angelique coetzee coronavirus covid africa variante omicron

“I SINTOMI DELLA VARIANTE OMICRON SONO MOLTO LIEVI” - LA DOTTORESSA SUDAFRICANA ANGELIQUE COETZEE, CHE HA SCOPERTO E ISOLATO LA MUTAZIONE SUDAFRICANA DEL COVID: “FINORA NESSUNO È STATO RICOVERATO” - IL PAZIENTE ZERO ITALIANO STA BENE: “SONO SODDISFATTO DI ESSERE STATO VACCINATO, POICHÉ IL VACCINO NEL NOSTRO CASO HA FUNZIONATO IN MANIERA EGREGIA…”

1 - "COSÌ HO SCOPERTO OMICRON MA NON ALLARMATEVI I SINTOMI SONO MOLTO LIEVI"

Estratto dell’articolo di Raffaella Scuderi per “la Repubblica”

 

angelique coetzee 1

Il 18 novembre la dottoressa sudafricana Angelique Coetzee scopre e isola la variante Omicron che fa tremare il mondo e chiude l'Africa australe al resto del pianeta. Presidente dell'Associazione dei medici del Sudafrica e membro della task force sanitaria governativa, Coetzee ci racconta da Pretoria questi ultimi dieci giorni che le hanno rivoluzionato la vita mettendola al centro dell'attenzione internazionale.

 

(…) «Finora nessun paziente affetto da Omicron è stato ricoverato. Non abbiamo mai riscontrato effetti gravi. La cosa interessante è che i pazienti con forti dolori alla gola sono poi risultati tutti negativi».  (…)

VARIANTE OMICRON

 

Come stanno i pazienti ora?

«Stanno molto bene, e a breve li ritesteremo. Nessuno ha presentato problemi degni di nota. E consideri che siamo arrivati al dodicesimo giorno dalla scoperta. Si sono ripresi tutti velocemente, in due-cinque giorni».

 

Che grado di contagiosità avete rilevato?

«Si sono contagiati solo i membri della famiglia del paziente zero. Gli altri contatti dei casi positivi sono tutti negativi. Potremmo dire che il grado di contagiosità è più o meno simile a quello della variante Delta. Non di più e non troppo severo».

 

I VIAGGI DEL PAZIENTE ZERO DELLA VARIANTE OMICRON IN ITALIA

2 - «GRAZIE AL VACCINO HO SOLO SINTOMI LIEVI» PARLA IL PAZIENTE ZERO, ISOLATO CON I FAMILIARI

Fulvio Bufi,Stefania Chiale per il "Corriere della Sera"

 

Sta bene, ringrazia di essersi vaccinato con due dosi nei mesi scorsi ed è certo di non aver infettato altre persone oltre ai familiari già con lui in isolamento. Sono questi oggi i punti fermi del «paziente zero» italiano contagiato dalla variante sudafricana del Covid Omicron, che ha deciso di parlare per «chiarire alcuni elementi essenziali della vicenda».

 

Nelle parole del dipendente 48enne di Eni la conferma di quanto ricostruito dal Corriere rispetto agli ultimi 18 giorni. Alla partenza dal Mozambico l'esito negativo del tampone, e durante tutto il tragitto il rispetto delle misure di distanziamento sociale: «Ho viaggiato nei giorni scorsi da Maputo a Milano - dice, tralasciando l'arrivo all'aeroporto di Fiumicino e la tappa a Caserta, di cui però abbiamo conferma - avendo effettuato in anticipo all'imbarco il test PCR, che ha restituito esito negativo.

CORONAVIRUS AFRICA

 

Come previsto dalle normative vigenti in materia ho rispettato lungo tutto il tragitto le misure di distanziamento sociale e di barriera individuale a tutti note». Quindi l'arrivo a Milano la notte del 15 novembre: «Successivamente mi sono recato a San Donato Milanese per le visite mediche programmate aziendali e contestualmente ho effettuato un nuovo test PCR propedeutico all'imbarco per il volo di rientro a Maputo.

angelique coetzee

 

 

Avendo avuto riscontro positivo di questo secondo test, ho viaggiato verso la mia residenza di Caserta evitando qualunque contatto con soggetti terzi per iniziare l'isolamento domiciliare previsto».

 

Stanno attualmente bene tutti i familiari - «mia moglie e i miei due bambini, mia madre e mia suocera» - contagiati. «Considerato il campione della mia famiglia, che comprende uomini e donne di età dagli 8 anni agli 81 anni e i sintomi blandi riscontrati in questi 10 giorni, posso affermare di essere soddisfatto di essere stato vaccinato poiché il vaccino ha funzionato nel nostro caso in maniera egregia, essendosi manifestata l'infezione solo con lievi sintomi.

 

VARIANTE OMICRON NATA IN AFRICA

Attualmente siamo in isolamento presso la nostra abitazione, monitorati dai medici e dall'autorità sanitaria, in attesa di riscontro negativo del test PCR per uscire dall'isolamento e chiudere questa fastidiosa vicenda». Il fatto che il «paziente zero» fosse vaccinato, «credo abbia avuto un effetto sul suo stato attuale di salute - riferisce il dg dell'Asl Caserta Ferdinando Russo -: il tampone che abbiamo fatto ieri sera, prima di inviarlo al Cotugno per il sequenziamento, ha rilevato una carica virale bassa: in genere questa si osserva in procinto della guarigione tanto è vero che il paziente è asintomatico.

VARIANTE OMICRON

 

Ci aspettiamo che nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, sarà negativo». Si attende per oggi l'esito delle analisi per accertare se anche i familiari del «paziente zero» siano stati colpiti dalla variante mentre saranno sottoposti a test i 133 passeggeri del volo proveniente dal Sudafrica e atterrato a Fiumicino l'11 novembre. Intanto hanno dato esito negativo i tamponi ad alunni e docenti delle due classi dei figli dell'uomo, messe in quarantena: oggi nuovo giro di test, poi se tutto andrà bene entro la settimana i bambini potranno riprendere le lezioni.

 

Da fonti della Regione Lombardia, che per prima tramite l'Ats Milano ha effettuato il tracciamento dei contatti, si apprende che le strutture ospedaliere milanesi visitate il 16 novembre dall'uomo sono tre e non una soltanto, tutte già informate per la sorveglianza degli operatori sanitari che hanno visitato il paziente.

CORONAVIRUS AFRICA

 

«Sul territorio lombardo l'uomo non ha avuto contatti con altre persone né in ambito lavorativo né in ambito extra-lavorativo». Scendendo nel dettaglio di quelle ore, «il paziente è arrivato a Milano nella serata del 15 e, con macchina noleggiata dall'azienda, ha raggiunto l'hotel».

 

LA PROTEINA SPIKE DELLA VARIANTE DELTA E QUELLA DELLA OMICRON

Qui «ha cenato da solo in una sala dove era presente solo un'altra persona, ma ubicata dal lato opposto. Non ha avuto contatti con il personale dell'hotel». Quindi il 16 la visita in tre differenti strutture sanitarie per le visite di controllo e il tampone: «Alle 8.00, sempre in auto, ha raggiunto l'ospedale per effettuare il tampone richiesto dalla propria azienda dovendo ripartire per il Mozambico la sera stessa del 16.

 

variante omicron

Dopo il tampone si è recato in auto presso un'altra struttura ospedaliera per sottoporsi agli esami periodici previsti per i dipendenti Eni, indossando sempre i dpi; subito dopo ha raggiunto un'altra struttura ospedaliera per ulteriori visite al termine delle quali ha ripreso l'auto per raggiungere l'aeroporto di Fiumicino. Durante il viaggio per Roma ha ricevuto la chiamata dal medico competente che lo ha informato della positività, motivo per cui ha deciso di tornare a Caserta dalla famiglia». Mentre «nella sede di lavoro di Milano non si è mai recato».

CORONAVIRUS OLANDAVARIANTE SUDAFRICANA - OMICRON

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