xi jinping giorgia meloni antonio tajani cina wang yi

IL DRAGONE ALLUNGA I SUOI ARTIGLI SULL’ITALIA – IL MINISTRO DEGLI ESTERI CINESE, WANG YI, SBARCA A ROMA, DOVE INCONTRERÀ MATTARELLA E TAJANI – OBIETTIVO DELLA MISSIONE DIPLOMATICA È “USARE” L’ITALIA COME CANALE PER CONVINCERE L’EUROPA CHE PECHINO È UN PARTNER AFFIDABILE, NON IL “FACILITATORE” DEL CAOS COMMERCIALE E DELLA GUERRA DI PUTIN CONTRO UCRAINA E NATO – MA IN QUESTI TRE ANNI IL GOVERNO MELONI HA AVUTO UN ATTEGGIAMENTO AMBIGUO CON LA CINA: UN ANNO FA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA HA FIRMATO UN ANNO FA IL PARTENARIATO STRATEGICO CHE RICALCA LA "VIA DELLA SETA" MA ORA NON VUOLE INDISPETTIRE L“AMICO TRUMP”

Estratto dell’articolo di Giulia Pompili per “Il Foglio”

 

sergio mattarella wang yi

Quando il ministro degli Esteri cinese Wang Yi arriverà a Roma, oggi, inizierà il suo quarto viaggio in Europa sin dall’inizio dell’anno, che lo porterà per un paio di giorni in Italia e poi in Svizzera. Domani, insieme con il suo omologo Antonio Tajani, Wang presiederà a Villa Madama la dodicesima riunione del Comitato intergovernativo Italia-Cina, e il giorno dopo, giovedì mattina, il ministro sarà accolto al Quirinale dal capo dello stato Sergio Mattarella.

 

[…]  il capo della diplomazia del leader cinese Xi Jinping ha il ruolo fondamentale di convincere gli europei, a uno a uno, che la Cina è un alleato responsabile, e non il facilitatore del caos commerciale e della guerra di Putin contro Ucraina ed Europa.

 

GIORGIA MELONI XI JINPING

E’ un periodo di intenso attivismo diplomatico per Pechino. Wang [...] a metà settembre aveva visitato Austria, Slovenia e Polonia. Ora è la volta della Svizzera, paese che in passato ha accolto ingenti investimenti e asset cinesi, ma che negli ultimi anni ha intrapreso più volte la via del derisking, soprattutto dopo le due crisi della pandemia e dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina.

 

Il fulcro del lavorio diplomatico del ministero degli Esteri cinese resta però l’Italia, un tempo considerata il principale canale di Pechino all’interno dell’Unione europea. Negli ultimi sei anni, tuttavia – dalla firma del memorandum sulla Via della seta in poi – è cambiata l’Italia ed è cambiato il mondo.

 

[…]

 

wang yi vladimir putin

Pechino ha i suoi sostenitori nel governo, ma non sono molti. Anche dopo la visita di stato di un anno fa in Cina, con la firma del partenariato strategico che di fatto ricalcava alcuni temi fondamentali della Via della seta, il governo Meloni ha scelto la strategia dell’ambiguità con Pechino, lasciando aperte delle porte e chiudendone altre evitando i proclami e le prese di posizione per cercare di non urtare la sensibilità cinese.

 

In un’intervista all’agenzia di stampa statale Xinhua il 19 settembre scorso, il vicepremier Matteo Salvini “ha espresso fiducia nel fatto che i due paesi godano di ampie prospettive di cooperazione nei settori automobilistico, delle strade intelligenti e in altri ambiti legati ai trasporti”.

 

GIORGIA MELONI XI JINPING

La scorsa settimana Palazzo Chigi ha reso noto di aver archiviato il procedimento contro Sinochem nel caso Pirelli: i soci cinesi erano stati accusati di aver violato le regole del golden power. Ma in quell’occasione, pur lasciando aperta la porta a un negoziato diretto con Pechino, Meloni aveva mandato un messaggio molto chiaro sull’adeguamento a standard necessari per continuare a operare nei mercati di riferimento.

 

Durante il Comitato intergovernativo Italia-Cina di domani si parlerà soprattutto di questo, di derisking applicato alle realtà italiane dove sarà necessario mettere dei paletti sulle partecipazioni cinesi.

 

antonio tajani wang yi

Ma le difficoltà strategiche nei rapporti con Pechino riguardano soprattutto la politica internazionale, e il sostanziale impegno cinese alla continuazione della guerra di Putin contro Ucraina ed Europa – Kyiv ha detto di avere le prove che la Cina abbia fornito alla Russia dati satellitari utilizzati per sferrare attacchi missilistici contro il paese, oltre alla componentistica tecnologica, ai droni, al sostegno economico.

 

[...]  Ma la forza economica di Pechino è ancora tale da scoraggiare qualsiasi reale contrapposizione, per esempio su Taiwan, l’isola de facto indipendente che però Pechino rivendica come parte del proprio territorio anche se il Partito comunista cinese non l’ha mai governata.

 

XI JINPING - TAIWAN E CINA

Basti pensare che la notizia della visita a Roma del ministro degli Esteri di Taiwan Lin Chia-lung, il 18 settembre scorso, è stata tenuta segretissima anche dai pochi rappresentanti istituzionali che l’hanno incontrato.

 

E domani sera, sempre nella capitale, è previsto il ricevimento della rappresentanza taiwanese in Italia in occasione della festa nazionale della Repubblica di Cina in un famoso hotel romano dove spesso soggiornano anche le delegazioni cinesi. La coincidenza dei due eventi – la delegazione proveniente da Pechino che accompagna Wang Yi e la festa di Taiwan – ha messo in allarme molti diplomatici e diversi parlamentari italiani, spaventati dal farsi vedere prima con Wang e poi con i taiwanesi come fosse una colpa.

wang yi sergei lavrov sergio mattarella wang yi wang yi durante l incontro con sergio mattarella antonio tajani wang yi XI JINPING - TAIWAN E CINA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)