
LA CASTA DEI PATRIOTI – ZITTO ZITTO, IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA, FABIO RAMPELLI, HA INFILATO NELL’ORDINE DEL GIORNO SUL BILANCIO INTERNO DI MONTECITORIO LA PROPOSTA PER EQUIPARARE LO STIPENDIO DEI DEPUTATI A QUELLO DEI SENATORI, AUMENTANDOLO DI FATTO DI 1.000 EURO IN PIÙ AL MESE – LA DENUNCIA DEL M5S: “È L’ENNESIMO TENTATIVO DEL CENTRODESTRA DI ALZARE I SALARI, I LORO PERÒ. TENTATO CON UNA FORMULA VAGA CHE PENSAVANO PASSASSE INOSSERVATA” – SCOPPIATA LA POLEMICA, RAMPELLI HA RINCULATO: "L'ORDINE DEL GIORNO NON È MAI ESISTITO, AVEVO PROPOSTO INFORMALMENTE DI EQUIPARARE GLI ISTITUTI DI CAMERA E SENATO” – GIÀ DUE ANNI FA IL CENTRODESTRA CHIESE DI ASSIMILARE IL TRATTAMENTO ECONOMICO TRE LE DUE CAMERE. E IL DEM PIERO FASSINO SVENTOLO’ IL CEDOLINO IN AULA: VIDEO
RAMPELLI, ODG SU STIPENDI E VITALIZI NON ESISTE
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - "L'odg di cui parla solo chi non ha altri argomenti non esiste, non si può dire neppure che sia stato ritirato perché non è mai comparso negli atti ufficiali".
Così in una nota il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli a proposito del documento sul quale M5s è andato all'attacco per "intensificare il confronto con i competenti organi del Senato, al fine di superare eccessive differenziazioni nella disciplina di istituti comuni ai due rami del Parlamento".
"Avevo in realtà proposto informalmente di lavorare per equiparare gli istituti di Camera e Senato - sottolinea Rampelli - per difendere la nostra amministrazione e i suoi dipendenti. Ricordo infatti, in quanto vicario, di essere responsabile del CAP (Comitato Affari del personale). Avevo anche tentato, per rassicurare 'gli hooligans' dell'anticasta, di esplicitare dalla bozza informale del testo l'esclusione di parlamentari ed ex parlamentari. Ma proprio per evitare le strumentalizzazioni che si stanno manifestando il mio ordine del giorno non è mai stato depositato, non esiste".
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it
Ultimo punto all'ordine del giorno del bilancio interno di Montecitorio, presentato poco prima del confronto in aula di giovedì mattina, è il 6/77 a firma di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e uomo di peso di FdI: vi si legge la proposta "a valutare l'opportunità di intensificare il confronto con i competenti organi del Senato della Repubblica, al fine di superare eccessive differenziazioni nella disciplina di istituti comuni ai due rami del Parlamento".
Tradotto dal burocratese: equiparare le indennità. E considerato che oggi la Camera è quella che nel confronto ci perde, la proposta a rigor di logica è quella di aumentare gli stipendi.
La denuncia arriva dal M5S, con il capogruppo Riccardo Ricciardi che attacca: "È il nuovo ennesimo tentativo del centrodestra di alzare i salari, i loro però. Tentato con una formula vaga che pensavano passasse inosservata".
Ricciardi così prepara la contromossa per stanare la maggioranza: chiedere il ritiro di questo odg, presentarlo identico al bilancio del Senato, con l'effetto sì di equiparare gli stipendi, ma verso il basso. [...]
Lo stipendio di un deputato è più basso di circa 1.000 euro al mese rispetto a un senatore. Poi ci sono piccoli benefit in più per chi siede a Palazzo Madama: una volta terminato il mandato, un (ex) senatore ha ancora 2.200 euro all’anno per i treni, per dieci anni. C'è poi la questione dei vitalizi.
La Camera dei Deputati ha scelto di confermarne il taglio giusto qualche giorno fa, ignorando le proteste e gli appelli presentati da coloro che auspicavano un ritorno ai vecchi assegni. Mentre al Senato il Consiglio di garanzia ha abolito le riduzioni del 2018, grazie al sistema di calcolo contributivo.
Non è la prima volta che il centrodestra presenta un ordine del giorno del genere. Maurizio Lupi due anni fa esatti chiese al consiglio di presidenza di Montecitorio di equiparare il trattamento economico tre le due Camere, non solo per i deputati ma anche per le spese dei gruppi e dei dipendenti dei gruppi.
piero fassino alla camera sventola il cedolino del suo stipendio da deputato
Da quel dibattito portato in aula scaturì il famoso intervento di Piero Fassino (Pd) che, sventolando il cedolino, si lamentò che lo stipendio di un deputato non fosse d'oro.
FABIO RAMPELLI CON L OMBRELLO A MONTECITORIO