volodymyr zelensky vladimir putin ucraina

LA SOTTILE LINEA RUSSA - CON LO SGUARDO INTERESSATO DI WASHINGTON, I GENERALI RUSSI E UCRAINI HANNO APERTO UNA LINEA DI COMUNICAZIONE SEGRETA PER EVITARE LA GUERRA TOTALE - MOLTI DI LORO SONO STATI COMPAGNI D’ACCADEMIA (PRIMA DEL 1991 LE SCUOLE MILITARI ERANO UNICHE PER RUSSI E UCRAINI) - IL BLOCCO DEL GRANO A ODESSA E’ IL BANCO DI PROVA PER CAPIRE SE I CONTATTI TRA EX COMPAGNI DI LEVA POSSONO SBLOCCARE LA SITUAZIONE SUL CAMPO – AVVISO AI NAVIGATI: DA GIORNI AI VERTICI DELLA NATO CRESCE IL SOSPETTO CHE LA CINA ABBIA INIZIATO AD AIUTARE MOSCA SULLE ARMI, CON PEZZI DI RICAMBIO E MUNIZIONI…

Claudio Tito per “la Repubblica”

 

PUTIN ZELENSKY

Al di là delle minacce di nuovo lanciate ieri dal Cremlino e dei drammi inevitabili in una guerra, un filo sottilissimo di speranza recentemente ha iniziato a srotolarsi.

E che unisce Mosca a Kiev. Si tratta di un linea di comunicazione che in maniera intermittente si apre tra alti ufficiali russi e ucraini. Generali a più stelle ai quali viene facile accettare di dipanare un gomitolo intricato. Perché li unisce qualcosa di incancellabile: un passato in comune.

 

La condivisione di una delle principali esperienze formative per un soldato: l'Accademia.

Soldati russi

Fino al 1991, del resto, le scuole di guerra erano uniche, per russi e ucraini. Quell'esperienza, allora, costituisce per molti un'appartenenza che non si dimentica. In alcuni casi aveva creato delle amicizie. Ecco, quei ricordi adesso rappresentano una chiave per aprire e mantenere aperto un canale che è in grado di trasmettere messaggi e intavolare trattative. Da Mosca a Washington attraverso Kiev. Perché questo tipo di scambio, in un modo o nell'altro, arriva ai vertici del governo russo e alla struttura militare americana. È ormai noto che gli apparati statunitensi sono attivissimi nell'aiutare e guidare le truppe di Zelensky.

 

MEME ZELENSKY PUTIN

Anche a Bruxelles nel quartier generale della Nato, allora, hanno iniziato soppesarne l'efficacia. È evidente che non si tratta di una modalità formale. Ma può essere utile per cogliere segnali o per risolvere questioni neutrali rispetto alla guerra.

Ad esempio, un test potrebbe essere l'enorme quantità di grano bloccato ad Odessa. Porre le condizioni perché quelle derrate possano lasciare il porto o la ferrovia, è infatti possibile solo se c'è un'intesa tra militari.

 

vladimir putin volodymyr zelensky

Una sorta di tregua - che nessuno al momento chiamerebbe così - temporanea e "di scopo" per far partire esclusivamente le riserve di quel prodotto. L'attenzione su questa esigenza è ormai altissima da parte di tutti i contendenti. Basti pensare che ieri l'Ue ha lanciato un piano straordinario proprio per il trasporto dall'Ucraina di 20 milioni di tonnellate di cereali. Che rischiano pure di marcire o di essere distrutti nei depositi ma fondamentali per scongiurare una crisi alimentare globale. Senza un coordinamento con i vertici militari tutto diventa più complicato se non impossibile.

 

zelensky putin

Non solo. L'importanza di questa "linea di comunicazione" assume rilievo crescente perché il quadro bellico descritto da tutti i rapporti dell'Alleanza Atlantica viene definito di "stallo". Da giorni, secondo gli ultimi resoconti, nessuna delle parti - a cominciare dalle truppe di Mosca - riesce a compiere sensibili passi avanti. Una situazione che comporta tre pericoli. Il primo sono i tempi del conflitto: destinati a essere lunghi. Il secondo riguarda la popolazione: in una fase di questo tipo la tendenza è a mettere in sicurezza il campo di battaglia senza fare sconti ai cittadini. Anche da parte ucraina nei confronti della componente russofona. Il terzo concerne le probabilità di incidente: più passano i giorni, più cresce la possibilità di un evento imprevisto e involontario.

 

soldati russi a mariupol

Nei giorni scorsi, ad esempio, è stato sfiorato più di una volta lo scontro tra jet ai confini tra la Russia e i Paesi della Nato, in particolare in Romania. Basta una gestione non accurata delle provocazioni, un errore nel calcolo dello spazio aereo e tutto può precipitare. In ogni relazione questa è una delle preoccupazioni maggiori. E la linea di contatto viene coltivata anche come ultima valvola d'emergenza. Ancora di più se le prossime scelte di Putin dovessero acuire la tensione. Se Mosca decidesse di aumentare la presenza nel Donbass progettando di occupare tutta la fascia costiera ucraina del Mar Nero, allora, le percentuali di rischio aumenterebbero.

volodymyr zelensky e vladimir putin 1

 

Non a caso, gli interrogativi che gli Stati Maggiori del Patto hanno iniziato a porsi, riguardano le conseguenze di un eventuale incidente.

Verso quali aree si dirigerebbe la ritorsione russa? Dopo la formale richiesta di adesione alla Nato, certamente la Finlandia vive una situazione di allarme. Ma soprattutto i Paesi Baltici: Lituania, Estonia e Lettonia.

Anche a causa della vicina enclave russa di Kaliningrad. Punto nevralgico di qualsiasi eventuale operazione militare contro l'Europa. Sotto pressione, poi, ci sarebbe anche l'Italia. In particolare per le importanti basi Nato sul nostro territorio.

PARATA MILITARE 9 MAGGIO GIORNO DELLA LIBERAZIONE

 

Per tutto questo, dunque, gli alleati europei difficilmente potranno rinunciare ai rifornimenti in termini di armamenti a favore di Kiev. Evitare la degenerazione della guerra - secondo le analisi che accompagnano i colloqui tra i membri della Nato - passa dalla capacità di resistenza degli ucraini. Ogni passo ulteriore verso i confini occidentali, aumenta le probabilità dell'incidente. Quindi al di là dello sforzo diplomatico, l'Italia non fermerà gli aiuti militari e li concentrerà su tre tipi di forniture. La prima è di natura tecnologica: puntatori laser, strumenti ad alta definizione, aerei spia.

 

putin zelensky

La seconda è l'"Artiglieria di campagna": i cannoni FH70 da 155 millimetri, vecchi ma potenti, che anche Gran Bretagna e altri paesi stanno donando. La terza sono i blindati: i famosi "Lince" che sono stati venduti in passato anche alla Russia. Un servizio di rifornimento ancora più indispensabile perché da giorni ai vertici dell'Alleanza cresce il sospetto che la Cina abbia iniziato ad aiutare Mosca sulle armi. Pezzi di ricambio e munizioni. Quella linea di contatto tra alti ufficiali, quindi, può rivelarsi una delle contromisure più efficienti per allontanare lo spettro di un conflitto globale e, come ha minacciato Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, di «una guerra nucleare totale».

soldato filo russi a mariupolSoldati russiPUTIN CON I SOLDATI RUSSISOLDATI RUSSI A MARIUPOLsoldati russi volodymyr zelensky e vladimir putin 2

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT