PER TUTTI GLI DEI DELL’OLIMPO! - SALTATO L’ACCORDO SULL’UNITÀ NAZIONALE, SI TORNA ALLE URNE CON LA SINISTRA RADICALE ANTI-AUSTERITÀ IN POLE POSITION - SI VOTA A GIUGNO: CHI DECIDERÀ SUI TAGLI DA 11 MLD € IMPOSTI DALL’UE COME CONDIZIONE PER RICEVERE GLI AIUTI? - SARÀ IL CAOS: SENZA QUEI 30 MLD €, LE BANCHE FALLIRANNO, IL GOVERNO NON PAGHERÀ STIPENDI E PENSIONI E IL PAESE RESTERÀ SENZA BENZINA…

Ettore Livini per "la Repubblica"

La tana del lupo che fa tremare l´Europa e i mercati è un ufficio quattro metri per quattro, sei rose rosse e una decina di garofani in un vaso, la fedele segretaria Kostandina al lavoro e - alla parete - un manifesto della Giornata nazionale della gioventù cubana del 1997. La Grecia ha fatto harakiri. Il voto del 6 maggio non è servito a nulla, il Paese torna alle urne. E se i sondaggi saranno confermati, Alexis Tsipras - inquilino di questa stanza grigia al settimo piano di Elefterias 1 (Piazza della libertà, a volte il caso...) potrebbe essere l´uomo che cambierà per sempre il destino di Atene e quello dell´euro.

«E´ il nuovo Andreas Papandreou, lo rivoterò», garantisce entusiasta Pangiotis Mantzavelaki, anziano militante venuto fin qui per complimentarsi con lui. «E´ un giovane ambizioso ubriaco del suo successo», racconta in camera caritatis un autorevolissimo ministro socialista dell´ex governo Papandreou. Una cosa è certa: il 38enne carismatico leader di Syriza - la sinistra radicale anti-austerità che ha trionfato alle ultime elezioni quadruplicando i voti - è il grande favorito della nuova campagna elettorale trasformata da tre anni di crisi in un referendum pro o contro l´euro.

«Come finirà? Non lo so - ammette preoccupato lo scrittore Petros Markaris tirando una boccata dall´immancabile pipa al tavolo del suo ristorante preferito a Kessariani - I greci vogliono voltar pagina su un passato da dimenticare. Ma spero che le urne-bis non trasformino il nostro futuro in un salto nel buio».

L´esito, in effetti, è incertissimo. Il fischio d´inizio arriverà solo oggi. Quando il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, deluso per non essere riuscito a varare un governo d´unità nazionale, affiderà l´interim a un reggente incaricato di portare la Grecia al voto. Data probabile: il 10 o (più probabilmente) il 17 giugno. Poi partirà la bagarre. Tsipras, scommettono tutti, rafforzerà la sua posizione come stella polare (rigorosamente senza cravatta) del fronte anti-euro.

Un´armata Brancaleone che va dalla sinistra più frammentata d´Europa - ad Atene ci sono quattro partiti comunisti - fino alla destra nazionalista degli Indipendenti greci e ai filo-nazisti di Chrysi Avgi. Sono i grandi vincitori del 6 maggio. Uniti da una sola cosa - cancellare il memorandum lacrime e sangue imposta dalla Trojka in cambio di 130 miliardi di aiuti - ma divisi su tutto il resto. Syriza - che per i sondaggi potrebbe diventare il primo partito con il 20-23% - ha le idee chiare: «Vogliamo mettere assieme tutta la sinistra compresi i verdi e le formazioni minori che non sono entrate in Parlamento», spiega l´ex deputato Vassilis Moulopoulos.

L´euro? «Ci rimaniamo, ma ridiscutendo da zero il memorandum». Le due cose piacciono alla pancia del Paese (il 75% dei greci vuol restare nella moneta unica) ma sono in apparenza incompatibili. Tsipras però è certo che la Ue - pur di non far tornare Atene alla dracma - sarà costretta a venire a patti dopo le elezioni per non far crollare tutto il continente. E conta su un aiutino in questo senso dal nuovo presidente francese Francois Hollande.

Il fronte pro-euro invece è l´esercito un po´ incerottato (a Bruxelles incrociano le dita) uscito malconcio dal 6 maggio: il centrodestra di Nea Demokratia e i socialisti del Pasok, puniti per aver governato ilPaese per 38 anni, spingendolo nel baratro e poi cercando di rimetterlo in piedi con una cura da cavallo (-25% gli stipendi, -20% le pensioni) che ha fatto calare del 20% in un quadriennio il Pil. I loro consensi sono scesi dal 77,3% del 2009 al 33% di 10 giorni fa. Cosa cambierà un mese dopo?

«Contiamo nel calo di un´astensione arrivata al 35% - dicono a Nd - e nell´effetto Tispras: il timore di un trionfo di Syriza potrebbe ridurre la dispersione dei voti a destra consentendoci di rimanere il primo partito». Obiettivo: unire le forze con i socialisti oppure con le altre forze di centrodestra - i due partiti liberali stanno alleandosi per arrivare al 3% necessario per entrare in Parlamento - per un governo che tenga il Paese nella moneta unica. Il Pasok di Evangelis Venizelos invece - crollato a maggio dal 43 al 13% - pare destinato a pagare un altro pedaggio salato agli ultimi tre anni di governo Papandreou.

Comunque vada a finire, per la Grecia sarà un mese di calvario. Il Pil nel primo trimestre 2012 è sceso di un altro 6,7%. Gli accordi con la Trojka prevedono 11,5 miliardi di nuovi tagli a giugno, senza i quali non arriveranno i 30 miliardi di aiuti previsti a fine mese per ricapitalizzare le banche e pagare stipendi e pensioni. Il denaro ad Atene è già merce rara. Ieri, in un solo giorno, i risparmiatori hanno ritirato dalle banche 700 milioni di euro. Solo l´Iran, secondo indiscrezioni, vende greggio a credito all´Hellenic Petroleum.

Tutti gli altri fornitori vogliono essere pagati in contanti. Gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti e non finanziano più nemmeno le blue chip quotate in Borsa, scrive oggi Ekathimerini. Ieri Atene ha rimborsato al 100% un bond da 450 milioni in mano agli hedge fund per evitare il default. E Syriza è già partita all´attacco: «Si danno i soldi agli speculatori e si fanno morire di fame i greci». La campagna elettorale è iniziata. L´Europa la seguirà con il fiato sospeso.

 

 

GRECIAALEXIS TSIPRAS DEL PARTITO SYRIZAKAROLOS PAPOULIASevangelos-venizelospapandreou

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...