marine le pen emmanuel macron michel barnier jean luc melenchon

GLI ESTREMI SI ATTRAGGONO: LA LE PEN E IL MELENCHON UNITI CONTRO MACRON – LA “DUCIONA” DI FRANCIA STACCA LA SPINA AL GOVERNO BARNIER, CHE SI REGGEVA SULL’ASTENSIONE DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL, E SI DICE PRONTA A VOTARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA DELLA SINISTRA - TERRORIZZATA DALLA POSSIBILE CONDANNA PER APPROPRIAZIONE INDEBITA, LE PEN ALZA L’ASTICELLA E INSIEME ALLA GAUCHE PUNTA A FAR DIMETTERE MACRON. MA IL TOYBOY DELL’ELISEO RESTERÀ INCOLLATO ALLA POLTRONA FINO ALL’ULTIMO (È IL SUO SECONDO E ULTIMO MANDATO…

 

JEAN LUC MELENCHON - MARINE LE PEN

1 - LE PEN SILURA BARNIER INSIEME A MÉLENCHON FRANCIA SENZA TIMONE LO SPREAD ALLE STELLE

Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2024/12/03/news/barnier_governo_francia_le_pen-423805771/

 

Si apre la crisi di governo e la Francia entra in «terra incognita », come ha paventato ieri Michel Barnier. In un solenne appello al parlamento, il premier ha allertato invano sui rischi di una sfiducia contro di lui, nel mezzo dell’approvazione della legge di Bilancio, sotto la vigilanza di Bruxelles e dei mercati finanziari.

 

MARINE LE PEN VOTA CON JEAN LUC MELENCHON CONTRO BARNIER - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

[…] Nel suo discorso, il premier ha lanciato un’ultima concessione a Marine Le Pen sul taglio ai rimborsi dei farmaci, dopo aver già arretrato su altre misure nei giorni scorsi. Troppo poco, troppo tardi per la leader dell’estrema destra che ha annunciato il voto per la sfiducia contro il governo, che sarà presentata domani in risposta alla scelta del premier di usare l’articolo costituzionale 49.3 per varare la legge di Bilancio.

 

Il Rassemblement National di Le Pen convergerà sulla mozione della sinistra. «L’importante è far cadere questo governo», ha spiegato la leader che fino a qualche settimana fa sembrava preoccupata di accreditarsi come una forza di governo responsabile. Ora invece non esita a unirsi alla France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon.

 

MARINE LE PEN JEAN LUC MELENCHON

«Tutte le manovre per salvare il governo Barnier sono fallite. Cadrà. E Macron, unico responsabile della crisi finanziaria e politica, deve andarsene», ha commentato Mélenchon che da giugno punta a una presidenziale anticipata.

 

Il cambio di strategia di Le Pen è giustificato ufficialmente con l’impopolarità della Finanziaria di Barnier, oltre 60 miliardi di euro. […] Dietro le quinte, ha pesato il processo sui fondi europei in cui la leader rischia l’ineleggibilità (sentenza a marzo). Barnier ha denunciato l’agguato di una «coalizione dei contrari». L’ex Mr. Brexit dell’Ue che si vantava di essere un bravo negoziatore è stato travolto dalla Signora francese del sovranismo.

 

emmanuel macron Michel Barnier

[…] Nominato il 5 settembre, il suo esecutivo diventerà il più breve della Quinta Repubblica. Uno shock politico per la Francia. È dal 1962 che un governo non viene sfiduciato. L’ultimo precedente è quello del premier Georges Pompidou, più di 60 anni fa. Allora de Gaulle riuscì a nominare di nuovo Pompidou ma questa volta è improbabile che Macron punti di nuovo su Barnier, che comunque resterà in carica per gli affari correnti. […]

 

2 - RICHIESTE DI DIMISSIONI E CONSIGLIERI IN FUGA IL CREPUSCOLO DI MACRON

Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”

 

ULTIMO FANGO A PARIGI - MEME BY EMILIANO CARLI

In un ingranaggio che sembra ormai difficile da fermare, il prossimo bersaglio è lui. Ora che il governo Barnier ha le ore contate, […] Emmanuel Macron finisce sotto la pressione delle opposizioni, nella morsa infernale di Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon, leader su sponde opposte accomunati però da un comune obiettivo: obbligare il capo dello Stato alle dimissioni e ottenere una presidenziale anticipata prima del 2027.

 

«Niente e nessuno può costringere Macron alle dimissioni» precisa il costituzionalista Jean-Philippe Derosier. Rieletto nel 2022, il Presidente quarantenne ha un mandato di cinque anni che intende portare a termine. «Resterò fino all’ultimo minuto» ha promesso Macron a luglio quando, davanti al risultato disastroso delle elezioni politiche anticipate, in cui ha perso più di cento deputati, già cominciavano ad alzarsi voci in favore di un suo possibile passo indietro.

 

EMMANUEL MACRON OLIMPIADI PARIGI

Solo che adesso a urlare “Macron démission” non sono più solo i militanti dell’estrema sinistra in piazza, ma anche rappresentanti della destra più moderata, come l’ex ministro Jean-François Copé o l’influente relatore centrista al Bilancio del parlamento, Charles de Courson.

 

Il capo dello Stato, atterrato ieri a Riad per una visita di tre giorni, cerca di adottare uno stile presidenziale all’italiana, tenendosi sopra alla mischia e rimandando la responsabilità del caos ai partiti. «Il Presidente ha sempre detto di volere la stabilità. Spetta al parlamento garantirla » hanno fatto sapere con flemma dal suo entourage.

MARINE LE PEN ED EMMANUEL MACRON IN FIUME FUORI - MEME BY EMILIANO CARLI

 

L’Eliseo però non è il Quirinale. E nel sistema semi presidenziale voluto dal Generale De Gaulle, tutto il sistema politico ruota intorno alla figura di monarca repubblicano. Se dopo un primo voto di sfiducia, ce ne sarà un altro su un nuovo esecutivo, e così via, la paralisi istituzionale potrebbe diventare insostenibile. Con l’aggravante che non si possono convocare nuove elezioni legislative prima del luglio 2025. […]

 

Il viale del tramonto è cominciato la sera del 9 giugno, pochi minuti dopo il risultato delle elezioni europee. «Ho deciso di sciogliere l’Assemblée Nationale» aveva detto Macron a sorpresa in tv, spiazzando tutti, persino il suo premier Gabriel Attal che non era stato informato.

 

marine le pen melenchon

Niente lo obbligava a farlo, ma il Presidente ha calato l’asso. E ha perso. […] Le elezioni politiche anticipate a luglio hanno rovinato l’effetto della grande festa per i Giochi di Parigi. E ora la crisi di governo spazzerà via il successo della riapertura di Notre-Dame che sarà celebrato tra pochi giorni.

 

[…] Come sempre quando inizia il crepuscolo, si moltiplicano veleni e malignità sul capo dello Stato. Qualcuno ha ironizzato sulle sue piccole manie di grandezza, come far decorare la sua poltrona all’Eliseo con le iniziali “R” e “F” (République Française) ricamate in oro. È l’inizio di un ammutinamento che prepara già il dopo Macron. […]

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?