matteo salvini giuseppe conte sea watch ong navi migranti

SUONA IL GONG PER LE ONG – APPROVATO IL DECRETO SICUREZZA BIS E CON ESSO LE MULTE ALLE NAVI CHE NON RISPETTANO IL DIVIETO DI INGRESSO NELLE ACQUE TERRITORIALI ITALIANE – BONAFEDE E CONTE ALLA FINE NON HANNO OSTACOLATO SALVINI, ANCHE IN VISTA DELLE FUTURE NORME SUL CSM E LA MAGISTRATURA – LA COMPETENZA CHE PASSA ALLA PROCURA “AMICA” DI CATANIA, IL FONDO RIMPATRI E LE MANIFESTAZIONI SPORTIVE: TUTTE LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DECRETO LEGGE

 

 

1 – DL SICUREZZA BIS, DA MULTE A NAVI A FONDO RIMPATRI

Da www.ansa.it

 

matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 1

Multe salate alle navi che non rispettano il divieto di ingresso nelle acque territoriali, potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura, assunzione di 800 amministrativi per eseguire le sentenze penali, istituzione di un Fondo per i rimpatri di 2 milioni di euro, contrasto alle violenze in occasione di manifestazioni sportive. Queste alcune delle misure contenute nel decreto sicurezza bis approvato  dal Consiglio dei ministri.

 

La versione finale uscita da Palazzo Chigi è il frutto di numerose riscritture. In particolare è stata cancellata la parola migranti nell'articolo 2 che introduce le multe alle navi. L'articolo 1 stabilisce che il ministero dell'Interno "può limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica", con l'accordo dei ministeri di Difesa e Infrastrutture ed informando il premier.

SALVINI MIGRANTI

 

L'articolo 2 fissa multe da 10mila a 50mila euro per il comandante della nave che non rispetta le norme. In caso di reiterazione del reato prevista la confisca della nave. La misura punta a colpire le navi delle ong che soccorrono i migranti.

 

L'articolo 3 estende ai reati associativi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche nelle ipotesi non aggravate, la competenza delle procure distrettuali antimafia. Indirettamente, la disposizione consente l'utilizzo in questi casi delle intercettazioni preventive.

 

matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2

L'articolo 4 stanzia 3 milioni di euro nel triennio 2019-2021 per finanziare gli oneri connessi al potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura. Altri articoli mirano ad una maggiore tutela degli operatori di polizia durante le manifestazioni, introducendo una nuova fattispecie delittuosa per punire chi usa razzi, bastoni ed altri oggetti contundenti.

 

Articoli riguardano poi le manifestazioni sportive, aumentando le pene per le condotte di violenza o minacce nei confronti degli arbitri, facendo diventare permanente la facoltà per le forze di polizia di procedere all'arresto fuori flagranza di chi abbia commesso reati con violenza alle persone o alle cose, colpendo con una sanzione amministrativa la vendita non autorizzata di biglietti per accedere alle manifestazioni sportive, anche se effettuata per via telematica.

 

2 – DECRETO SICUREZZA BIS, VIA LIBERA DEL GOVERNO ALLA STRETTA ANTI-ONG

Liana Milella per “la Repubblica”

 

matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis

C' è la norma "contra personam", quella che impedirà in futuro al procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio di intervenire sulle navi delle Ong che hanno salvato dei migranti. La competenza passerà al procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, giusto quello che non aveva visto alcun reato nel comportamento di Salvini per la Diciotti.

 

Nel decreto ci sono soltanto tre righe all' articolo 3, quanto basta però per legare definitivamente le mani a una procura considerata nemica. Poi c' è l' articolo che farà scattare multe pesanti - da 10 a 50mila euro - contro le navi che si permetteranno ancora di disobbedire agli ordini del ministro dell' Interno conducendo i migranti in un porto sicuro. Ma non basta ancora. Per chi si ostina comunque a proseguire nelle operazioni di salvataggio potrà scattare, per mano dei prefetti, addirittura il sequestro del natante.

salvini bonafede

 

Dopo più di un mese di braccio di ferro tra Salvini e M5S passa in consiglio dei ministri il nuovo decreto sulla sicurezza. Questa volta rivisto e corretto anche dal Guardasigilli Alfonso Bonafede che non ostacola il suo alleato in vista delle future norme sul Csm, la carriera a punti per le toghe e gli spioni di palazzo.

 

Cade qualcuna delle norme più rozze, ma la sostanza fortemente repressiva resta tutta. La Lega, dopo aver criticato dal fronte garantista l' uso delle intercettazioni e degli agenti sotto copertura, stavolta usa e vanta entrambi gli strumenti per reprimere l' arrivo dei migranti. Per norme che non richiedono di fatto alcuna urgenza si procede con un decreto, anche rischiando un possibile stop del Quirinale. Dice in proposito Riccardo De Vito, il presidente di Magistratura democratica: «A leggere il testo sembra davvero che l' Italia sia un paese in guerra.

sea watch

 

Non solo contro i migranti, ma anche contro chi manifesta nelle piazze. Il ministro vuole far passare addirittura l' idea che manifestare sia in sé un fatto pericoloso. E parlo non tanto della norma che inasprisce le pene per chi porta i caschi o commette azioni violente, ma di quella che aumenta di un terzo la pena per chi offende un pubblico ufficiale durante una manifestazione ».

Questo è il secondo capitolo del decreto che opera una forte stretta sui cortei e le proteste in piazza. Dopo la repressione della polizia - vedi il caso del cronista di Repubblica Stefano Origone picchiato selvaggiamente a Genova - arriva la copertura legislativa, che prevede una pena fino a 2 anni per chi, manifestando, interrompe un pubblico servizio.

 

matteo salvini giuseppe conte giancarlo giorgetti approvazione decreto sicurezza bis

La stessa mano pesante cala sulle manifestazioni sportive. Ecco gli inasprimenti delle sanzioni per i tifosi violenti, maggiori possibilità di arrestare in flagranza anche a distanza dai fatti, mentre aumenta la possibilità di fermo per i semplici indiziati. Il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti vanta questa parte del decreto, ma De Vito, giudice di sorveglianza a Sassari, parla di «un diritto penale speciale particolarmente repressivo che per ora viene sperimentato sulle curve degli stadi, ma un domani potrebbe diventare di uso corrente».

 

matteo salvini con i migranti

Nel restyling del dec reto, il ministro della Giustizia Bonafede, almeno per la parte di sua competenza, ha fatto la voce grossa. Ha riportato in via Arenula il potere di assumere a tempo determinato 800 dipendenti per smaltire l' arretrato delle sentenze penali, ancora giacenti e non notificate, ai condannati, che sono ovviamente in stato di libertà, anche se magari dovrebbero scontare una pena minima.

 

Nella prima versione del decreto Salvini voleva "scippare" questo potere a Bonafede. Che, nelle stesse ore, cerca di ridimensionare i poteri del Csm nella scelta dei capi degli uffici. Annuncia un testo in cui irrigidisce i criteri imponendo un punteggio per ogni esperienza lavorativa fatta dalle toghe, di cui il Consiglio dovrà tenere conto per forza. Una sorta di carriera a punti, in cui potrà influire negativamente anche una spiata di qualche collega o semplice cancelliere.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…