SMENTIRE DI MAIO È IL NUOVO SPORT NAZIONALE - PURE I FEDELISSIMI FRACCARO, PATUANELLI E BONAFEDE NON SANNO PIÙ CHE PESCI PIGLIARE CON GIGGETTO. IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA È STATO COSTRETTO A SMENTIRE L’EX BIBITARO, CHE VOLEVA METTERE LA FIDUCIA SULLO SCUDO PENALE PER ARCELORMITTAL - CONCILIARE GLI IMPEGNI DI MINISTRO DEGLI ESTERI E DI CAPO POLITICO È SEMPRE PIÙ DIFFICILE E I GRUPPI PARLAMENTARI SONO IN RIVOLTA PERMANENTE…

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Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

DI MAIO BONAFEDE DI MAIO BONAFEDE

Un conto sono le smentite di rito in politica, un altro la realtà delle parole. Per esempio il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dice durante la trasmissione Porta a Porta: «Il M5S ha chiarito che la questione dell' ex Ilva non determinerà la sopravvivenza del governo». Era stato Luigi Di Maio, durante una riunione con i ribelli tarantini a Palazzo Chigi a legare il destino del governo a un eventuale voto di fiducia su una norma che reintrodurrebbe l' immunità penale per la gestione delle acciaierie. Evocare la fiducia, e dunque la crisi del governo Conte II, aveva stupito tutti i presenti, a partire proprio da Giuseppe Conte che aveva voluto vedere di persona i grillini pugliesi nella speranza di ammorbidire la loro opposizione allo scudo.

LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI

 

luigi di maio stefano buffagni riccardo fraccaro danilo toninelli barbara lezzi luigi di maio stefano buffagni riccardo fraccaro danilo toninelli barbara lezzi

Dalle reazioni alla frase di Di Maio, La Stampa ha ricostruito il disappunto degli uomini considerati più fedeli al capo politico, i ministri Stefano Patuanelli, Riccardo Fraccaro e Bonafede, confusi sulle reali intenzioni del leader. Increduli che una vicenda così delicata possa essere utilizzata magari per secondi fini, come quelli di scatenare una crisi di governo per una questione di sopravvivenza politica.

barbara lezzi barbara lezzi

 

Sono dubbi che tormentano i ministri del M5S come un pezzo importante dei gruppi parlamentari che ormai sfuggono al controllo di Di Maio. L' ennesima prova c' è stata ieri.

Prima che il Guardasigilli smentisse il capo politico, al Senato è andata in scena una votazione che ha messo in minoranza Barbara Lezzi assieme alla esigua pattuglia di senatori contrari a ogni ipotesi di scudo. Solo cinque contrari su ottanta.

bonafede salvini conte bonafede salvini conte

 

ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI

Un plebiscito che ha sconfessato anche la linea, attendista, di Di Maio. Non è stato un voto su un documento, ma sulla sintesi della relazione fatta da Patuanelli. L' appuntamento con i senatori era cruciale visti gli equilibri, ma il confronto con il ministro dello Sviluppo economico è stato replicato anche alla Camera. A dimostrazione che è il sempre più apprezzato Patuanelli ad aver ricevuto il mandato pieno per la trattativa su Taranto per conto del M5s e non Di Maio. I senatori hanno ribadito una posizione di dialogo che prevede la possibilità di ragionare e valutare su un intervento normativo, si vedrà se nella formula dello scudo penale a tempo (nel frattempo smentito senza troppa convinzione), ovviamente solo se Arcelor tornerà a sedersi al tavolo.

I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - DI MAIO - CONTE - SALVINI I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - DI MAIO - CONTE - SALVINI

 

Hanno confermato pieno sostegno a Conte e, soprattutto, rispedito al mittente l' idea di porre la fiducia su un qualsiasi provvedimento che preveda l' immunità. Solo che il mittente era Di Maio.

Che sia «il momento più nero del M5S» pare sia stato lo stesso Di Maio a confessarlo ai deputati. Certo non il miglior momento per allontanarsi dall' Italia. E invece, proprio mentre la sua leadership traballa, gli impegni da ministro lo porteranno prima a Washington e poi in Giappone.

 

di maio ilva di maio ilva

Un' assenza che potrebbe favorire chi spinge per detronizzarlo nel timore che possa fare del M5S uno spin off come Matteo Renzi ha fatto con il Pd. I senatori, ma anche i deputati che ieri hanno visto Patuanelli, sono per la stragrande maggioranza allineati sulla volontà di tenere in piedi il governo Conte, costi quel che costi. Il caso Ilva, sostengono, non può essere strumentalizzato. Patuanelli li ha rassicurati e si è augurato, come chiedeva Arcelor, che non si arrivi a spegnere gli altiforni, condizione necessaria per mantenere la produzione.

 

RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA

La giornata di ieri ha comunque regalato qualche spiraglio al govenno. Sul fronte politico la commissione Finanze ha dichiarato inammissibili gli emendamenti di Italia Viva e Forza Italia al decreto fiscale che miravano a reintrodurre lo scudo penale tout court. E Arcelor ha informato che continuerà la gestione della fabbrica fino a maggio 2020, mese in cui il Tribunale di Milano ha fatto sapere che si esprimerà sulla richiesta di recesso del contratto presentato dal colosso indiano.

ALFONSO BONAFEDE ABBRACCIA LUIGI DI MAIO E DI BATTISTA GUARDA ALFONSO BONAFEDE ABBRACCIA LUIGI DI MAIO E DI BATTISTA GUARDA luigi di maio in imbarazzo davanti ad alessandro marescotti a taranto 1 luigi di maio in imbarazzo davanti ad alessandro marescotti a taranto 1 roberto speranza nicola zingaretti vincenzo bianconi luigi di maio giuseppe conte roberto speranza nicola zingaretti vincenzo bianconi luigi di maio giuseppe conte

 

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