ernesto galli della loggia alfonso bonafede natale parlamento iene

CHE SORPRESA, I PARLAMENTARI SONO IGNORANTI! – “LE IENE” CHIEDONO A UN GRUPPO DI DEPUTATI E SENATORI ALCUNE NOZIONI ELEMENTARI DI STORIA DEL CRISTIANESIMO E OVVIAMENTE LORO NON SANNO RISPONDERE – GALLI DELLA LOGGIA: “LA COSA PIÙ INTOLLERABILE È IL TONO STUPIDAMENTE DIVERTITO E SFORZATAMENTE IRONICO DELLA LORO VOCE, IL SORRISETTO EBETE E LO STUPORE NEL VEDERE CHE QUALCUNO POTESSE…”  – VIDEO

NATALE IN PARLAMENTO – IL SETRVIZIO DELLE “IENE”

https://www.iene.mediaset.it/video/natale-parlamento-politici-gesu_644072.shtml

 

SE I PARLAMENTARI NON CONOSCONO I DIECI COMANDAMENTI

Ernesto Galli della Loggia per il “Corriere della Sera”

 

I POLITICI E IL NATALE – IL SERVIZIO DELLE IENE 4

Uno spettacolo surreale e a suo modo agghiacciante: definirei così il video mandato in onda qualche giorno fa dalla trasmissione televisiva delle Iene in occasione del Natale. Non so quanti lettori l' abbiano vista: sugli schermi è passata una breve galleria di deputati e senatori - del cui nome è opportuno che non si perda la memoria: Dal Mas, Bucolo, Ciaburro, Modena del centrodestra, Giacobbe del Pd, Vallone (ex, della Margherita), Giarrusso (5 Stelle), Bonafede (5 Stelle anche lui e ministro della Giustizia) - i quali, intervistati davanti ai palazzi del Parlamento su alcune nozione elementari di storia del Cristianesimo (tipo dov' è nato Gesù Cristo) si sono prodotti in una serie di silenzi imbarazzati e di sfondoni madornali (come collocare Betlemme «in Africa»). Ancora peggio: per mascherare la propria ignoranza gli interrogati cercavano di fare gli spiritosi, ciurlavano nel manico (per esempio alla domanda di cui sopra rispondere «in una stalla...»), si producevano in patetiche risatine di sufficienza o come marpioni cercavano di schivare l' intervistatrice senza darla troppo a vedere.

I POLITICI E IL NATALE – IL SERVIZIO DELLE IENEERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

 

Che cosa si può dire di fronte a uno spettacolo simile? Innanzi tutto questo, forse: che anche se siamo giustamente invitati ogni giorno a non cadere nella trappola dell' antipolitica, ci vergogniamo di essere rappresentati da personaggi di questa fatta gente. Che siamo parecchi italiani a trovare insopportabile che simili figuri siano incaricati di fare le leggi a cui poi noi siamo chiamati ad obbedire. In parecchi a considerare a dir poco ignobile un sistema elettorale che consente a un segretario di partito - a un Renzi, a un Di Maio, a un Salvini, a un Berlusconi qualsiasi - di scegliere a proprio arbitrio chi dovrà rappresentarci, scaraventandoci così tra i piedi simili incroci tra il semianalfabeta e il guitto da Commedia dell' arte unicamente perché questi promettono di obbedire senza fiatare ai loro voleri. Perché diamine gli italiani, mi chiedo, specie quelli che hanno letto un paio di libri, non dovrebbero disprezzare la politica e le sue istituzioni se per primi la disprezzano i partiti facendo arrivare in Parlamento e nelle istituzioni questa gente?

 

I POLITICI E IL NATALE – IL SERVIZIO DELLE IENE 3

Ma ciò detto viene anche da farsi un' altra domanda: e cioè, va bene che c' è stata la secolarizzazione, che oltre la metà degli italiani non si sposa più in chiesa, ma dove sta scritto che la secolarizzazione debba per forza significare non sapere dove si trova l' antica Giudea (chiamiamola pure Palestina), dove sta scritto che alla domanda «che cosa dicono i dieci comandamenti?» il secolarizzato debba farfugliare per tutta risposta un imbarazzato «non fornicare» e basta?

Perché alla fine è questo ciò che più colpisce di quel video: l' assoluta mancanza di cultura religiosa che esso testimonia.

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Dirò meglio: l' assoluta mancanza di quelle conoscenze che ogni persona appena istruita sa essere parte irrinunciabile della cultura in generale. Ma non lo sanno evidentemente i parlamentari della Repubblica. Era questa la cosa più intollerabile di quel video: il tono stupidamente divertito e sforzatamente ironico della loro voce, il sorrisetto ebete e lo sguardo un po' sperduto del loro volto, lo stupore nel vedere che qualcuno potesse rivolgergli delle domande sulla nascita di Cristo anziché sul futuro di Matteo Renzi. Che qualcuno potesse addirittura supporre che essi fossero capaci di rispondere.

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