big oliver stone snowden

IN CULO AL DEMOCRATICO OBAMA - OLIVER STONE HA VINTO UN’ALTRA BATTAGLIA: IL FILM SU SNOWDEN, RIFIUTATO DALLE MAJOR HOLLYWOODIANE, ESCE IL 16 SETTEMBRE PRODOTTO DA UN PICCOLO DISTRIBUTORE INDIPENDENTE - “NESSUNO VOLEVA TOCCARE QUESTA MATERIA MA CE L’ABBIAMO FATTA. LA VERITÀ ALLA FINE VIENE FUORI”

Silvia Bizio per "La Repubblica"

 

OLIVER STONE SNOWDENOLIVER STONE SNOWDEN

Oliver Stone, 70 anni il 15 settembre, non ha perso nulla della verve polemista che lo ha sempre caratterizzato da quando si impose come giovane autore prima come sceneggiatore di Scarface (1982) poi come regista di Platoon (1986). Solo qualche settimana fa al Comic-Con di San Diego sono stati tuoni e fulmini contro Hollywood, i capi degli studios, l'imbecillità dell'industria, persino contro i Pokemon.

 

OLIVER STONE SNOWDEN 7OLIVER STONE SNOWDEN 7

Il motivo: il suo nuovo film Snowden è stato rifiutato da tutti, per venire poi "salvato" da una piccola distributrice indipendente, la Open Road Films, che lo porterà nelle sale americane il 16 settembre (in Italia lo distribuirà la Bim il primo dicembre).

 

Il film parla ovviamente di Edward Snowden, il celebre "whistleblower" protagonista della più celebre "soffiata" del terzo millennio, tecnico della NSA (National Security Agency) che nel 2012 - dopo una rocambolesca fuga all'estero, a Hong Kong inizialmente, per poi finire in Russia - rese note al pubblico informazioni super top-secret sul programma di intercettazioni telefoniche/internet e sorveglianza a tappeto operate illegalmente negli Stati Uniti, causando un terremoto nell'intelligence internazionale e nell'opinione pubblica.

OLIVER STONE SNOWDEN 6OLIVER STONE SNOWDEN 6

 

Nel film è interpretato da Joseph Gordon-Levitt e Zachary Quinto è il reporter del Guardian Glenn Greenwald, il primo a rendere noto quello che Snowden aveva da dire. "Edward sta attraversando un momento molto difficile e doloroso", ci spiega nel suo ufficio di Santa Monica il regista, che ha incontrato Snowden a Mosca svariate volte prima e durante le riprese del film.

 

"Aveva solo 29 anni quando intraprese questo enorme, epocale passo, ha avuto un enorme coraggio, al suo posto io mi sarei cagato sotto dalla paura. Nei due anni che ho trascorso con lui non l'ho mai visto vacillare né deprimersi. È indubbiamente un uomo di straordinaria integrità morale. Questa è la sua forza".

 

Per raccontarlo ha scelto un film che prende alla gola.

OLIVER STONE SNOWDEN 4OLIVER STONE SNOWDEN 4

"Beh, certo richiede ascolto e attenzione, non è per spettatori distratti, superficiali e ignoranti, come molti nostri simili. Trovo miracoloso che siamo riusciti a finirlo e a "venderlo". Nessuno voleva toccare questa materia. Ma ce l'abbiamo fatta. La verità alla fine viene fuori".

 

Anche senza sostegno.

"Zero, almeno tra le major. Perché non si riesce più a fare film controversi in questo paese? In fondo Snowden è un film su un cittadino americano, è una storia americana, né più né meno di quella di Ron Kovic in Nato il quattro di luglio o Nixon. È la storia di un individuo determinato a dire la verità e a cambiare qualcosa che non va. Una storia tipica americana, giusto? No. Questa storia nessuno la voleva toccare".

 

Se Snowden tornasse, come verrebbe trattato?

"Non è possibile che torni. Non potrebbe avere un equo e giusto processo. La sicurezza nazionale e la Difesa sono al di sopra di tutto. Obama è stato durissimo al riguardo. Il mio film non può certo cambiare le cose. Il governo è irriducibile, non sembra umano, guarda cosa hanno fatto a Chelsea Manning! 35 anni di prigione! Sono così stufo di tutto questo. Dovrei venire a vivere in Italia e giocare a scopa e produrre vino e rifarmi una vita lontano da tutto questo".

 

Oppure realizzare film meno controversi.

OLIVER STONE SNOWDEN 3OLIVER STONE SNOWDEN 3

"Non sono d'accordo. Io racconto storie. Sono un drammaturgo. Non avrei problemi a fare una storia d'amore, se bella. Le belve non era controverso, nemmeno Wall Street - Il denaro non dorme mai, o U Turn. Cosa dice?".

 

Ma non riesce a evitare le polemiche. Colpa della sua passione per il suo lavoro?

"Sì, ma quando l'avvocato di Snowden mi ha chiesto se volevo incontrare Edward a Mosca, beh, io ci ho messo sei mesi per finalizzare l'accordo. Ero depresso dopo il modo in cui era stato trattato il mio progetto su Martin Luther King, che non mi hanno fatto fare, e non volevo buttarmi a capofitto in un'altra storia così.

 

OLIVER STONE SNOWDEN 2OLIVER STONE SNOWDEN 2

Sapevo che non sarebbe stato facile e che c'era il rischio di cause legali e così via. Insomma, non è che mi lascio guidare ciecamente dalla pura passione. Io ho cercato di raccontare questa storia come fosse un thriller, intrigante, interessante. Non ho realizzato il film per sollevare un dibattito. Le tematiche non vengono discusse nel film, se non brevemente. Il film parla da solo. Non è un comizio".

 

Cosa pensa delle imminenti elezioni presidenziali Usa?

"Mi deprimono. I candidati sono inesistenti, non mi interessa andare a votare. Simbolicamente voterei per Johnson, il candidato libertario. O forse per Jill Stein. Ma che importa... non abbiamo più una democrazia, è tutta una questione di soldi e controllo dei media. I media hanno paura di Trump e vogliono che Hillary venga eletta. Ma hanno controllato bene gli archivi su di lei? È peggio di Obama.

 

OLIVER STONE SNOWDEN 5OLIVER STONE SNOWDEN 5

Potrebbe portarci in una vera guerra. Peggio di Theresa May. Hillary combinerebbe casini con la Russia. Non voglio stare qui a dire niente di Putin, ma le provocazioni di confine da parte della Nato fanno paura. La crescita dell'Europa nella Nato mi fa paura. La stupidità delle sanzioni contro la Russia mi fa paura. Ci stiamo mordendo la coda. La Russia dovrebbe far parte della comunità internazionale. Sarebbe meglio per tutti. Questo la Clinton non lo vuole, Trump sì, quindi traggo le mie conclusioni".

 

Cioè?

JOSEPH GORDON LEVITTJOSEPH GORDON LEVITT

"Prendiamo il terrorismo. I russi sono bravi a combattere il terrorismo e potrebbero insegnarci varie cose al riguardo. Noi facciamo schifo nella lotta al terrorismo. Siamo negati. La Russia ha fatto più danni all'Is in pochi mesi che noi in tre anni. L'America non ha fatto niente, perché siamo confusi e volevamo disfarci di Assad, che non dovrebbe essere affare nostro, come i penosi tentativi di cambi di regime in Medio oriente hanno ampiamente dimostrato.

 

Ma questo tipo di approccio neo-conservatore di Hillary Clinton si è alleato alle sue vedute di intervento liberale. È il suo mantra. Cosa farà Hillary, di nuovo la polizia del mondo? Sarà un casino peggiore. E questo casino viene dalla mentalità di George W. Bush. Obama non ha fatto altro che peggiorarla continuando le guerre. Idiozia totale. Allora la questione, in senso lato, è: come faremo per disfarci di questa mentalità?".

 

E se Trump riuscisse a convincere la maggioranza?

"Più gente morirebbe. Fuori e dentro il paese. Sarebbe una pazzia".

joseph gordon levitt in versione yodajoseph gordon levitt in versione yoda

 

Di recente sono stati resi noti documenti sulla relazione tra il governo americano e l'Arabia Saudita, dopo l'11/9. Cosa ne pensa?

"Erano documenti "classified", segreti. Ma è solo la punta dell'iceberg. L'Arabia Saudita finanzia estremismo da anni e anni, ma è solo quando si sono uniti alla Turchia e hanno deciso di andare contro Assad nel 2012 che le cose sono peggiorate. Stiamo destabilizzando il mondo intero. E non diciamo al popolo americano quello che davvero sta succedendo.

oliver stoneoliver stone

 

È pazzesco che l'Is abbia ricevuto aiuti dalla Turchia. Folle. E adesso s'è rivoltato contro la Turchia, giusto? Abbiamo bisogno di pacificatori nel mondo. Obama avrebbe dovuto essere un pacificatore. Non lo è stato. Per questo sono furioso con lui. Non ha spina dorsale. È un rammollito che ha proseguito le guerre. Ed è stato raggirato da Hillary Clinton e i neo-conservatori in questa ridicola situazione in Afghanistan, Iraq e Siria. Raggirato come un fesso".

 

Qualche tempo fa ha scritto un appello sul "New York Times" insieme a Michael Moore per promuovere una petizione contro l'estradizione di Julian Assange.

"Sì. La Svezia si è comportata malissimo con lui, perché fanno il gioco degli Stati Uniti. Lo trovo intollerabile. Anche la Francia è nelle tasche degli Usa. Non è questa la maniera in cui io sono cresciuto. Ricordo che c'era un'Europa indipendente".

edward snowdenedward snowden

 

A dare asilo a Snowden alla fine è stata la Russia.

"Ironico, no? L'America lo avrebbe scippato da qualsiasi altro paese. Ma non dalla Russia. E sa perché? La Russia ha mantenuto la sua indipendenza grazie alle armi nucleari. Non puoi fregare la Russia. E questo dimostra che l'unica maniera per rimanere indipendenti dagli Usa è la forza. Gli indiani d'America hanno imparato questa lezione tanto tempo fa: non esiste trattato che non possa essere rotto e disfatto. E gli Usa hanno fatto il bello e cattivo tempo al riguardo. Sono specialisti".

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...