il governo draghi

DRAGHI NEL PAGLIAIO - SECONDO UN SONDAGGIO DELLA GHISLERI SOLO TRE ITALIANI SU 10 APPROVANO I MINISTRI POLITICI DI SUPER MARIO - I CITTADINI VORREBBERO AL PRIMO POSTO TRA LE PRIORITÀ DELL'AGENDA GOVERNATIVA LE STRATEGIE PER L'IMMUNITÀ, PRIMA ANCORA DELL'ECONOMIA - LA PANDEMIA INTANTO PESA SULL'UMORE: IL 50% DEGLI INTERVISTATI SI DICE STANCO E NERVOSO, "SENZA SPERANZA" IL 65% DEI GIOVANI...

Alessandra Ghisleri per "La Stampa"

 

mario draghi in senato tra i ministri del suo governo

Dopo aver ottenuto due ampie fiducie al Senato prima e alla Camera poi, Mario Draghi e la sua squadra iniziano ora il loro cammino disseminato di ostacoli, complicazioni e grandi urgenze da risolvere.

 

Nell'ultimo periodo gli italiani hanno assistito da spettatori silenti a situazioni paradossali a tratti assurde che hanno fatto conoscere nuovi onorevoli ritardatari e «moderne» - fino ad oggi improbabili - combinazioni politiche, il tutto accompagnato dall'incedere delle diverse varianti del virus, dalla mancanza dei vaccini e dalla scala variabile dei colori delle regioni.

 

IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI DI MARIO DRAGHI

Ad oggi le reali preoccupazioni per i cittadini sono attinenti prettamente alla vita quotidiana e alla viva speranza del suo ritorno ad una normalità. Secondo i cittadini al primo posto dell'agenda Draghi dovrebbero esserci le strategie per l'immunità (48.3%) prima ancora del piano per ridurre il carico fiscale (20.6%) e per accelerare i cantieri (7.7%).

 

La preoccupazione

A Mario Draghi si chiede sicuramente di tirare fuori l'Italia dai guai, tuttavia le energie si potranno liberare solo quando saremo certi di aver, se non sconfitto, messo almeno sotto controllo il virus in tutte le sue varianti.

 

IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI DI MARIO DRAGHI - LUIGI DI MAIO - ROBERTO GAROFOLI

Economia green e transizione energetica (6.8%), riforme e cambiamenti nel mondo dell'Istruzione (6.3%), transizione digitale (3.0%) e una migliore efficienza nelle cause civili (2.0%), seppur fondamentali per una ripresa nazionale complessiva, vengono considerate dai cittadini sicuramente prioritarie, ma secondarie rispetto a sicurezza sanitaria ed economica.

 

La seria preoccupazione della gente che non ci sia una reale via di uscita per questa incredibile pandemia risiede dietro un velo di pessimismo malcelato. Lo stato psicologico delle persone oggi si barcamena tra chi si sente ancora forte per andare avanti (32.7%) soprattutto tra gli uomini over 50 e chi inizia a dichiarare i primi segni di cedimento e nervosismo (30.2%).

 

mario draghi in mezzo ai ministri

Un cittadino su quattro invece si svela demotivato dichiarando di aver perso la speranza e le forze; tra questi più del 65.0% sono donne e il 40.3% ragazzi tra i 18 e i 24 anni. E proprio qui risiede la parte più intricata per il nuovo Presidente del Consiglio, perché infondere la fiducia è uno di quegli obiettivi nascosti in grado di smuovere le migliori potenzialità del Paese. Il discorso programmatico di Mario Draghi è piaciuto, ma ora si aspettano - rapide - le azioni.

 

IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI DI MARIO DRAGHI

In questi tempi le persone diffondono il loro messaggio in modo esplicito e diretto attraverso tv, radio e social. Raccontano la situazione che vivono e che devono affrontare tutti i giorni ed essendo i protagonisti assoluti delle loro storie ottengono il risultato di definire la dimensione della loro sofferenza tra ciò che è tollerabile e ciò che non lo è più.

 

Su questa scala le indicazioni dei singoli sono accettate inconsciamente dalla moltitudine e a loro volta utilizzate come esempio proprio, diffondendosi così forse più velocemente del virus. Emerge forte la necessità di un dialogo guidato tra Istituzione e Popolo perché anche la scelta politica migliore e giustificata potrebbe rivelarsi del tutto improduttiva se il destinatario non si sentisse responsabilizzato a sua volta. Si dice infatti che la chiave del successo di ogni iniziativa di politica pubblica è proprio nella previsione dell'atteggiamento degli individui.

 

vaccino inoculato

Nello scenario della sobria comunicazione dell'esecutivo rimangono in evidenza gli sforzi di Mario Draghi per portare avanti il suo lavoro attraverso un percorso impervio della sua (stra)variegata maggioranza.

 

Il ragionevole dubbio potrebbe essere quello che, nel procedere velocemente per portare a buon termine il percorso indicato, i temi politici più ardui e divisivi per la maggioranza possano essere congelati all'interno di riforme non urgenti. In questo contesto il 56.1% del campione intervistato desidera un cambio di passo, un rapido segno di discontinuità rispetto all'Esecutivo precedente, mentre il 31.9% vorrebbe ripercorrere lo stesso cammino.

 

vaccino covid

Il 44.1% dichiara di non essere soddisfatto della nuova squadra di governo. E se non ci possiamo stupire di trovare il 72.5% degli elettori di Fratelli d'Italia tra gli insoddisfatti, possiamo iniziare a riflettere sul 41.5% dei sostenitori leghisti scontenti, del 45.5% di Italia Viva e del 52.0% degli elettori del Movimento 5 Stelle.

 

Su questo ci si potrebbe chiedere quando gli stimoli politici interni (i ministri) ed esterni al governo (i leader di partito) potrebbero indicare il raggiungimento di una situazione di pseudo-stabilità, o almeno di coerenza, visto le esternazioni a volte discordi tra leader e ministri degli stessi partiti.

 

vaccinazioni in italia

La pressione psicologica

Così i cittadini, anche sotto pressione psicologica a causa del vocio continuo in merito al piano vaccinale (arriverà tra 3 mesi, no dopo sei mesi, prima gli 80enni, no prima le aree in pericolo, copre le varianti, non copre tutte le varianti, ma soprattutto quale vaccino?), ripongono le migliori attese nella componente tecnica di governo (44.5%), allontanandosi in maggioranza da tutte le controversie con la consapevolezza delle mancanze che la politica ha mostrato prima dell' arrivo di Mario Draghi.

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...