chiara colosimo fabio rampelli

COLTELLI D’ITALIA – IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA, FABIO RAMPELLI, HA PRESENTATO A MONTECITORIO L’ASSOCIAZIONE “CONTRA-CONTRO TUTTE LE MAFIE”, MA SI È DIMENTICATO DI INVITARE LA NUOVA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, LA MELONIANA CHIARA COLOSIMO – NON È UN MISTERO CHE LA FRONDA DEI "GABBIANI" VOLEVA IMPORRE, PER QUEL POSTO, IL NOME DI CAROLINA VARCHI. E POI CI SONO I VECCHI RANCORI, SIMBOLEGGIATI DAL TATUAGGIO DEL “GABBIANO” SUL DITO, CANCELLATO DALLA COLOSIMO...

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per www.ilfattoquotidiano.it

 

fabio rampelli

Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia molto vicina a Giorgia Meloni, si è insediata da soli due giorni come nuovo presidente della commissione Antimafia e subisce già il primo sgarbo politico. Dall’interno del suo partito. Questa mattina, infatti, il vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli ha organizzato una conferenza stampa a Montecitorio per presentare l’associazione “Contra-contro tutte le mafie”.

 

Ma all’evento non è stata invitata Colosimo che, dopo la tribolata elezione a presidente della commissione Antimafia, rappresenta l’organo parlamentare di maggior rilievo nel contrasto alla criminalità organizzata. Uno sgambetto che è stato notato all’interno di Fratelli d’Italia.

 

RAMPELLI COLOSIMO

La conferenza è stata convocata alle 12 nella sala stampa di Montecitorio e, oltre a Rampelli, era presente anche il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria, fedelissimo del vicepresidente della Camera. Insieme a loro Valeria Grasso, imprenditrice palermitana testimone di giustizia che ha lanciato l’associazione.

 

Questa, secondo gli organizzatori, è finalizzata a “tutelare e promuovere i diritti degli imprenditori vittime della criminalità organizzata offrendo servizi legali, orientamento e risorse essenziali per contrastarne l’oppressione e la violenza di genere”. […]

CHIARA COLOSIMO

 

Ma a pesare è l’assenza di Colosimo. Non è un mistero che l’ala rampelliana di Fratelli d’Italia avrebbe preferito che a presiedere la commissione Antimafia ci fosse la deputata Carolina Varchi e la conferenza stampa di questa mattina è il segnale che i “Gabbiani” non hanno alcuna intenzione di lasciare a Meloni lo scettro della lotta alla mafia.

 

Lo sgarbo però è duplice se si considera che la protagonista dell’evento è Valeria Grasso, conosciuta come l’imprenditrice anti-racket di Palermo finita sotto scorta per aver denunciato la richiesta del pizzo. Nel 2014, infatti, Grasso si era candidata con la Lista Tsipras alle Europee. Questo nonostante il suo iniziale avvicinamento a Fratelli d’Italia e addirittura la candidatura al Quirinale nel 2013, quando fu rieletto Giorgio Napolitano, da parte della stessa Meloni […]

 

FABIO RAMPELLI

Il rapporto tra Colosimo e Rampelli si è logorato nel tempo. La deputata di Fratelli d’Italia ha iniziato la sua carriera politica proprio tra i “Gabbiani” di Colle Oppio ma nel tempo si è staccata sempre di più dal fondatore della corrente di Alleanza Nazionale.

 

Tant’è che Colosimo si è fatta cancellare il tatuaggio di un gabbiano sul dito e si è avvicinata alla famiglia Meloni, in particolare alla sorella di Giorgia, Arianna, ingaggiata come sua capo segreteria in Regione Lazio.

 

giorgia meloni chiara colosimo

A febbraio scorso, intervistata dal Foglio, la deputata vicina a Meloni diceva sul tatuaggio: “Ho fatto quel tatuaggio a 17 anni a conferma di una scelta di vita, negli anni ne ho aggiunti altri, ognuno dei quali è un memoriale e quello in questione si è trasformato come mi sono trasformata io”. Oggi è presidente della commissione Antimafia e qualcuno, nel partito, non la vede di buon occhio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

CHIARA COLOSIMO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA. LE POLEMICHE PER I LEGAMI CON L'EX NAR

L\'ANULARE SINISTRO DI CHIARA COLOSIMO E\' IL SIMBOLO DELLA ROTTAMAZIONE DI RAMPELLI...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giorgia meloni chiara colosimociavardini chiara colosimochiara colosimo e il tatuaggio che nasconde il gabbiano sull'anulare sinistro chiara colosimo e il tatuaggio che nasconde il gabbiano sull anulare sinistro fabio rampelli foto di bacco (1)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…