montaruli furfaro schlein

RAI: DI TUTTO, DI PUS! SCHLEIN VOLEVA PIAZZARE IL SUO LUOGOTENENTE MARCO FURFARO IN VIGILANZA, MA LE LISTE ERANO GIÀ CHIUSE – IL DEPUTATO ZINGARETTIANO DOVREBBE ENTRARE IN SEGRETERIA, COME VICE DI ELLY, CON LA DELEGA ALL'INFORMAZIONE – IN COMMISSIONE ENTRA ANCHE LA PREGIUDICATA AUGUSTA MONTARULI, DI FRATELLI D’ITALIA, CHE SI E’ DIMESSA DA SOTTOSEGRETARIO DOPO LA CONDANNA IN CASSAZIONE PER PECULATO - LA PRESIDENZA DELLA VIGILANZA, SALVO SORPRESE DEL TERZO POLO CON MARIA ELENA BOSCHI, DOVREBBE ANDARE AL M5S CON RICCARDO RICCIARDI...

Estratto dell'articolo di Simone Canettieri per ilfoglio.it

 

 

marco furfaro elly schlein

Telefonata dal Nazareno a Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera: "Mettete Marco Furfaro in Vigilanza Rai". Imbarazzo. "Beh, mi spiace. Ma le liste sono già state depositate".  Elly Schlein inizia a pensare anche a Viale Mazzini, antica passione di casa dem. Ecco perché oggi ha cercato di piazzare fuori tempo massimo il fedelissimo deputato, destinato a diventare vicesegretario, fra i parlamentari che si occuperanno di Vigilanza.

 

Peccato appunto che le liste fossero già state chiuse da tempo e lette ieri in Aula dal presidente di turno dell'assemblea di Montecitorio, in questo caso Fabio Rampelli.

 

marco furfaro foto di bacco

(...)

L'indiscrezione del Foglio ha mandato in tilt i vertici del Pd che tengono a specificare: nessuna telefonata a Serracchiani, nessuna richiesta di Furfaro di voler entrare in Vigilanza. Atarassia totale.

 

Serracchiani tiene infatti a specificare: "Non ho mai ricevuto nessuna telefonata da Elly Schlein né “dal Nazareno” sulla questione delle nomine in vigilanza Rai. Le nomine erano già state fatte l’11 di gennaio, più di due mesi fa. E comunicate successivamente alla nuova segretaria del Pd che le ha poi condivise.”  Il Foglio conferma quanto scritto.

 

 

NICOLA ZINGARETTI MARCO FURFARO

 

 

VIGILANZA RAI

Carlo Tarallo per “La Verità”

 

È stata convocata per martedì prossimo, 21 marzo, alle ore 13, la Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, i cui componenti, 42 in tutto, sono stati designati dai rispettivi partiti. Sono i 12 membri in quota Fratelli d’Italia, 6 della Lega, 4 di Forza Italia, 2 di Noi Moderati, 2 di Azione-Italia viva, 7 del Partito democratico, 5 del Movimento 5 stelle, 2 di Alleanza verdi e Sinistra e uno per il gruppo Misto.

 

(...)

riccardo ricciardi

 

Stando a quanto apprende La Verità da fonti molto vicine al dossier, infatti, c’è innanzitutto da risolvere la «grana» terzo polo: «Renzi e Calenda», ci dice un parlamentare di peso, «hanno piazzato la Boschi perché sperano di farla eleggere alla presidenza, ma si tratta di una strategia molto difficile. Dopo l’elezione di Elly Schlein alla segreteria del Pd, infatti, non credo proprio che i dem possano tradire l’accordo con i pentastellati e votare la Boschi. Un aiutino dalla maggioranza? Sarebbe una mossa troppo sfacciata», aggiunge il nostro interlocutore, «si scatenerebbe un putiferio».

 

E il presidente? «Il nome che circola è quello di Ricciardi», sottolinea la nostra fonte, «ma per il centrodestra si tratta di un protagonista politico troppo divisivo.

 

(...)

augusta montaruli 1

A far parte della Commissione entra anche la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, protagonista di un piccolo «caso» nelle scorse settimane, quando si è dimessa dall’incarico di sottosegretario all’Università del governo guidato da Giorgia Meloni dopo che la Cassazione aveva confermato la condanna a un anno e sette mesi per peculato al termine del processo sui rimborsi illeciti ottenuti dai consiglieri regionali del Piemonte circa dieci anni fa.

 

 La Montaruli aveva spiegato la sua sofferta quanto coraggiosa decisione con un post pubblicato sui suoi canali social: «Ho deciso di dimettermi dall’incarico di governo», aveva spiegato la Montaruli, «per difendere le istituzioni certa della mia innocenza. Mi riservo infatti di valutare l’opportunità di un ricorso alla Corte di giustizia europea». Seppure ancora giovanissima, la Montaruli può essere considerata una esponente storica della destra italiana e torinese in particolare: ha sempre militato nello stesso partito, da quando è stata membro di Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale, e poi ha fatto parte dell’esecutivo nazionale di Azione Universitaria. La sua designazione nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai è segno della stima e della considerazione di cui la Montaruli gode nel suo partito, sentimenti cresciuti a dismisura dopo il sacrificio delle dimissioni dal governo.

AUGUSTA MONTARULI augusta montaruli su instagram 5AUGUSTA MONTARULI A PREDAPPIOgiorgia meloni augusta montaruli AUGUSTA MONTARULI PRIMA E DOPO augusta montaruli su instagram 6augusta montaruli

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…