vogue

INSTAGRAM KILLED THE ‘VOGUE’ STARS - DOPO LA MORTE DI FRANCA SOZZANI CONDÉ NAST CHIUDE ALCUNI GIORNALI DELLA GALASSIA: VOGUE UOMO, VOGUE BAMBINO, VOGUE SPOSA, VOGUE ACCESSORI. IN ITALIA RESTA VOGUE DONNA - DOLCE & GABBANA TAGLIA LA PUBBLICITÀ AI GIORNALI E VA SU INSTAGRAM, HEARST SPOSTA LE REDAZIONI ITALIANE IN SVIZZERA: COSA STA SUCCEDENDO ALL’EDITORIA DELLA MODA?

vogue sposavogue sposa

Viviana Musumeci per http://www.vm-mag.com

 

La notizia è rimbalzata su tutti le testate digitali e sui social del fashion system: Condé Nast farà scomparire dalle edicole a breve Vogue Uomo, Vogue Bambino, Vogue sposa e Vogue accessori.

 

vogue sposa vogue sposa

La casa editrice americana non è nuova a questo tipo di azioni – a giugno l’headquarter aveva chiuso Style.com per stilare una partnership con il sito di e-commerce Fartech e qualche anno fa, aveva calato la saracinesca anche sull’edizione ellenica di Vogue-, certo è che a pochi mesi dalla morte di Franca Sozzani che ha guidato il magazine e le sue estension per molti anni, questa mannaia improvvisa lascia molto perplessi – l’unico a salvarsi è l’edizione tradizionale diretta da Emanuele Farneti – e stimola domande e riflessioni. Innanzitutto, perché proprio dopo la scomparsa della “zarina della moda” la famiglia Newhouse ha deciso di fare piazza pulita in un solo colpo di quattro testate? I problemi sono di tipo pubblicitario?

vogue bambinivogue bambini

 

 La raccolta non copriva più i costi di questi quattro giornali? Tutto questo è accaduto all’improvviso o Franca Sozzani era riuscita a “contrattare” la loro sopravvivenza nel tentativo di salvarli o, perlomeno, fino alla sua uscita di scena? Ma soprattutto se questi magazine che presidiavano ambiti come quello degli accessori, degli abiti da sposa, degli abiti per bambini, verranno chiusi, che cosa significa in termini di mercato, sia editoriale, sia a livello merceologico?

 

uomo vogueuomo vogue

 

 

 

 

 

 

A parte i giornalisti che, inevitabilmente, anche se con 4 annualità di stipendio, saranno lasciati a casa, ciò che è evidente è che i giornali non sono fatti solo di notizie e approfondimenti, ma sono dei generatori di relazioni e sistemi e quello attuale dell’editoria della moda sta soffrendo, ormai, da parecchi anni.

 

Lo avevamo già anticipato in esclusiva qualche settimana fa: Dolce&Gabbana ha tagliato pesantemente – si parla di cifre a 5 zeri – l’adv su alcune testate di moda molto importanti, preferendo i propri canali social, in particolare, l’account Instagram di Stefano Gabbana; inoltre, anche in altre case editrici concorrenti di Conde Nast, non si respira un’aria di leggerezza pre-vacanziera: la scorsa settimana, nel clima di generale insoddisfazione e timori, che da qualche tempo avvolge anche casa Hearst, si è concretizzato con uno sciopero per un giorno intero.

FRANCA SOZZANI 1FRANCA SOZZANI 1

 

Inoltre, nella casa editrice che ha già trasferito la redazione dei giornali digital a Chiasso, ormai il timore che lo stesso trattamento possa, prima o poi, toccare anche alle redazioni tradizionali è più che diffuso e visto che la maggior parte dei giornalisti e redattori ruota intorno alla capitale meneghina, si può solo immaginare il disagio provato da chi timbra in Maciachini in questi giorni.

 

WILLIAM HEARSTWILLIAM HEARST

La casa editrice è al lavoro per il lancio del corrispettivo digital in italiano di Esquire – il nome del direttore è ancora segretissimo, ma i rumours lo danno per un outsider “fuori” dal mercato che sarà annunciato durante la prossima settimana della moda -, ma questo non lascia, comunque tranquille le altre redazioni.

 

Quello che si sta prefigurando è una vera e propria moria di un sistema, che genera indotto – basti pensare ai fotografi, ai collaboratori, agli uffici stampa, alle agenzie pubblicitarie – oltre a fare star in piedi famiglie intere; ma anche le aziende stesse del comparto moda si possono trovare in difficoltà poiché la loro comunicazione può essere affidata ai canali digital interni, ma un giornale che ne attesti la qualità o che ne racconti gli avvenimenti, rimane sempre un caposaldo dell’informazione, oltre che della comunicazione stessa. Al momento,  all’orizzonte, non si vedono ancora alternative a questo sistema che dura, in fondo, da secoli e, l’alternativa non può essere solo il digital. 

hearsthearst

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...