pnrr raffaele fitto giorgia meloni sergio mattarella

ITALIA DA RECOVERY? NO, DA RICOVERO! COME DAGO-RIVELATO LA MELONI NON CE LA FA: DEI 209 MILIARDI DEL PNRR SARÀ UN MIRACOLO SE SI RIUSCIRÀ A INCASSARNE LA METÀ (COSA DICE MATTARELLA?) - IL MINISTRO FITTO DOPO L’ALLARME DELLA CORTE DEI CONTI: “IRREALIZZABILI ALCUNI PROGETTI. È SCIENTIFICO, LA SCADENZA DEL 2026 E’ TROPPO VICINA”. E SCARICA LE RESPONSABILITA’ DEI RITARDI SU DRAGHI - LA FLESSIBILITÀ NEI TEMPI RICHIESTA DALLA DUCETTA VIENE RIMBALZATA DALl'UE CHE NON HA DIGERITO IL SUO RICATTO SUL MES – IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DOMBROVSKIS CHIUDE ALL’IPOTESI DI UN’ESTENSIONE TEMPORALE DEL RECOVERY. “LA MAGGIOR PARTE DEGLI OBIETTIVI VA REALIZZATA QUEST’ANNO” – DAGOREPORT

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/giorgia-lsquo-gna-fa-pnrr-si-trasforma-pernacchia-dimenticate-347807.htm

 

 

Estratto dell’articolo di Gianni Trovati e Manuela Perrone per il Sole 24 Ore

 

 

raffaele fitto giorgia meloni

«È matematico, è scientifico, alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati». La cornice è tra le più ufficiali, la Sala della Regina di Montecitorio dove la Corte dei conti ha presentato ieri pomeriggio la Relazione semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr.

 

Raffaele Fitto, ministro che del Pnrr ha la delega, decide di abbandonare i toni cauti che gli sono abituali e va dritto al punto. «Siamo un Paese che oggi è ancora fermo al 34% dei pagamenti per i fondi di coesione 2014-2020», ha ricordato richiamando il dossier illustrato a metà febbraio in Consiglio dei ministri.

 

RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

Pochi minuti prima i magistrati contabili avevano mostrato che nel 2020-2022 la spesa effettiva delle risorse Pnrr si era fermata al 12%, 6% senza i crediti d’imposta automatici, e che la riprogrammazione chiede di conseguenza di far schizzare le uscite reali a oltre 40,9 miliardi quest’anno per arrivare a 46,5 e 47,7 miliardi nei prossimi due anni. L’ipotesi è sostanzialmente impossibile, a giudizio dello stesso Fitto che chiede «una valutazione attenta» da realizzare subito, «senza aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa».

 

È la prima volta che il ministro scopre le carte in modo così diretto, misurando la distanza tra la capacità di spesa chiesta dal Pnrr e quella permessa dalla struttura di pubblica amministrazione ed economia italiana.

 

Le parole di Fitto arrivano all’indomani del nuovo rinvio di un mese del verdetto europeo sui 55 obiettivi della seconda metà del 2022, che danno diritto alla terza rata da 19 miliardi. Sul tema il ministro non drammatizza («Sono ottimista», dice) e la stessa Commissione Ue spiega che lo slittamento «non è inusuale», tornando ad apprezzare «i significativi progressi compiuti nelle ultime settimane».

fitto meloni

 

Peccato che però, nelle stesse ore, il vicepresidente della commissione Valdis Dombrovskis sia tornato a chiudere all’ipotesi di un’estensione temporale del Recovery. «La maggior parte degli obiettivi va realizzata quest’anno», ha aggiunto. Il punto cruciale, infatti, non sono le obiezioni mosse a Bruxelles su riforma delle concessioni portuali, sistemi di teleriscaldamento e Piani urbani integrati (tutti interventi che Fitto ha rimarcato essere stati approvati dal Governo Draghi), su cui il confronto tecnico continua.

 

Ad allarmare il Governo è il deciso aumento di severità degli esami comunitari, e il rischio concreto che gli inciampi di oggi siano solo un antipasto dei problemi che emergeranno nel tempo. Nasce da questo allarme la strategia che l’Esecutivo sta portando avanti nel complicato negoziato sulla revisione del Piano da proporre entro la fine di aprile. L’obiettivo è sempre quello di recuperare le risorse dei progetti irrealizzabili entro il 2026 «giocando sullo spostamento» sotto il cappello dei fondi di coesione, che hanno l’indiscutibile pregio di allungarsi fino al 31 dicembre 2029.

 

fitto meloni

Alla traduzione pratica di questo schema si è dedicata anche la cabina di regia riunita da Fitto nella serata di ieri dopo il Consiglio dei ministri su decreto bollette e Codice appalti. Il vertice, durato meno di un’ora limitato alle amministrazioni centrali mentre il secondo tempo con gli enti territoriali si terrà nei prossimi giorni, è servito a Fitto per tornare a chiedere ai colleghi «in tempi rapidi un'analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun ministero elaborando proposte d’azione concrete e un’analisi a tutto il 2026».

 

Quel che serve, ha spiegato il titolare del Pnrr, è «una risonanza magnetica» di tutti i progetti. Su queste basi Fitto punta ad avere «ragioni forti» per rinegoziare il Piano a Bruxelles. Il tutto mentre si lavora anche all’integrazione con RepowerEu, a cui sarà dedicato un provvedimento specifico, mentre è atteso per la prossima settimana (il 6 aprile) l’arrivo in Consiglio dei ministri del decreto sulle assunzioni nei ministeri.

 

berlusconi salvini meloni fittoraffaele fitto raffaele fitto giorgia meloni gianfranco rotondi foto di bacco (1)SALVINI MELONI FITTO 1

(...)

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...