DICE IL SULTANO, NON METTERLO NELL'ANO - GEORGE CLOONEY DICHIARA GUERRA AL BRUNEI CHE HA INTRODOTTO LA LAPIDAZIONE PER GAY E ADULTERI: ''BOICOTTATE I 9 ALBERGHI DI LUSSO DI SUA PROPRIETÀ'', TRA CUI L'EDEN A ROMA, IL PRINCIPE DI SAVOIA A MILANO E IL BEVERLY HILLS HOTEL - ''SONO BELLISSIMI E CHI CI LAVORA NON HA COLPE. MA OGNI VOLTA CHE CI ENTRIAMO DIAMO SOLDI A CHI CONDANNA I CITTADINI A MORIRE PERCHÉ OMOSESSUALI O ADULTERI''

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Francesco Tortora per www.corriere.it

 

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George Clooney "dichiara guerra" al sultano del Brunei. Il divo di Hollywood ha reagito con sdegno alle nuove leggi ispirate alla sharia che entreranno in vigore il prossimo 3 aprile nel piccolo Paese asiatico e  che prevedono lapidazione e pene corporali per gli omosessuali e gli adulteri. L'attore 57enne ha scritto una lettera al sito Deadline in cui si scaglia contro il sultano Hassanal Bolkiah e invita i lettori a manifestare la propria indignazione boicottando i 9 lussuosi alberghi in Occidente di proprietà del sovrano asiatico.

 

 

La missiva

Nella lettera Clooney elenca gli hotel di proprietà del sultano e tra questi ci sono anche due alberghi in Italia, l'hotel Principe di Savoia a Milano e l'Eden a Roma. L'attore ricorda di aver soggiornato in passato in quasi tutti questi alberghi, ma di non aver mai saputo chi fosse il proprietario: «Sono bellissimi hotel - scrive la star -. Le persone che lavorano lì sono gentili e disponibili e non hanno niente a che fare con la proprietà. Ma ogni volta che entriamo per un meeting o una cena, diamo dei soldi a chi condanna i propri cittadini a morte perché gay o adulteri. Vogliamo davvero contribuire a pagare per queste violazioni dei diritti umani?».

 

 

L'elenco

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L'attore ricorda anche di occuparsi di regimi autoritari e criminali da anni e di essere ben consapevole che queste forme di protesta non potranno scalfire il loro potere. Tuttavia aggiunge: «Ma possiamo influenzare le banche, i finanzieri e le istituzioni che fanno affari con loro e scegliere di non guardare dall'altra parte».

 

Dopo aver elencato tutti gli hotel di proprietà del sultano (oltre i due italiani completano la lista i resort di Londra "The Dorchester" e , "45 Park Lane", il "Coworth Park" in Gran Bretagna, "The Beverly Hills Hotel" a Beverly Hills, l'Hotel Bel-Air a Los Angeles e i due parigini "Le Meurice" e il "Plaza Athenee") Clooney conclude la missiva: «Adesso sta a ciascuno di noi scegliere quello che fare».

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