giulia schiff

L’INVASIONE MI FA SCHIFF - GIULIA SCHIFF, LA 23ENNE EX ALLIEVA DELL’ACCADEMIA AERONAUTICA DI POZZUOLI DA CUI FU ESPULSA DOPO AVER DENUNCIATO LE VIOLENZE SUBITE DAI COMMILITONI DURANTE IL “BATTESIMO DEL VOLO”, SI È ARRUOLATA COME VOLONTARIA IN UCRAINA - UNICA DONNA NELLE FORZE SPECIALI DELLA LEGIONE INTERNAZIONALE, LA RAGAZZA REALIZZERÀ UNA SERIE DI REPORTAGE DAL FRONTE PER “LE IENE” FINCHÉ NON SARÀ IN MISSIONE: “NON TORNERÀ FINO ALLA FINE DEL CONFLITTO…”

1. LE IENE - GIULIA SCHIFF, UNICA VOLONTARIA ITALIANA NELLE FORZE SPECIALI IN UCRAINA - OGGI IN PRIMA SERATA

 

Giulia Schiff

Giulia Schiff, ex pilota dell’aeronautica militare, dall’inizio della guerra è a Kiev per combattere come volontaria nelle Forze Speciali della Legione Internazionale in Ucraina. Ed è l’unica donna del gruppo.

“Le Iene” stanno realizzando con la giovane pilota veneziana un reportage che durerà finché sarà in missione. La prima parte andrà in onda domani sera, mercoledì 23 marzo, in prima serata su Italia 1. L’allieva dell’Accademia di Pozzuoli che aveva denunciato più volte, anche ai microfoni della trasmissione, di essere stata vittima di mobbing e nonnismo, durante il suo “battesimo del volo”, non ha rinunciato al sogno di poter aiutare il prossimo, decidendo di partire per unirsi ai soldati giunti da tutto il mondo nelle terre del conflitto. Nonostante sia stata espulsa dall’Aeronautica Militare, dopo una lunga battaglia legale arrivata a conclusione pochi mesi fa quando il Consiglio di Stato respinse il suo ricorso mettendo fine alla sua carriera di pilota, la 23enne non si è mai arresa.

Giulia Jasmine Schiff 1

 

2. GIULIA SCHIFF, CACCIATA DALL’AERONAUTICA ORA FA LA LEGIONARIA CONTRO LA RUSSIA

Stefano Bensa per www.corriere.it

 

«Non vedo da parte dell’Europa la reazione che meriterebbe lo scempio che sta subendo l’Ucraina da parte di Putin. Non ci sono giustificazioni per non reagire. Bisogna soccorrere un Paese che non si può difendere da solo invaso da una delle potenze del mondo tra l’altro con motivazioni ridicole... a maggior ragione che è nostro vicino di casa».

 

Giulia Jasmine Schiff

Era il 25 febbraio, il giorno dopo lo scoppio della guerra avviata dalla Russia, quando Giulia Jasmine Schiff manifestava su Facebook la propria indignazione per quanto stava avvenendo nel cuore dell’Europa. Un post che passò quasi inosservato, e che nessuno avrebbe immaginato celasse le vere intenzioni della giovane di Mira, 23 anni, ex allieva dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli da cui fu espulsa nel 2018 dopo aver denunciato le violenze subite dai commilitoni durante il rito del «battesimo del volo»: andare a combattere al fronte.

 

La partenza in gran segreto

Perché pochi giorni dopo, in gran segreto, Giulia è partita - da sola - per l’Ucraina. Con lei, giusto uno zaino. Ed oggi, a quasi un mese dall’esplosione delle ostilità, la 23enne si trova al fronte, arruolata come volontaria nella «International Legion of Territorial Defense of Ukraine», unità militare creata sotto la guida del presidente Volodymyr Zelenskyy per unirsi alla difesa dell’Ucraina contro l’invasione russa. È stata lei stessa a comunicare la decisione a Roberta Rei, l’inviata delle «Iene» — il programma di Italia 1 — alla quale ha appena consegnato una serie di «reportage» sul campo che saranno trasmessi da questa sera. «Mi ha telefonato dicendomi: “domani parto”. Sono rimasta impietrita», spiega la giornalista di Mediaset.

Giulia Jasmine Schiff

 

Si tratta dell’unica donna della legione

Il viaggio di Giulia Jasmine Schiff si è svolto in varie tappe, coperte perlopiù dal segreto. Finché, grazie ad alcuni contatti sul posto, è riuscita ad entrare nel gruppo militare. Si tratta dell’unica donna della legione, di cui sarebbe già divenuta una sorta di mascotte. Dopo alcuni giorni di addestramento (che, però, non hanno previsto il volo) la giovane veneziana sarebbe stata impegnata nelle prime missioni, fucile in mano, attorno a Kiev. Ma dove si trovi esattamente è impossibile saperlo: questioni di sicurezza. Anche il suo cellulare, ieri sera, risultava irraggiungibile.

 

Giulia Jasmine Schiff

Nelle uniche finestre concesse per comunicare Giulia ha inviato i primi video a Roberta Rei, con la quale strinse un rapporto d’amicizia ai tempi dell’espulsione e della relativa causa giudiziaria (che perse di fronte al Tar) per il reintegro nell’Accademia Aeronautica. «L’ho fatto — avrebbe confessato Giulia Schiff a proposito dell’arruolamento fra i legionari — perché sono nata per questo, per aiutare i nostri fratelli ucraini e per evitare che la guerra giunga fino a noi».

 

«Sono controcorrente — avrebbe aggiunto —: mentre tanti fuggono io mi dirigo verso le zone dei combattimenti». Alcune tracce dell’avventura in guerra sono visibili su Instagram, dove la giovane si definisce «legionaria» mostrandosi in divisa (con la dicitura «somewhere on earth», da qualche parte sulla terra), accanto ad un fucile da combattimento e condividendo pochi secondi di un video girato fra le strade di quella che si presume essere la capitale ucraina.

Giulia Jasmine Schiff

 

Non è intenzionata a rientrare fino alla fine del conflitto

Secondo quanto rivelato a Rei, il soldato Giulia non avrebbe intenzione di rientrare in Italia fino al termine del conflitto, impegnandosi con i compagni per tentare di respingere l’avanzata russa. Del resto, come scrisse sempre su Facebook, a suo avviso era necessario agire in qualche modo: «Quante parole inutili, ma quali sanzioni? Perché potremo veramente aiutare e invece stiamo a guardare? Veramente — disse sulla sua pagina social — si stanno preoccupando del prezzo del gas e dei profughi che emigreranno? Tutta questa ipocrisia avrà delle conseguenze. Vergogna».

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)