticipare l’arrivo dell’Alzheimer». Troveranno di sicuro risposta nelle redazioni.

 

•••

Il coltissimo Mephisto Waltz sul Sole 24 Ore ricorda: «“Segnato da Dio, un passo indrio” era il proverbio veneto spesso in bocca a Eugenio Cefis». Non potendo chiedere conferma al defunto presidente dell’Eni e della Montedison, che peraltro era un friulano di Cividale del Friuli, in lingua veneta l’adagio citato dal satanasso suona diversamente: «Dai segnà da Dio stàghe tre passi indrìo» oppure «Da quei segnà da Dio tre passi indrìo».

 

Mephisto Waltz si complimenta poi per «un guizzo d’ingegno» dello scrittore Sandro Veronesi, il quale, parlando del presidente Trump, «ha paragonato l’America di oggi a Gotham City: senza Batman, ma con Donald nella veste di Pinguin». Peccato che il nemico di Batman si chiami Penguin (Pinguino).

 

•••

CORRIERE DELLA SERA - PANETTIERE KILLER

«Come si può accettare che dopo un Giuseppe Conte che nessuno conosceva, gli italiani si ritrovino un Mario Draghi che gli elettori non hanno scelto?».

 

Il conflitto permanente con le virgole fa sì che Maurizio Belpietro, direttore della Verità, ancora una volta si dimentichi di metterne una al posto giusto (dopo «Conte»).

 

Nello stesso editoriale di prima pagina, si rintraccia anche questo periodo: «Ma, che ci sia il Covid, il Pnrr o altri inderogabili impegni, forse gli italiani vogliono essere loro a decidere cos’è il bene per il Paese».

 

Nella frase vi sono tre soggetti («il Covid, il Pnrr o altri inderogabili impegni»), quindi la flessione del verbo richiedeva il plurale: «siano».

 

•••

Titolo dall’Osservatore Romano: «“Perché cerco una chiesa quando piove?”». Forse perché ha dimenticato a casa l’ombrello?

 

•••

L OSSERVATORE ROMANO

Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Sparatoria in piazzale Gambara a Milano: un morto e un ferito gravissimo. Due aggrediti dal panettiere, il killer è in fuga».

 

Quindi il panettiere ha aggredito due persone, una delle quali è deceduta, e ora, divenuto un killer, è in fuga. Ma, nel testo sottostante, Matteo Castagnoli e Pierpaolo Lio raccontano una storia ben diversa: in un panificio, due uomini sono stati feriti dai colpi sparati dallo sconosciuto, poi fuggito, e uno dei due, un ucraino di 49 anni, è morto poco dopo essere giunto in ospedale, mentre l’altro è ricoverato in gravi condizioni.

 

MAURIZIO BELPIETRO

Quindi quel «dal panettiere» andava inteso come fuorviante sinonimo di panetteria, non di fornaio. Se Castagnoli e Lio sono anche gli autori del titolo, meritano di essere mandati dietro la lavagna. Se invece non hanno vigilato sul modo in cui veniva titolato il loro servizio, pure.

 

•••

«Negli anni Ottanta il male era Bettino Craxi, nel 2000 D’Alema ha voluto il figlio Bobo al governo», scrive Aldo Torchiaro sul Riformista. A prescindere dalla disarmonica scelta dei verbi («era», imperfetto, «ha voluto», passato prossimo: dopo un quarto di secolo, sarebbe stato preferibile il passato remoto), Torchiaro ricorda male.

 

Bobo Craxi non fece mai parte del governo D’Alema. Fu invece sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri dal 2006 al 2008 nell’esecutivo presieduto da Romano Prodi.

 

•••

BOBO E BETTINO CRAXI

Su Libero, Serenella Bettin si occupa di «Paola Paoletta Pettina – si faceva chiamare così –, la badante quarantaseienne arrestata mercoledì sera scorso a Vicenza per omicidio aggravato, quadruplo tentato omicidio, rapina, autoriciclaggio, spaccio di medicinali». Non è che si facesse chiamare: all’anagrafe è Paola Pettinà, con l’accento sulla a.

 

«Una personalità, qualora le ipotesi della procura venissero confermato, alquanto narcisista, senza scrupoli, e soprattutto spregiudicata». Viva la concordanza. Aggiunge Bettin: «Avrebbe stordito una anziana signora rubandole alcuni gioielli. Monili che avrebbe rivenduto nei negozi “compro oro” e da cui ne avrebbe ricavato almeno tremila euro». Viva la sovrabbondanza.

 

•••

SANGIULIANO SAN GENNARO - MEME BY EDOARDO BARALDI

Paolo Cuozzo sul Corriere della Sera: «Presenze che testimoniano ciò che si vocifera da tempo: un ritorno di Gennaro Sangiuliano sulla scena. Politica e non». Aridaje! L’avverbio negativo olofrastico – così chiamato perché, da solo, costituisce un’intera frase – è soltanto no, quindi: «Politica e no».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)