I MARÒ INDAGATI DALLA PROCURA MILITARE: CI PENSIAMO NOI A SBATTERLI IN GALERA?

1 - MARO': LATORRE E GIRONE INDAGATI PER VIOLATA CONSEGNA
(ANSA) - I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati interrogati dalla procura militare di Roma in qualità di indagati per i reati di "violata consegna aggravata" e "dispersione di oggetti di armamento militare". La loro iscrizione nel registro degli indagati risale a subito dopo la morte dei due pescatori indiani.

In particolare, ipotizzando il reato di violata consegna aggravata, la procura militare intende verificare se l'uso delle armi da parte dei due marò sia stato corretto, in altri termini se siano state rispettate le regole d'ingaggio e le disposizioni che regolano il servizio di protezione a bordo dei mercantili. Il reato di dispersione di oggetti di armamento militare, invece, fa riferimento alla 'dispersione', appunto, dei proiettili sparati dai due fucilieri di Marina.

2 - MARO': INTERROGATO SOLO GIRONE, LATORRE GIA' SENTITO
(ANSA) - Il procuratore militare di Roma, Marco De Paolis, ha oggi interrogato il solo Salvatore Girone: Massimiliano Latorre, che si trovava con lui, non è stato ascoltato perché già sentito una decina di giorni fa. Lo si è appreso da fonti giudiziarie.

3 - PM MILITARE VALUTA TRASMISSIONE INCHIESTA A PM ROMA
(ANSA) - La procura militare di Roma, che indaga sulla vicenda dei due marò ipotizzando i reati di violata consegna aggravata e dispersione di oggetti di armamento militare, sta valutando la trasmissione degli atti alla procura ordinaria di Roma, che indaga per il più grave reato di omicidio volontario. Lo ha confermato all'ANSA lo stesso procuratore militare di Roma, Marco De Paolis.

Il procuratore De Paolis aveva aperto un fascicolo sulla vicenda subito dopo i fatti ed aveva iscritto nel registro degli indagati Latorre e Girone ipotizzando, oltre ai due reati militari di violata consegna e dispersione di oggetti di armamento, anche quello di omicidio colposo. Con riferimento a quest'ultima ipotesi di reato aveva trasmesso per competenza gli atti alla procura ordinaria, che ha poi riformulato l'accusa in omicidio volontario. Il procuratore De Paolis ha quindi compiuto altri atti istruttori, sentito testimoni e, infine, gli stessi Latorre (una decina di giorni fa) e Girone (oggi).

Considerato che i reati su cui indagano le due procure sono connessi, il procuratore militare - come previsto dalla legge - potrebbe ora trasmettere gli atti al collega della procura ordinaria, che indaga sull'ipotesi di reato più grave. "Sto valutando la possibilità di trasmettere gli atti per connessione al magistrato ordinario, essendo più grave il reato comune", ha confermato De Paolis.

4 - MARO': INDIA; MINISTRO GIUSTIZIA, ANCORA TEMPO FINO A DOMANI
(ANSA) - Il ministro indiano della Giustizia Ashwani Kumar ha detto che i marò "possono ancora tornare in India entro il 22 marzo e che se ciò avviene si può porre rimedio a questa sfortunata situazione". E' quanto riporta oggi The Telegraph, lo storico quotidiano di Calcutta, in un'intervista. A proposito della decisione della Corte Suprema di non riconoscere l'immunità dell'ambasciatore d'Italia, il ministro ha precisato che "le autorità indiane sono obbligate ad adeguarsi agli ordini della Corte Suprema" e che "il non rispetto della dichiarazione giurata presentata alla Corte dall'ambasciatore costituisce una situazione che non ha precedenti".

Il governo spiegherà "in modo assolutamente chiaro" la sua posizione nella prossima udienza del 2 aprile. Kumar ha poi aggiunto che il ministero della Giustizia e il dipartimento giuridico del ministero degli Esteri stanno esaminando la natura e l'applicabilità dell'immunità diplomatica in base alla Convenzione di Vienna e che la risposta del governo alla Corte Suprema sarà "una risposta ponderata che prenderà in considerazione tutti gli aspetti della questione".

 

 

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