angela merkel coronavirus germania

LA LA LANDER: ANCHE IN GERMANIA I GOVERNATORI ROMPONO LE PALLE! – ANGELONA MERKEL VOLEVA RESTRIZIONI PIÙ DRASTICHE MA I GOVERNI LOCALI DEGLI STATI FEDERATI HANNO DETTO NO – ALLA FINE CI SARANNO SOLO APPELLI NON VINCOLANTI, E COMUNQUE IL SISTEMA SANITARIO TEDESCO STA REGGENDO ALLA GRANDE L’ONDA D’URTO DEL VIRUS. PER ORA…

Tonia Mastrobuoni per www.repubblica.it

 

angela merkel incazzata

La montagna ha partorito un topolino. Angela Merkel subisce la sconfitta più bruciante dall’inizio della pandemia: dopo cinque ore di scontri con i governatori, della bozza di nuove restrizioni anti-Covid che era stata preparata dal governo resta ben poco.

 

“Mi sarei potuta immaginare di imporre ulteriori restrizioni nei contatti, ma non c’era una maggioranza di governatori a favore di una cosa del genere”, ha ammesso. Dalla riunione emergono una serie di appelli non vincolanti ai tedeschi per ridurre il più possibile gli incontri con altre persone.

 

coronavirus scuola germania 7

Nella conferenza stampa successiva alla video-riunione la cancelliera ha sottolineato che “ancora non c’è la svolta” nella dinamica della pandemia, “anche se abbiamo spezzato la dinamica dei contagi”. Ed è possibile che nuove misure restrittive possano scaturire dal prossimo incontro con i governatori, fissato per il 25 novembre, sempre se i numeri saranno ancora allarmanti. La cancelliera ha ricordato che il limite di 50 contagi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni “ha a che fare con il nostro sistema sanitario”, cioè con la sua sostenibilità. E al momento la Germania “è lontana” da quel valore.

 

negazionisti del coronavirus a berlino 11

Merkel ha ribadito che “bisogna rinunciare a ogni contatto non necessario” e ha detto che le feste private sono proibite, così come resta il divieto a incontrare più di un nucleo di conviventi. Il governo ha promesso di “proteggere le fasce più deboli: riceveranno mascherine FFP2 a prezzi scontati a partire da dicembre”.

 

Giuseppe Conte e Angela Merkel a Meseberg

In conferenza stampa la cancelliera ha ripetuto di “voler lasciare aperte scuole e asili”. Ma proprio per scongiurare un’esplosione di contagi nelle classi, aveva preparato una stretta che è stata quasi interamente cancellata. Anche la sua intenzione di riunirsi nuovamente con i primi ministri dei land già lunedì prossimo, 23 novembre, è stata cancellata. La nuova riunione sarà mercoledì 25.

 

coronavirus germania 1

I governatori hanno fatto capire di essersi opposti anche alla metodologia, all’abitudine del governo di preparare una bozza prima della riunione con i primi ministri regionali. Il sindaco di Berlino (che fa land a sé), Michael Mueller ha precisato in conferenza stampa che “dobbiamo poter discutere le misure”. E Merkel ha promesso un confronto preliminare con i governatori prima di definire la nuova stretta: “puntiamo a una bozza comune con i governatori”

coronavirus germania 2

 

Durante la burrascosa riunione la cancelliera si sarebbe detta insoddisfatta del ritmo dei contagi: “i numeri si stanno stabilizzando, ma troppo lentamente”. Eppure dalla bozza del governo per una nuova stretta anti-Covid sono stati cancellati passaggi essenziali come il rafforzamento delle restrizioni nelle scuole (era previsto un dimezzamento delle classi e un’estensione dell’obbligo delle mascherine a tutte le classi) o il divieto per bambini e adolescenti di incontrare più di un amico.

coronavirus scuola germania 5

 

Anche il limite che Merkel voleva introdurre per tutti i cittadini di incontrare al massimo due persone, oltre al proprio nucleo di conviventi, è stato depotenziato: niente sanzioni per chi lo viola. Ed è stata cassata quella che è stata definita la “quarantena da raffreddore”: Merkel avrebbe voluto introdurre una quarantena di cinque o sette giorni già per chi ha tosse o sintomi leggeri di influenza.

 

Stamane il presidente dell’Istituto Koch, Lothar Wieler, era ricorso a un’espressione piuttosto universale per rendere l’idea che l’inverno sarà duro: “dobbiamo stringere le chiappe”. E si è detto cauto sul leggero appiattimento della curva dei contagi che si è registrata negli ultimi giorni: “non sappiamo se si tratta di uno sviluppo stabile”.

 

germania coronavirus

Soprattutto, Wieler è preoccupato per un possibile sovraccarico del sistema sanitario: “metà degli ospedali segnala una disponibilità limitata” di posti letto. E i casi in terapia intensiva sono maggiori rispetto alla fase acuta di aprile. “È possibile che non tutti i pazienti possano essere curati adeguatamente”.

EMMANUEL MACRON ANGELA MERKELDAVID SASSOLI ANGELA MERKELangela merkel MARK RUTTE ANGELA MERKELangela merkel in versione madre della patria

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....