dino giarrusso giuseppe conte

“DA CONTE BUGIE TRISTI E INFAMANTI, SI DEVE VERGOGNARE” - ORA CHE HA LASCIATO IL MOVIMENTO CINQUE STELLE, L’EUROPARLAMENTARE DINO GIARRUSSO MOLLA IL FRENO: “NON HO BISOGNO DI POLTRONE PERCHÉ LA POLTRONA ME LA SONO PRESA CON I VOTI, A DIFFERENZA DI QUALCHE YESMAN DI CONTE. È UN’ACCUSA INFAMANTE E DIFFAMATORIA. STO PENSANDO DI QUERELARLO. MOLTI DEI 120MILA CHE MI HANNO VOTATO MI HANNO GIÀ SCRITTO PER CHIEDERMI DI RESTARE” - E POI INTONA “INSIEME A TE NON CI STO PIÙ” - IL VIDEO DELLA PERFORMANCE

DINO GIARRUSSO CANTA INSIEME A TE NON CI STO PIU A UN GIORNO DA PECORA

 

dino giarrusso canta a un giorno da pecora

1 - M5S, DINO GIARRUSSO CANTA 'INSIEME A TE NON CI STO PIU'' A GIUSEPPE CONTE PER ADDIO AI 5S IN DIRETTA SU RADIO1

Da “Un giorno da Pecora - Radio1”

 

E' appena uscito dal M5S e per 'sottolineare' questo addio, avvenuto in forte dissidio con Giuseppe Conte, dedica al leader del Movimento ed ex premier il celebre brano 'Insieme a Te non ci sto più' di Caterina Caselli. Il tutto, durante una diretta, su Rai Radio1, del programma Un Giorno da Pecora, condotto Giorgio Lauro e Francesca Fagnani.

 

dino giarrusso luigi di maio virginia raggi giuseppe conte foto di bacco (1)

2 - M5S, GIARRUSSO: DA CONTE BUGIE INFAMANTI E DIFFAMATORIE; LO QUERELO? CI PENSO

Da “Un giorno da Pecora - Radio1”

 

Conte ha detto che gli chiedevo solo poltrone? “Falso, sono bugie tristi, non me l’aspettavo da lui. Il mio avvocato mi ha anche chiesto perché non lo querelassi per quel che ha detto, io non ho bisogno di poltrone ed è tutto falso, dall'inizio alla fine. Sono stato votato da 120mila persone”.

 

CONTE CASALINO

Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'europarlamentare ex 5S Dino Giarrusso, intervistato da Giorgio Lauro e Francesca Fagnani. “Quando mai ho chiesto poltrone a Conte? E' un' accusa infamante e diffamatoria”. Lo querelerà? “Ci penso”. In molti si chiedono perché, dopo aver lasciato il M5S, non si dimette dal europarlamentare. “Molti dei 120mila che mi hanno votato mi hanno già scritto per chiedermi di restare all'europarlamento. E poi vi dico un'altra cosa, uno 'scoop'”.

 

Quale sarebbe? “Molti autori tv mi hanno detto che i 'nostri', del M5S, gli chiedono di non invitarmi ai talk show, perché in televisione devono andare solo i vice nominati da Conte. Cosa c'è di democratico in questo? - si è chiesto Giarrusso a Rai Radio1 - E' successo anche oggi a Coffee Break, dove un autore mi ha detto che lo avevano diffidato dall' invitarmi..."

 

 

 

dino giarrusso a un giorno da pecora

3 - GIARRUSSO REPLICA A CONTE: “SI DEVE VERGOGNARE. FONDO UN MIO MOVIMENTO”

Stefano Marrone per www.true-news.it

 

La sua uscita dal partito di Giuseppe Conte era nell’aria, ma da oggi l’europarlamentare ed ex inviato delle Iene Dino Giarrusso non fa più parte del M5s. Stavolta l’addio non è stato frutto di un’espulsione o di un provvedimento disciplinare, ma è lo stesso Giarrusso ad aver annunciato la sua decisione durante il programma televisivo di La7 Coffee Break.

 

Poltrone e veleni

Il parlamentare europeo, che aveva manifestato la volontà di correre per le prossime regionali in Sicilia, si è detto “disgustato” dalla piega presa dal nuovo corso di un Movimento che “è uscito dai suoi valori”.

dino giarrusso a l'aria che tira 9

 

Nonostante le critiche allo stato maggiore grillino, Giarrusso ha rinnovato comunque la “grandissima stima per Giuseppe Conte, il miglior presidente del Consiglio degli ultimi vent’anni”.

 

Ma Conte non l’ha presa e ha invitato Giarrusso a dimettersi dalla sua carica di europarlamentare, contrattaccando duramente: “Giarrusso l’ho incontrato sei o sette volte e mi ha parlato solo di poltrone”. Un accusa che non è stata presa bene dall’europarlamentare.

 

Conte si deve vergognare

dino giarrusso canta a un giorno da pecora

Giarrusso, intercettato da true-news.it, si sfoga: “Conte su questo ha mentito e dovrebbe vergognarsi, io non ho bisogno di poltrone perché la poltrona me la sono guadagnata prendendo le preferenze e sono stato il politico più votato nella storia del Movimento Cinque Stelle”.

 

Giarrusso, quindi, non molla e rilancia. “Io la poltrona me la sono conquistata – continua parlando con true-news.it – me la sono presa coi voti a differenza di qualche yesman di cui Conte si è circondato”. Ma chi sono questi yesman? “Sono quelli che sono contenti quando vanno in tv”, risponde l’ex inviato delle Iene, che non fa i nomi dei componenti di quello che considera “il cerchio tragico” che sta intorno all’ex presidente del Consiglio ora alla guida dei Cinque Stelle.

 

I MANIFESTI ELETTORALI DI DINO GIARRUSSO

Il motivo del contendere

Nei giorni precedenti l’addio, Giarrusso aveva rivelato di aver provato più volte a cercare il leader del Movimento, ma invano, dal momento che Conte aveva smesso di rispondergli al telefono. Mentre oggi l’ex premier dice di aver incontrato non più di sei o sette volte l’europarlamentare catanese recordman di preferenze. A questo punto viene naturale chiedere all’interessato quale sia stato l’argomento al centro degli incontri tra lui e Conte.

 

Giarrusso replica duramente: “Semplicemente avevo suggerito a Conte di far votare dalla base i referenti territoriali e tematici, nonché i cinque vicepresidenti del M5s, mi sembrava logico dato che siamo il Movimento della democrazia diretta”.

 

Continua la rivelazione: “Ho detto a Conte che la gente ci avrebbe abbandonato se noi avessimo perso di vista la bussola della partecipazione e della democrazia diretta, ma si è preferito fare delle nomine dall’alto, tradendo lo spirito del Movimento Cinque Stelle”.

dino giarrusso canta a un giorno da pecora

 

Un nuovo movimento

L’altro punto della critica riguarda l’azione dei pentastellati all’interno del governo di Mario Draghi. Prima di ufficializzare la sua uscita dal M5s, Giarrusso aveva invitato Conte ad andare all’opposizione. “Il M5s ha abbandonato i cittadini rimanendo a far parte di un governo in cui viene costantemente umiliato, a partire dal Superbonus, elogiato in Europa e criticato da Draghi, fino alla questione delle armi all’Ucraina”. Dice il Parlamentare europeo ormai ex grillino, che ha già annunciato la sua volontà di fondare un nuovo movimento insieme ad ex pentastellati e scontenti.

 

E che rispedisce al mittente con sdegno l’accusa di Conte di pensare solo alle poltrone.

 

 

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO