IL DIGITALE FINALMENTE PAGA? PER IL “SOLE” SÌ

Andrea Biondi per "Il Sole 24 Ore"

Era immaginabile e infatti gli editori hanno tanto insistito perché nelle rilevazioni se ne tenesse conto. I dati Ads sulla diffusione di quotidiani e settimanali a gennaio 2013 - i primi all'interno dei quali si prendono in esame anche le copie digitali - certificano una realtà in cui tablet, pc, smartphone stanno dando un'autentica boccata di ossigeno all'editoria italiana.

Ci sono ancora ampi margini di miglioramento, ma l'era del digitale sta disegnando una realtà in cui i lettori si dimostrano pronti a cogliere le nuove offerte editoriali. I dati Ads del primo mese dell'anno consegnano così una novità nel panorama dei quotidiani italiani, con il Sole 24 Ore al primo posto per vendite digitali in Italia. A seguire la Repubblica e il Corriere della Sera.

LA RIVOLUZIONE DIGITALE
Per questi tre player i numeri schizzano ben oltre le 40mila copie digitali vendute giornalmente (abbonamenti compresi). Al primo posto Il Sole 24 Ore con 46.190 copie digitali vendute mediamente ogni giorno. Seguono la Repubblica con 45.996 copie e il Corriere della Sera con 45.616 copie digitali. Per arrivare al quarto posto bisogna scendere molto in giù nei numeri, con le 15.541 della Gazzetta dello Sport.

Al di là dei distacchi fra testate, i dati sono sicuramente anche la cartina di tornasole dell'impegno che Il Sole 24 Ore, Gruppo L'Espresso ed Rcs stanno mettendo sul fronte dell'offerta digitale. Ed è indubbio che i numeri rilevati da Ads attutiscono, e in alcuni casi di gran lunga, i cali rilevati nella vendita e nella diffusione delle sole copie cartacee. Nei fatti c'è stato un vero e proprio travaso: questo spiega ovviamente il perché dell'insistenza con cui gli editori hanno richiesto questa rilevazione, attesa almeno da un paio d'anni.

LA METODOLOGIA
Ed è infatti con questa consapevolezza che il consiglio di amministrazione di Ads ha approvato a dicembre il regolamento per certificare le edizioni digitali. Il tutto definendo l'edizione digitale come «una replica esatta e non riformattata dell'edizione cartacea in tutte le sue pagine, pubblicità inclusa, fruibile su diversi dispositivi digitali e distribuita elettronicamente come unità inscindibile ed esclusiva».

L'edizione digitale è stata poi definita come un'edizione che «può beneficiare delle funzionalità tecnologiche proprie del mezzo, quali ad esempio lo sfoglio, l'indicizzazione dei contenuti, l'ingrandimento dei testi e delle immagini, i link rivolti al l'esterno e può fruire di contenuti multimediali correlati a quelli dell'edizione cartacea, quali ad esempio gallerie fotografiche, filmati, podcast».

Nel completare la definizione e tracciare il campo di rilevazione, Ads ha inoltre specificato che «nessun contenuto redazionale o pubblicitario presente nell'edizione cartacea può essere omesso o variato nell'edizione digitale, mentre è consentita l'introduzione di posizioni pubblicitarie specifiche del mezzo».

I dati di vendita relativi alle edizioni digitali sono così suddivisi in vendite copie digitali, vendite multiple copie digitali e vendite abbinate copie digitali. Per l'abbinamento copia cartacea e copia digitale dello stesso prodotto, il prezzo minimo totale corrisposto non può essere inferiore al 50% del prezzo di vendita dell'edizione cartacea.

IL PANORAMA CARTA-ONLINE
È la somma di queste tre voci che consegna il totale dal quale il Sole 24 Ore emerge come il primo quotidiano digitale italiano per copie pagate in un panorama in cui se da una parte c'è un web che si dimostra sempre di più un avversario temibile per le sorti della carta stampata, dall'altra parte ci sono lettori che si dimostrano pronti a premiare le offerte editoriali in cui ci sia qualcosa di più rispetto a quel che si può trovare free nel mare magnum di Internet.

Ora occorrerà vedere il trend delle prossime rilevazioni, ma questi primi dati Ads che inseriscono nel novero non solo i giornali venduti in edicola, ma anche quelli scaricati sui tablet, sui cellulari o sui computer fissi e portatili pongono un punto fermo da cui partire per ogni futuro ragionamento sullo stato di salute - che comunque resta non brillante - dell'editoria italiana.

Nel frattempo - guardando ai numeri e unendo i dati del digitale e delle copie cartacee - il podio si conferma, anche se a parti rovesciate, con il Corriere della Sera primo con 457mila copie medie di diffusione a gennaio. Segue La Repubblica con 406.519 copie diffuse in media ogni giorno. Il Sole 24 Ore è al terzo posto con 280.187 copie diffuse e 255.179 vendute in media ogni giorno. Seguono La Gazzetta dello Sport con 247.319 copie diffuse e 223.561 vendute e La Stampa con 241.776 copie diffuse e 236.558 copie vendute.

 

 

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