MADRID-ROMA, SOLA ANDATA - PIAZZA AFFARI IN ALTALENA, PEGGIORE IN EUROPA (-0,5%) - LO SPREAD TOCCA I 480 POI RISCENDE A 467 - FITCH: È IMPROBABILE CHE L’ITALIA ABBIA BISOGNO DI AIUTO - MA GLI INVESTITORI SCAPPANO DAI NOSTRI MERCATI, VISTO CHE PER SALVARE LE SCASSATE BANCHE SPAGNOLE DOVREMO INDEBITARCI ANCORA DI PIÙ - L’EFFETTO MONTI È FINITO, E IL FUTURO DEI BTP È BUIO…

1 - CRISI: SPREAD IN CALO A 467 PUNTI BASE
(ANSA) - Continua a calare lo spread tra il btp e il bund. Il differenziale di rendimento scende a 467 punti base, col rendimento in calo al 6,05%.

2 - ALLE 10: SPREAD BTP SALE A 479 PUNTI, RENDIMENTO AL 6,12%
(ANSA) - Lo spread tra il btp e il bund vola a 479 punti base. Il rendimento del titolo a 10 anni sale al 6,12%. La forbice Madrid-Berlino si allarga a 523 punti col tasso sui bonos al 6,57%.

3 - BORSA: EUROPA POCO MOSSA, SU MILANO (-0,5%) PESANO BANCHE
(ANSA) - Le Borse europee, dopo un tentativo di rialzo, si appiattiscono con Piazza Affari che peggiora con le banche. Il Ftse Mib cede lo 0,54% a 12.994 punti. Sul listino milanese, nel credito soffrono in particolare Mps (-4,22%), Unicredit (-2,98%), Intesa SanPaolo (-2,52%). Tra gli altri proseguono anche le vendite su Fiat Industrial (-3,03%), Mediolanum (-3,08%), Mediaset (-2,89%). Tra le Borse del Vecchio continente sono marginali: Londra +0,2%, Parigi +0,15%, Francoforte +0,1%, Madrid +0,11%. A livello settoriale ad incidere negativamente sono gli automobilistici (sottoindice stoxx -1,19%): Peugeot -3,9%, Fiat -2,6%, Renault -2 per cento.

4 - FITCH,IMPROBABILE ITALIA ABBIA BISOGNO AIUTI UE
(ANSA) - E' improbabile che l'Italia abbia bisogno di un salvataggio perché il Paese è in una situazione migliore rispetto alla Spagna. Lo ha detto il direttore generale di Fitch, Ed Parker, in una intervista a Bloomberg. "L'Italia ha un deficit di bilancio molto basso, come così pure un deficit delle partite correnti e non ha problemi di banche".

Parker, tuttavia, sottolinea che l'Italia "ha un debito pubblico troppo alto e quindi ci sono pochi margini di manovra per assorbire ulteriori shock". Avverte che "i tassi per finanziarsi" sui mercati "sono molto più alti rispetto a quelli di crescita e possono pesare sul merito creditizio" del Paese. Ma, prosegue Parker, se "i tassi scenderanno, l'Italia, dopo quest'anno, non avrà bisogno di varare altre significative misure di consolidamento fiscale. Il deficit di bilancio è già basso, il debito pubblico si stabilizzerà ed incomincerà a calare".

5 - FEKTER, NO SEGNALI SU RICHIESTA AIUTI DA ITALIA
(ANSA) - "Nessun segnale indica che l'Italia possa chiedere un salvataggio" alla comunità internazionale. Lo ha detto il ministro delle finanze austriaco, Maria Fekter, secondo quanto scrive Bloomberg. "L'Italia può finanziarsi sui mercati anche a tassi molto alti", ha aggiunto. Una dichiarazione, questa, che in effetti é una retromarcia rispetto a quanto detto dalla stessa ministra ieri sera. "A causa degli alti tassi che deve pagare, l'Italia potrebbe chiedere un aiuto esterno", aveva affermato.


6 - LA SPAGNA RESPIRA I MERCATI SE LA PRENDONO CON L'ITALIA
FUGA DAL NOSTRO DEBITO PUBBLICO E DALLE BANCHE

Superbonus per il "Fatto quotidiano"

Ieri mattina quando la Borsa Italiana saliva del 2 per cento e lo spread fra il Btp decennale e il Bund tedesco toccava il 4,20 per cento sono stati in molti a chiedersi: dov'è la buona notizia? La Spagna ha chiesto aiuto all'Europa per salvare le proprie banche, ha ottenuto la promessa di un prestito da 100 miliardi di euro, e in cambio dovrà riformare il settore finanziario rispettare tutti i vincoli di bilancio che le erano stati dati, non ultimo quello di portare il deficit dal 8 per cento del Pil al 3,1 per cento in due anni. Una cura da cavallo per un paese che con il 24,8 per cento ha il tasso di disoccupazione più alto del mondo sviluppato.

Gli investitori si sono chiesti, ieri mattina: perché comprare titoli italiani? Anche Roma, dopo Madrid, riceverà aiuti e magari otterrà un allentamento dei vincoli di bilancio, facendo rifiatare la propria economia? Migliorerà il Pil italiano a seguito dell'aiuto alla Spagna? Niente di tutto questo, anzi l'Italia dovrà partecipare al salvataggio della Spagna del Portogallo e dell'Irlanda con oltre 40 miliardi di euro da versare al fondo salva Stati entro il 2012.

Non importa se questa cifra sarà conferita sotto forma di garanzie o di denaro, peserà comunque sul nostro debito pubblico e sul giudizio delle agenzie di rating. Lo stato italiano già garantisce 100 miliardi di obbligazioni emesse dagli istituti di credito italiani, aggiungendo i fondi per gli altri Paesi europei in crisi si arriverebbe a un potenziale indebitamento pari al 9 per cento del Pil (da aggiungere al 120 per cento strutturale). Nessun investitore ha voglia di comprare il debito di uno Stato con tale livello di esposizione e queste prospettive di crescita.

I dati Istat resi noti ieri raccontano un calo del Pil del 1,4 per cento nel primo trimestre su base annua, confermando così le previsioni di Citibank che venerdì aveva stimato che alla fine del 2012 il Pil italiano segnerà un arretramento del 2,5 per cento e del 2 per cento nel 2013, previsioni che tolgono ogni speranza a chi aveva un minimo di intenzione di comprare i nostri buoni del tesoro.

E infatti ieri, nonostante la "buona notizia" , spagnola gli investitori hanno venduto: alle 11,30 del mattino lo spread era ritornato sopra il 4,60 per cento e la Borsa aveva già bruciato tutto il guadagno delle prime ore di contrattazione. Nel prosieguo della giornata le vendite sono aumentate e hanno portato la Borsa a sprofondare del 2,80 per cento e lo spread fino al 4,70 per cento mentre lo spread degli omologhi titoli spagnoli (i presunti "salvati") arrivava alla cifra record del 5,16 per cento.

Il ragionamento che circola fra gli operatori di mercato è semplice: dopo la Spagna ora toccherà all'Italia chiedere aiuto. Con queste premesse nessuno vuole rimanere incastrato nella tempesta che, ragionano in tanti tra gli operatori, precederà la resa del governo Monti all'imposizione di un protettorato europeo in cambio di denaro sonante. Ieri il commissario europeo Olli Rehn, "mister euro", ha parlato di "gravi squilibri" macroeconomici in Francia e in Italia.

Probabilmente il governo cercherà di convincere investitori italiani ed esteri a sottoscrivere in toto il debito alle prossime aste del Tesoro a tassi accettabili, eserciterà tutti gli strumenti di incentivo e di moral suasion possibili, ma la strada rischia di essere segnata: i Btp scivoleranno sempre più verso i rendimenti spagnoli, per raggiungerli e superarli soprattutto sulla parte di curva a breve termine rispetto alla quale la Spagna è protetta dalla linea di credito europea.

Il Tesoro dovrà invece fare i conti con banche italiane che hanno già i portafogli pieni di Brp con scadenze brevi, con importanti perdite potenziali accumulate e con poca possibilità di sostenere i prezzi nelle aste che verranno. Gli investitori stanno cercando di calcolare quanto lunga possa essere la resistenza italiana: il movimento di mercato di ieri ha indicato a tutti che l'Italia è considerata la prossima vittima potenziale della crisi internazionale, che due mila miliardi di debito pubblico non sono giudicati sostenibili per un Paese in piena recessione. E che le speranze riposte dai mercati nel governo Monti sono definitivamente svanite.

 

GRILLI MONTI RAJOYfitch ratingspiazza affari big olli rehnMARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)