“APOCALYPSE MURDOCH” DI GLAUCO BENIGNI, 20° PUNTATA - CHIEDENDO TEMPO ALLE BANCHE, MURDOCH COMINCIA CON LE FUSIONI STRATEGICHE - MOODY’S LO DECLASSA NEGLI USA E IN AUSTRALIA IL SUO TITOLO PRECIPITA - ALLE PRESE CON I DEBITI, “IL GIOCATORE D’AZZARDO MURDOCH HA IMPARATO LA LEZIONE” - LA SOLUZIONE PUÒ ESSERE SOLO UNA: VENDERE QUASI TUTTI I SUOI GIORNALI NEGLI STATI UNITI E IL 55% DELLE IMPRESE TIPOGRAFICHE IN AUSTRALIA…

Videoblog di Glauco Benigni
http://www.youtube.com/user/glaucobenigni/featured

Il libro è acquistabile online
http://www.bandashop.it/product.php?id=18


TEMPO, DATEMI TEMPO...
Ottenuta una pacca sulle spalle dalla Casa Madre, Murdoch parte all'attacco in un roadshow intercontinentale. «Tempo, tempo, datemi tempo», chiede ai suoi banchieri e congegna con i due maggiori creditori, Midland e Citibank, un piano che prevede dismissioni di assett nei prossimi tre anni, comunque non relativi agli affari tradizionali (core business), per un valore di 1 miliardo di dollari.

Ai primi di novembre 1990 vive sulla rotta Londra-New York. Nella capitale britannica porta a casa l'adesione della Midland Bank Plc e intanto ottiene, dagli uffici di Manhattan, l'approvazione della Citibank N.A. L'agnello sacrificale non può che essere Sky Tv. Non la chiude, né tantomeno la vende, ma propone di fonderla presto con la rivale Bsb (British Satellite Broadcaster), che peraltro versa anch'essa in pessime condizioni (la fusione avverrà puntualmente il 26 novembre 1990). Basta? Non basta. Ci vuole per lo meno un'altra fusione in Inghilterra, sarà quella del giornale «Today» con il «Sunday Correspondent». Stavolta accetta addirittura di essere in minoranza, contravvenendo alla sua tradizione.

Per rasserenare i creditori, e ottenere la rinegoziazione del debito a tre anni, Murdoch comincia a parlare anche della vendita del suo 50% nella Ansett, la compagnia aerea che stabilisce i collegamenti interni in Australia. La decisione, precisa, dipende comunque dall'atteggiamento che assumerà il Governo di Sydney, occupato in questo periodo nella deregolamentazione del settore trasporto aereo. Non è ancora chiaro se tutti i creditori accetteranno il piano di Murdoch.

Qualcuno infatti potrebbe optare per il pagamento nei tempi dovuti e ciò costringerebbe gli altri, che accettano il sostegno al piano, ad aumentare la propria esposizione. Circa il 40% dell'intero debito è nelle mani di alcuni Istituti, tra cui, oltre alle già menzionate Midland e Citibank, figurano le australiane Westpac Banking Corp. e Commonwealth Banking Corp., l'americana Security Pacific Corp. e l'inglese Lloyds Bank Plc.

Il rimanente 60% è diffuso tra un altro centinaio di banche e tra queste appare importante il ruolo che potrebbe svolgere la Deutsche Bank. Se le banche aderiranno al piano, Murdoch otterrà in effetti un anno di respiro per cercare di fare profitti, tagliare le spese e vendere qualche ramo che forse, fra l'altro, non gli interessa più. Il tutto nella speranza che migliori il clima economico in America e in Inghilterra, i suoi maggiori mercati.

Alla fine di novembre «Variety» pubblica una strana ipotesi: Murdoch vuole vendere tutte le operazioni targate Fox, perché gli stranieri non hanno fortuna negli Stati Uniti. Sembrerebbe anche, stando al settimanale dello show business, che una delle banche d'affari newyorkesi di spicco, la Wer¬theim Schroder and Co., sia stata incaricata di calcolare il valore delle imprese Fox. L'ipotesi cadrà nel nulla, di vero invece c'è il fatto che la potente Moody's ha declassato Murdoch in America, il che significa condizioni più costose per rinegoziare i suoi debiti.

Verso la fine di dicembre la News Corp. accusa un altro colpo in Australia. A seguito del suo braccio di ferro con le Autorità di Borsa e di un programma tv: Murdoch's Empire (un'inchiesta confezionata dai suoi rivali di Channel 4 che esprime valutazioni piuttosto negative sull'Impero Murdoch) il titolo riscende ai minimi degli ultimi cinque anni. Rupert reagisce rincuorando: «Siamo contenti dei progressi per la rinegoziazione di gran parte del nostro debito», dichiara alla stampa, «la maggior parte delle banche e degli altri creditori si sono già accordati sui nuovi tempi di pagamento».

C'è da notare che in questa, come in mille altre occasioni, Murdoch - e chi non lo farebbe? - usa le proprie testate per rilasciare importanti dichiarazioni, facendo contemporaneamente notizia e opinione e costringendo le altre fonti di informazioni a seguire la sua linea strategica.

A Londra si comincia a parlare della data del rescheduling (modifica dei tempi di restituzione del debito), che sarebbe fissata ai primi di gennaio. La fusione Sky-Bsb comincia a sortire i primi effetti nella City: di fatto sono 200 milioni di dollari l'anno risparmiati. Qualche banca minore però mostra perplessità. Si teme che il negoziato finale slitti troppo in là. Un elemento decisivo sembra essere l'inserimento di condizioni restrittive, che impediscano a Murdoch di acquisire nuove proprietà e lo costringano invece a potenziare le imprese esistenti.

Murdoch non rilascia interviste da diverse settimane, al suo posto parla Stanley Shuman, vicepresidente della Allen & Co., ex-advisor e membro del Consiglio d'Amministrazione di News Corp.: «Chiunque ha avuto successo sarebbe frustrato dal fatto di avere le mani legate, ma lui ha già tanto da fare con quello che ha».

La ristrutturazione del debito riguarda un totale di 8,1 miliardi di dollari. In assenza di accordi News Corp. si scontrerebbe contro un muro da 2,4 miliardi di dollari già alla fine del successivo anno fiscale, il 30 giugno 1991. Un ulteriore 1,2 miliardi di dollari la attende a giugno '92, e infine un bel 3 miliardi di dollari a giugno '93.

L'ultima settimana di dicembre la questione «debiti di Murdoch» compare spesso sui grandi giornali economico-finanziari. Secondo Raymond Snoddy del «Financial Times»(FT): «È abbastanza chiaro che Murdoch, che è stato sempre un giocatore d'azzardo, stavolta ha imparato una severa lezione». Comunque, continua Snoddy citando fonti bancarie: «È evidente, dai conti della società, che non è in grado di generare un flusso di denaro adeguato nell'anno fiscale 1991», ma «molte banche si rendono conto di non avere altra scelta che quella di sostenerlo.

Nel corso di una vendita forzata il valore crollerebbe, a discapito dei creditori. È dunque imperativo che l'operatività del gruppo sia mantenuta. In ogni caso il prezzo da pagare per il rifinanziamento sarà alto». Secondo alcuni banchieri e il top management di News Corp. l'accordo c'è, tant'è che Murdoch se ne sta ad Aspen, in Colorado, a sciare.

Le fonti fanno sapere che la promessa di Murdoch è quella di ridurre il debito di 2 miliardi di dollari e circola anche la lista degli assett da vendere. Si conferma la cessione del 50% della Ansett, alla quale si aggiungono: il «Daily Racing Form», un quotidiano americano sulle corse automobilistiche, alcune tipografie australiane, la Delux Labs e una serie di altre società. Ancora, «FT» annuncia il 3 gennaio che l'accordo per la ri¬strutturazione del debito, previsto per la fine del mese «si sta rivelando tra i più complicati mai visti. La transazione più simile alla quale abbiamo assistito è quella operata dal Brasile nei primi anni Ottanta».

Nessuno sa quanto la Prima Guerra del Golfo abbia influenzato la trattativa e la chiusura definitiva dell'accordo. Fatto sta che le ultime firme si appongono sui documenti proprio nelle settimane in cui Bush sr., che ha sferrato l'attacco il 17 gennaio 1991, bombarda chirurgicamente l'Iraq. Agli inizi di febbraio si rende pubblico che le 150 banche, grandi, medie e piccole, sono d'accordo. (Alcune di queste, che avevano rilevato debiti di Murdoch da altri Istituti di credito, risultavano sconosciute anche ai direttori finanziarii della News Corp.)

Si parla di 7,6 miliardi di dollari da restituire in tranches da 800 milioni l'anno e di un nuovo debito, a breve termine, pari a 600 milioni di dollari, da restituire a febbraio del 1992. Il conto degli interessi è molto salato. Il denaro verrà pagato l'1% in più di quanto veniva pagato in passato. Viene costituito un comitato di controllo, composto da una dozzina di rappresentanti di banche, che riferirà trimestralmente sulle operazione e sui conti del gruppo.

Si impone il divieto alla News Corp. di pagare dividendi annuali agli azionisti in misura superiore a 10 centesimi australiani per azione. Il Parlamento Australiano, a corollario, legifera affinché si blocchi l'uso delle consociate offshore, posizionate in diversi paradisi fiscali, che la News Corp. ha largamente usato in passato per ridurre gli obblighi all'erario. E si attendono le vendite sperando che Murdoch trovi veramente qualcuno disposto a comprare ciò che vuole dismettere, nonostante la crisi. Lo troverà.

VENDE QUASI TUTTI I SUOI GIORNALI NEGLI STATI UNITI E IL 55% DELLE IMPRESE TIPOGRAFICHE IN AUSTRALIA, titoleranno i giornali. L'ORDALIA È OVER (‘IL GIUDIZIO DI DIO SI È CONCLUSO') è invece il titolo del «FT», che si premura anche di segnalare il suggerimento di alcuni cinici osservatori: «aveva troppi debiti per essere autorizzato a fallire».
«Negli ultimi tre mesi», commenta Murdoch in un'intervista, «abbiamo avuto un periodo di profonda introspezione. Ve lo posso assicurare».

20/ Continua...

APOCALYPSE MURDOCH - PRIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-ogni-settimana-due-miliardi-di-persone-leggono-38253.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SECONDA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-2-puntata-chi-ha-finanziato-lo-squalo-38304.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TERZA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-3-puntata-il-clan-dei-murdoch-attraversa-38422.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUARTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-4-puntata-squalo-sul-lavoro-pesce-lesso-38486.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-5-puntata-la-terza-moglie-wendi-deng-che-ha-38535.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SESTA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-6-puntata-lo-squalo-compare-in-116-mln-di-38596.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SETTIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-7-puntata-il-pulcino-che-divenne-un-cane-terrier-laustralianism-di-rupert-38667.htm

APOCALYPSE MURDOCH - OTTAVA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dagospia-presenta-apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-8-puntata-lodio-di-ted-turner-fondatore-38720.htm

APOCALYPSE MURDOCH - NONA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-9-puntata-quando-blair-chiam-prodi-per-permettere-a-38760.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DECIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-10-puntata-come-inizi-tutto-il-melbourne-herald-il-38823.htm

APOCALYPSE MURDOCH - UNDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-11-puntata-1968-un-canguro-alla-conquista-di-londra-38941.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DODICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-12-puntata-durante-lo-scandalo-watergate-murdoch-sceglie-la-39263.htm

APOCALYPSE MURDOCH - TREDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-13-puntata-i-primi-fallimenti-negli-usa-a-causa-39374.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUATTORDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-dopo-la-delusione-della-warner-il-colpaccio-39498.htm

APOCALYPSE MURDOCH - QUINDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-14-puntata-il-bucaniere-murdoch-schiera-nelletere-usa-la-39560.htm

APOCALYPSE MURDOCH - SEDICESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-16-puntata-lo-squalo-addenta-un-pesce-troppo-grosso-39616.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIASSETTESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-17-puntata-dallintuizione-di-un-giornalista-inglese-piove-dal-39695.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIOTTESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-18-puntata-da-paperone-a-paperino-il-1990-lanno-39795.htm

APOCALYPSE MURDOCH - DICIANNOVESIMA PUNTATA
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/apocalypse-murdoch-di-glauco-benigni-19-puntata-l-ora-di-fare-i-conti-ma-39876.htm


 

rupert murdoch 50RUPERT E WENDI MURDOCH CON LE FIGLIE Rupert MurdochRUPERT MURDOCHRUPERT MURDOCH RUPERT E WENDI DENG MURDOCHRUPERT MURDOCH CON IL SUN A TRENTATRE ANNI DI DISTANZArupert murdoch

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....