LA MARATONA DELLE POLEMICHE – A TRIESTE NESSUN INVITO AGLI ATLETI AFRICANI, IL CASO FINISCE IN PARLAMENTO – PER IL PD SI TRATTA DI “RAZZISMO”, L'ORGANIZZAZIONE HA CHIARITO CHE AGLI ATLETI SARA' PERMESSO ISCRIVERSI MA CHE "NON SARANNO INVITATI CORRIDORI AFRICANI" PER COMBATTERE "IL LORO SFRUTTAMENTO" – DI MAIO: "FOLLIA" - IL SOTTOSEGRETARIO GIORGETTI: "SCELTA SBAGLIATA, MA ATTENZIONE AGLI SCAFISTI DELLO SPORT" - LA FIDAL APRE UN FASCICOLO 

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Davide Falcioni per www.fanpage.it

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Iscrizione concessa a tutti, tranne agli atleti africani. E' quello che hanno deciso gli organizzatori del Trieste Running Festival, la manifestazione podistica che si svolgerà nella città friulana dal 3 al 5 maggio. Mentre il Partito Democratico ha polemizzato accusando di razzismo gli organizzatori questi si sono giustificati spiegando di aver escluso atleti africani dalla mezza maratona solo per evitare il loro sfruttamento.

 

"Quest'anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei  – ha dichiarato Fabio Carini, presidente della Apd Miramar – per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare".

 

E ancora: "In Italia troppi organizzatori subiscono le pressioni di manager poco seri che sfruttano questi atleti e li propongono a costi bassissimi e questo va a scapito della loro dignità, perché molto spesso non intascano niente e non vengono trattati con la giusta dignità di atleti e di esseri umani, ma anche a discapito di atleti italiani ed europei che chiaramente rispetto al costo della vita non possono essere ingaggiati perché hanno costi di mercato".

maratona maratona

 

 

Non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico, affidata all'europarlamentare Isabella De Monte: "A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport: ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno. Non si usi lo sfruttamento degli atleti come foglia di fico: per sollevare questioni simili ci sono luoghi e organismi preposti cui rivolgersi. Qui siamo davvero all'assurdo: si impedisce a dei professionisti di prendere parte a una gara perché provenienti dall'Africa.

 

giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

Attenzione, sono mesi che lo diciamo: la situazione sta davvero sfuggendo di mano e stiamo tornando indietro a tempi bui. Davanti a scelte simili la reazione è una sola: l'indignazione. Lo sport è condivisione, unione, uguaglianza, lealtà, rispetto: lo si insegna ai bambini e ai ragazzi. Ma che esempio si dà con scelte simili? Ancora una volta una vergogna inflitta a una città come Trieste e a una regione come il Friuli Venezia Giulia, da sempre culle di civiltà".

 

MARATONA TRIESTE VIETATA AGLI ATLETI AFRICANI. GIORGETTI: "SCELTA SBAGLIATA, MA ATTENZIONE AGLI SCAFISTI DELLO SPORT"

Da affaritaliani.it

Il sottogretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti: "Sbagliato escludere gli atleti africani. Non è così che si risolvono i problemi. Ma attenzione perchè il malessere esploso a Trieste nasconde l'ennesimo sfruttamento, quelli che chiamo gli scafisti dello sport. Aprirò subito un'indagine interna per quanto riguarda le mie competenze. Ascolterò tutte le parti in causa per fare chiarezza".

 

3. MARATONA DI TRIESTE

Cristian Cappelletti per www.openline.it

 

«Basta mercimoni. Quest'anno abbiamo deciso di prendere soltanto atleti europei per dare uno stop affinché vengano presi dei provvedimenti che regolamentino quello che è attualmente un mercimonio di atleti africani di altissimo valore, che vengono semplicemente sfruttati e questa è una cosa che non possiamo più accettare». Lo ha reso noto il presidente della Apd Miramar, Fabio Carini, organizzazione che promuove la Trieste Running Festival, manifestazione podistica che si terrà a Trieste dal 3 al 5 maggio prossima.
 
Una dichiarazione che ha scatenato reazioni nel mondo politico e sportivo: «Mancava questo al Friuli Venezia Giulia: essere la Regione che non fa correre gli atleti africani. Con motivazioni che hanno un retrogusto d'ipocrisia all'ennesima potenza, la nostra regione apre la stagione della discriminazione nello sport», ha commentato il segretario regionale del Pd Fvg, Cristiano Shaurli.
 
«Nessun razzismo», si difende Carini. In Italia, spiega, c'è un problema di sfruttamento di atleti extracomunitari: «Troppi organizzatori subiscono le pressioni di manager poco seri che sfruttano questi atleti e li propongono a costi bassissimi e questo va a scapito della loro dignità, perché molto spesso non intascano niente e non vengono trattati con la giusta dignità di atleti e di esseri umani, ma anche a discapito di atleti italiani ed europei che chiaramente rispetto al costo della vita non possono essere ingaggiati perché hanno costi di mercato». «Mi spiace se qualcuno se l'è presa - commenta ancora Carini - hanno preso una cantonata mostruosa. Ora è il momento che da questa Trieste, città multiculturale, si dica basta allo sport che non è etico. Il nostro obiettivo - ha poi concluso - è che questo non rimanga un fatto isolato ma che si cambi le regole». L'organizzazione ha chiarito che agli atleti sarà permesso iscriversi ma che da parte loro non verrà invitato alcun corridore africano.

 

 

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