forza italia marina pier silvio antonio tajani renato schifani roberto occhiuto fulvio martusciello

DAGOREPORT - COME SI DICE FORZA ITALIA IN CALABRESE? - L’OBIETTIVO DI MARINA E PIER SILVIO DI PORTARE IL PARTITO AL 20%, TRASFORMANDOLO NELLA “CASA DEI LIBERALI E DEI MODERATI”, DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON L’IRRILEVANZA DI LEADERSHIP DI TAJANI MA CON LA CRUDELE REALTÀ - IL 10% INTASCATO DA FORZA ITALIA ALLE EUROPEE APPARTIENE ALLA VECCHIA ARCHITRAVE MERIDIONALISTA: MARTUSCIELLO HA OTTENUTO L’11% IN CAMPANIA, OCCHIUTO IL 18% IN CALABRIA, SCHIFANI IL 23% IN SICILIA. MENTRE NEL LAZIO (REGIONE DEL CIOCIARO TAJANI) ARRIVA AL 4% E NEL NORD EST AL 7% (FLOP DEL BRAND LETIZIA MORATTI) - IL PROBLEMA È CHE I DUE FIGLI DEL CAV, PUR ESSENDO PROPRIETARI DEL PARTITO, NON HANNO RAPPORTI CON I RAS LOCALI CHE, PUR NON GODENDO DI GRANDE CONSIDERAZIONE, SONO QUELLI CHE SPADRONEGGIANO IMPIPANDOSENE ALLEGRAMENTE DELLA “FASE 2” DEL BERLUSCONISMO…

DAGOREPORT

pier silvio marina berlusconi

Negli ultimi giorni, smarginando irritualmente dallo loro proverbiale riservatezza, Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno reso pubblica la loro insoddisfazione per le performance di Forza Italia sotto la gestione dell’impalpabile Antonio Tajani.

 

È vero che l’ex monarchico, divenuto ministro, ha inanellato figure barbine a figuracce barbose, come quando chiese scusa “in quanto uomo” per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Ma la vera deficienza che affligge il settantenne ciociaro è quel quid che lo trasformi in un leader capace di opporsi agli alleati di governo.

 

antonio tajani berlusconi day

Ad esempio: quando decidono, a sua insaputa, di proporre una tassa sugli extra-profitti bancari (per la gioia della Banca Mediolanum, cara alla Famiglia di Arcore). Ancora: dove era Tajani quando Salvini con l’acquiescenza della Melona, ha ottenuto la riduzione di 20 euro ai 90 del canone Rai?

 

Se la prima minchiata è stata debellata dal sistema bancario italiano, la seconda ha tagliato con successo il traguardo, riuscendo a ridurre di oltre 400 milioni il budget di viale Mazzini che sarà recuperato aumentando il tetto pubblicitario a spese di Mediaset, La7, Discovery, etc.

 

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

Ma è altrettanto vero che Tajani, all’interno del partito, è un re travicello, una figura di raccordo più che un leader, visto che i voti non li porta lui. Lo si è capito col voto del 9 giugno. A spadroneggiare sono i tre reucci di Forza Italia: Roberto Occhiuto in Calabria, Renato Schifani in Sicilia e Fulvio Martusciello in Campania.

 

Ciascuno di essi ha una “agenda” diversa da quella berlusconiana: il governatore della Sicilia è ormai impegnato in una guerra a distanza con il meloniano Musumeci (a cui ha sfilato la Presidenza della Regione); Occhiuto e Martusciello sognano invece di impadronirsi del partito, forti dei risultati elettorali, a loro favorevoli, e approfittando dell’assenza di alternative valide.

roberto occhiuto congresso forza italia

 

Se Forza Italia alle Europee ha raggranellato quasi il 10% (9,59%) si deve alle loro “ramificazioni” sui territori. L’obiettivo di Marina e Pier Silvio, di portare il partito al 20%, trasformandolo nella “casa dei liberali e dei moderati”, inseguendo il vecchio sogno di Silvio Berlusconi, li costringe a un bagno di realtà.

 

I due eredi, che da un lato devono occuparsi delle aziende di famiglia e fare dunque scelte “interessate” (come l’operazione “Mediaset for Europe” acquisendo ProsiebenSat in Germania, ma su cui pende il giudizio della politica tedesca, che in cambio vorrebbe che Forza Italia mollasse la Meloni), dall’altro vogliono onorare la memoria di papà Silvio con un partito liberale ed europeista, “faro dei moderati”.

renato schifani 2

 

Il punto non è solo salvare l’esistente 10%, ma rilanciare in ottica futura: nuovi volti, giovani dotati di leadership, approccio “liberal”, come esplicitato da Marina Berlusconi nell’intervista al “Corriere” (“Personalmente, ad esempio, sui diritti civili. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso”).

 

Al momento, però, il partito si regge su una vecchia architrave meridionalista, consolidata da Napoli in giù. L’asse geografico del partito, infatti, è quasi totalmente spostato al Sud: FI alle Europee ha ottenuto l’11% in Campania, il 18% in Calabria e il 23% in Sicilia, mentre a Roma (città del ciociaro Tajani e di Barelli) non arriva al 5% e nel Nord Est al 7%.

FULVIO MARTUSCIELLO CON BARROSO

 

L’ex fortino lombardo è stato espugnato dai meloniani La Russa-Santanchè e l’operazione Letizia Moratti è stata un fallimento (l’ex sindaca ha racimolato soltanto 41mila preferenze).

 

Tajani non sa che pesci prendere, circondato da un Gasparri che si inventa l’obbrobrioso para-fascio “reddito di maternità” e un Barelli che sbarella cercando di smazzare il dossier nomine. La famiglia Berlusconi s’è accorta che sono necessarie, oltre a un ringiovanimento dei vertici del partito, nuove energie spendibili soprattutto per radicarsi al Nord (in Lombardia e Veneto) e riconquistare un’area elettorale ormai spostatasi su Fratelli d’Italia e Lega.

silvio berlusconi con marina e pier silvio

 

Il ricambio generazionale che hanno in mente Marina e Pier Silvio punta a dare un respiro nazionale a Forza Italia, sganciandola dalla sua nuova dimensione a trazione meridionale. Il problema è che i due figli del Cav, pur essendo proprietari del partito, non hanno rapporti con i ras locali che, pur non godendo di grande considerazione, sono quelli che portano i voti e hanno permesso al partito di continuare ad esistere al 10%.

 

Si trovano, dunque, nell’anomala situazione di avere le redini in mano senza sapere come guidare il cavallo (ad esempio, il no di Tajani al rientro di Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, sintetizzato nella frase “Non siamo un albergo ad ore”, si deve al veto posto da Martusciello, che non vuole vedere la moglie di Alessandro Ruben neanche in fotografia).

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

 

Un cambio di rotta nel partito diventa necessario in questa fase anche per gli equilibri interni alla coalizione di centrodestra: il no a von der Leyen ha aperto una guerra tra il governo Ducioni e Bruxelles, e Forza Italia, che pure è membro storico del Ppe e parte integrante della maggioranza Ursula, rischia di essere stritolata. Un primo segnale di indebolimento del partito si è avuto ieri: Forza Italia non ha ottenuto nessuna presidenza di commissione (nella legislatura uscente era al vertice di quella Affari costituzionali).

 

Ps. Gianni Letta in questi giorni sta trattando per conto di Forza Italia le future nomine in Rai. Discutere di tv pubblica significa ovviamente parlare anche di Mediaset, su cui si è abbattuta l’iniziativa di Matteo Salvini sulla riduzione del canone, con conseguente innalzamento del tetto pubblicitario per la Rai.

 

silvio piersilvio e marina berlusconi

Un meccanismo che finisce per danneggiare il Biscione e La7, che incasseranno meno soldi: la rappresaglia del leader leghista sulle tv private si deve alla considerazione che il Capitone non sente più di avere dai talk di Rete4 (che in passato gli hanno tirato la volata) e alla frustrazione per le legnate che riceve tutti i giorni dalle trasmissioni della tv di Cairo.

renato schifani 1pier silvio e marina funerali silvio berlusconi. occhiuto tajaniANTONIO TAJANI ROBERTO OCCHIUTO ANTONIO TAJANI PIANGE AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...