fedez carlo fuortes franco di mare

CHE SORPRESA: LA QUERELA DELLA RAI A FEDEZ NON C’È MAI STATA! - L’AD DELLA RAI CARLO FUORTES IN VIGILANZA SBUGIARDA FRANCO DI MARE E LO AMMETTE CANDIDAMENTE – MA PERCHÉ ALLORA PER MESI DA VIALE MAZZINI HANNO LASCIATO CREDERE CHE IL RAPPER FOSSE STATO QUERELATO? NON È CHE LA STORIELLA SERVIVA A IMPEDIRE L’AUDIZIONE DI FEDEZ IN VIGILANZA?

 

Marco Zonetti per www.vigilanzatv.it

 

AUDIZIONE DI CARLO FUORTES IN COMMISSIONE VIGILANZA

Ci è voluta l'audizione in Commissione di Vigilanza dell'Amministratore Delegato Rai Carlo Fuortes (qui il video integrale) per apprendere candidamente dalla bocca di quest'ultimo che la querela al rapper Fedez dopo i fatti del Concerto del Primo Maggio da Viale Mazzini non è mai partita.

 

E questo malgrado altisonanti comunicati stampa che vedevano la Tv di Stato, su trazione del Direttore di Rai3 Franco Di Mare, scagliarsi lancia in resta contro il rapper reo di aver diffamato l'azienda pubblicando per la gioia dei suoi milioni di follower la famigerata telefonata intercorsa con la Vicedirettrice Ilaria Capitani, l'autore Massimo Cinque e il direttore artistico del Concertone Massimo Bonelli, e gridando alla censura del suo discorso sul Ddl Zan condito di attacchi alla Lega.

 

Commissione Vigilanza Rai - Audizione del direttore di Rai Tre Franco Di Mare

Discorso poi pronunciato integralmente sul palco di Piazza San Giovanni a Roma, scatenando le ire di Di Mare e guadagnandosi una querela... anzi no. Ma vediamo tutte le tappe dell'intricata vicenda.

 

1 maggio 2021: al Concertone Fedez pronuncia il discorso a favore del DDl Zan puntando il dito contro alcuni esponenti leghisti e ripetendone le dichiarazioni "contrarie all'uguaglianza". Non prima di aver divulgato sui suoi profili social la telefonata con Capitani, Cinque e Bonelli tacciando la Rai di tentativo di "censura". Telefonata di cui VigilanzaTv Dagospia vengono a sapere anzitempo quel pomeriggio, scatenando preventivamente il clamore mediatico e istituzionale.

fedez 17

 

5 maggio 2021: Durante l'audizione di Franco Di Mare in Commissione di Vigilanza Rai, il Direttore di Rai3 attacca il rapper accusandolo di "manipolazione dei fatti" e di aver provocato un "danno gigantesco" alla Rai, accennando al fatto che a Viale Mazzini si sta valutando "querela per diffamazione" con richiesta di indennizzi in sede civile.

 

Durante l'audizione di Di Mare, alcuni commissari chiedono che Fedez sia ascoltato a sua volta in Vigilanza. Nei giorni successivi la vicenda viene trattata, fra gli altri, da Pinuccio per Rai Scoglio 24 a Striscia la Notizia, diventando un autentico caso mediatico.

franco di mare valerio staffelli

 

7 maggio 2021: VigilanzaTv apprende di una lite infuocata tra il Direttore di Rai3 Di Mare e l'allora Ad Fabrizio Salini che vede il primo intenzionato a querelare il rapper, e il secondo invece proclive a lasciar perdere. Uno scontro tutto in casa pentastellata: Di Mare e Salini sono in quota grillina, e Fedez per il M5s ha scritto addirittura un inno.

 

18 maggio 2021: Fedez chiede di essere audito in Commissione di Vigilanza Rai per spiegare la sua versione dei fatti su quanto avvenuto prima del Concertone.

 

CARLO FUORTES

25 maggio 2021: l'Onorevole Massimiliano Capitanio (Lega) annuncia all'Adnkronos di aver appreso che "la Rai ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all'illecita diffusione dei contenuti dell'audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente (Ilaria Capitani ndr) in occasione del concerto del Primo Maggio".

 

fedez concertone

Appreso della querela, la Commissione di Vigilanza annulla la sua audizione con il rapper per inopportunità e lo annuncia al diretto interessato che risponde sbeffeggiandola con tre emoticon di pagliacci, e commentando: "Paura, eh?".

 

8 luglio 2021: si ventila l'ipotesi che a condurre l'Eurovision sia Chiara Ferragni, moglie di Fedez, e il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) solleva il caso di inopportunità (visto il procedimento giudiziario che la Rai dovrebbe aver mosso contro il rapper) confidandoci tuttavia il suo sospetto che la querela non sia mai esistita e che l'annuncio sia servito solo come espediente per impedire che la Vigilanza audisse Fedez.

 

CARLO FUORTES MARINELLA SOLDI

30 settembre 2021: Striscia la Notizia consegna il Tapiro d'Oro a Franco Di Mare dopo aver appreso che, di lì a qualche giorno, Fedez sarà ospite di Fabio Fazio proprio su Rai3. VigilanzaTv e Dagospia si domandano se la querela sia stata ritirata o se, in realtà, non vi sia mai stata.

 

murales con fedez sul cavallo della rai 2

1 ottobre 2021: la Rai fa sapere all'Adnkronos di aver deciso di "non procedere nei confronti del rapper Fedez in relazione ai fatti del Concertone del Primo Maggio e dell'accusa di censura". E inoltre: "secondo fonti qualificate la decisione presa dai precedenti vertici non ha avuto seguito per mancanza di alcuni requisiti". Quali siano tali requisiti non viene specificato, e la frase sibillina di Viale Mazzini lascia intendere che la querela a un certo punto sia effettivamente partita ma che non abbia avuto per l'appunto seguito.

 

fedez

12 ottobre 2021: Durante l'audizione in Commissione di Vigilanza Rai, il nuovo Ad Carlo Fuortes confessa candidamente che la querela a Fedez non c'è mai stata, confermando così l'ipotesi del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai.

 

Per quale motivo, allora, Viale Mazzini ha lasciato credere per mesi che il rapper fosse stato querelato? E quest'ultimo sapeva che l'azione giudiziaria nei suoi confronti non era mai partita quando ha accettato di andare ospite da Fazio? Insomma, più che un giallo, una tragicommedia che mette in ridicolo la Rai - che fin dall'inizio con Fedez non ha fatto una gran bella figura - e anche la Commissione di Vigilanza - ovvero il Parlamento - finita sbeffeggiata suo malgrado. 

CARLO FUORTESCARLO FUORTESfedezfedez 1AUDIZIONE DI FRANCO DI MARE IN COMMISSIONE VIGILANZA

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."