renzi contestato alla festa dell unita a bologna

FISCHI PER I TUOI FIASCHI - RENZI MINIMIZZA LA CONTESTAZIONE ALLA FESTA DELL’UNITÀ (“NON CI FACCIAMO SPAVENTARE DA TRE FISCHI”) E POI RILANCIA: “RISPONDEREMO AI GUFI COL DOPPIO DELL'IMPEGNO. LA POLITICA? DOPO DUE GIRI, VADO A CASA” (SE GLI LASCIANO FARE UN GIRO...)

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  9renzi contestato alla festa dell unita a bologna 9

1 - RENZI, HO PROMESSO ROTTAMAZIONE E ANDRÒ A CASA DOPO DUE GIRI

(ANSA) - "La mia esperienza politica la termino dopo due giri, come tutti, perché ho promesso la rottamazione e quindi a casa per primo io". Così Matteo Renzi alla festa dell'Unità di Bologna.

 

2 - RENZI, RISPONDEREMO AI GUFI CON IL DOPPIO DELL'IMPEGNO

(ANSA) - "Questo Pd oggi più che mai ha il compito di restituire speranza all'Italia, a chi gufa risponderemo con il doppio dell'impegno". Con queste parole Matteo Renzi ha concluso il suo discorso alla festa dell'Unità di Bologna.

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  8renzi contestato alla festa dell unita a bologna 8

 

3 - IL PREMIER SENTE ARIA DI ITALICUM MA ALLA FESTA PD BECCA SOLO FISCHI

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

Strilli, cariche, tafferugli: i reduci delle disastrose iniziative no-Expo di Milano ieri si sono trasferiti a Bologna, per contestare Matteo Renzi che chiudeva la festa dell'Unità e per cercare l'ormai tristemente consueto contatto con le forze dell'ordine. I contestatori, però, non erano solo i cento che cercavano di entrare negli stand.

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  7renzi contestato alla festa dell unita a bologna 7

 

A fare più male delle urla degli antagonisti sono stati i fischi «amici» piovuti sul premier durante il suo intervento: quelli dei precari e degli studenti, tradizionale zoccolo duro dell'elettorato Pd, ai quali Renzi ha risposto ironico: «Non ci facciamo spaventare da tre fischi, non lasceremo la scuola solo a chi urla. Abbiamo il compito di cambiare l'Italia e la cambieremo», promette Renzi dal palco.

 

La giornata del premier è servita anche a mettere una toppa allo strappo al bon ton compiuto all'inaugurazione di Expo 2015, a Milano, quando ha «dimenticato» di citare, tra i promotori dell'evento, il vecchio ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Ieri tra i due c'è stata una stretta di mano e un sorriso a denti stretti sul palco di Marghera, dove si inaugurava il padiglione Aquae, collaterale all'esposizione milanese.

 

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  5renzi contestato alla festa dell unita a bologna 5

«Nessuno di noi nega a Prodi in primis, e al suo governo, l'importanza straordinaria che ha avuto anche per Expo. Certe polemiche sono incomprensibili, ma è bene avere l'occasione per chiarirle», dice - diplomaticamente - Renzi. Dietro i sorrisi, però resta l'incolmabile faglia di rancore che divide ormai il vecchio Pd da quello renziano.

 

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  4renzi contestato alla festa dell unita a bologna 4

Rancore che accomuna il Professore a Enrico Letta, che nel pomeriggio è stato intervistato da Lucia Annunziata su Raitre. L'ex premier, ora autore (come Prodi, ma «li abbiamo scritti indipendentemente, nessuna manovra», assicura lui) di un pamphlet anti-Renzi, non ha certo risparmiato colpi al suo successore, a cominciare dalla rivendicazione del proprio parto letterario: «E un libro è meglio di un hashtag», è la frecciatina al premier «social».

 

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  3renzi contestato alla festa dell unita a bologna 3

Ma il pezzo forte dell'attacco è ovviamente l'odiato Italicum, che domani verrà sottoposto al voto definitivo della Camera e diventerà legge. «Voterò contro - annuncia Letta - perché l'Italicum è un parente stretto del Porcellum: non condivido metodi, percorsi e contenuti». Poi accusa Renzi di essere «come Berlusconi»: «Per me è fondamentale la coerenza: abbiamo accusato Berlusconi di aver cambiato le regole del gioco a maggioranza. Oggi il centrosinistra e il Pd stanno facendo esattamente la stessa cosa».

 

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  2renzi contestato alla festa dell unita a bologna 2

Le opposizioni, minoranza Pd inclusa, si stanno lambiccando il cervello per cercare di rendere più amara possibile l'inevitabile vittoria di Renzi sull'Italicum. E soprattutto per evitare che sulla legge elettorale arrivino, a scrutinio segreto, molti più voti del previsto: l'idea dunque è di chiedere il voto segreto, per incentivare i frondisti Pd a impallinare il premier protetti dall'anonimato, ma di trascinare contemporaneamente fuori tutti i deputati delle opposizioni, per impedir loro di votare pro Renzi. Il quale non alimenta le polemiche («Noi del Pd siamo bravi a litigare, ma poi si va avanti insieme») e tende la mano alla sinistra interna scegliendo come interlocutore Gianni Cuperlo: «Con lui abbiamo alcune idee bislacche per rilanciare l'Unita».

 

renzi contestato alla festa dell unita a bologna  1renzi contestato alla festa dell unita a bologna 1

Tanto che circola l'ipotesi che il premier abbia chiesto all'ex antagonista di dirigere lui lo storico foglio di partito, quando riaprirà. La fronda ripone comunque la speranza che a bloccare l'Italicum sia Mattarella. Che firmerà la legge, fa capire Letta. Del resto, come ha spiegato agli amici Rosy Bindi, su quel fronte c'era poco da sperare per i black bloc anti-Italicum del Pd: «Sapete perché non mi sono neppure sognata di andare al Quirinale a tirare la giacchetta al mio amico Mattarella per chiedergli di non firmare l'Italicum? Perché Sergio mi avrebbe chiesto invece di votarla, la nuova legge elettorale, altroché».

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!