PIGNATARO, GOLDEN MISTERY - COME MAI IL GOVERNO HA CHIESTO APPROFONDIMENTI AL GRUPPO ION PER DARE IL SUO VIA LIBERA ALL’ACQUISIZIONE DA 1,3 MILIARDI DI PRELIOS, CARO A PALENZONA? CI SONO STATE INFORMATIVE CHE AVREBBERO SPINTO BANKITALIA A FICCARE IL NASO IN UNA RAGNATELA DI SOCIETÀ CON SEDE TRA IRLANDA E LUSSEMBURGO, SENZA UN BILANCIO CONSOLIDATO PUBBLICO, PER CUI NON È NOTO IL SUO LIVELLO D’INDEBITAMENTO COMPLESSIVO? - EPPURE NEGLI ULTIMI ANNI PIGNATARO HA COMPRATO ASSET SENSIBILI DEL SETTORE BANCARIO COME CEDACRI, CERVED, LIST, IL 32% DELLA CASSA DI RISPARMIO DI VOLTERRA, MA NESSUNA ISTITUZIONE HA AGITATO LA PALETTA ROSSA DEL GOLDEN POWER: CHE SARA' MAI SUCCESSO?

-

Condividi questo articolo


LE VACANZE DI PALENZONA CHEZ PIGNATARO

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/dagoreport-ndash-malelingue-sostengono-che-fabrizio-palenzona-381112.htm

 

PRELIOS-ION, IL GOVERNO CHIEDE CHIARIMENTI SULLA SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO PER L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO. IL NODO DEI PEGNI SU CEDACRI E CERVED

Gianluca Paolucci per Verità & Affari - https://www.veritaeaffari.it/in-evidenza/ex-ilva-avviato-liter-per-lamministrazione-straordinaria/

Andrea Pignataro Andrea Pignataro

 

 

Il governo italiano ha chiesto informazioni addizionali al gruppo Ion per dare il suo via libera all’acquisizione di Prelios da parte del gruppo controllato dal finanziere Andrea Pignataro. Secondo quanto riporta Bloomberg, il governo avrebbe richiesto maggiori informazioni sulla struttura dell’operazione, che secondo i poteri previsti dalla normativa sul golden power può essere bloccata. 

 

In particolare, il governo avrebbe chiesto chiarimenti su debito e pegni che sarebbero costituiti su Prelios per il finanziamento dall’acquisizione da parte di Ion. 

LA STRUTTURA DI ION - ANDREA PIGNATARO LA STRUTTURA DI ION - ANDREA PIGNATARO

L’operazione di acquisizione, annunciata nel settembre scorso, ha un controvalore di 1,3 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni di debito. 

 

Le partecipazioni in pegno 

La struttura dell’operazione Prelios è peraltro analoga a quella delle altre grandi operazioni condotte da Ion in Italia, che negli ultimi tre anni ha investito circa 5 miliardi in acquisizioni. Tanto Cerved che Cedacri sono interamente in pegno agli istituti che hanno finanziato Ion. Tra le banche creditrici figurano Unicredit, Jp Morgan, Deutsche Bank e Goldman Sachs.

 

Secondo i contratti di finanziamento, per quanto riguarda Cedacri anche i conti correnti della società che gestisce le infrastrutture sono gravati da un pegno in favore delle banche finanziatrici. All’estero, il gruppo Ion controlla tra le altre cose Dealogic, Fidessa Trading e Acuris, che controlla il servizio di news finanziarie Mergermarket. 

PRELIOS PRELIOS

 

La ragnatela di società

Il gruppo, composto da una ragnatela di società con sede prevalentemente tra Irlanda e Lussemburgo, non ha un bilancio consolidato pubblico, per cui non è noto il suo livello d’indebitamento complessivo. 

 

L’acquisizione di Prelios è realizzata tramite una società italiana, la X3 Mergeco spa. Da qui attraverso altre sei società tra Irlanda e Lussemburgo si arriva fino alla Ion Investment Corporation, che ha sede in Lussemburgo. Questa è controllata dl Iit srl, sede ancora nel Granducato. Nell’ultimo bilancio, la Iit ha rivalutato la partecipazione di Ion Investments per 20 miliardi, portando il valore dei suoi asset da poco più di 800 milioni a quasi 21 miliardi di euro.

 

ESAME FINALE SU ION-PRELIOS

Luca Gualtieri per “MF”

 

Andrea Pignataro Andrea Pignataro

La più grande operazione di m&a nel credito italiano dell’ultimo anno imbocca il rettilineo finale. L’acquisizione da 1,3 miliardi di Prelios da parte del gruppo Ion di Andrea Pignataro potrebbe essere chiusa entro marzo. Prima però il deal dovrà ottenere il bollino verde del governo (ai sensi della normativa sul Golden Power) e della Banca d’Italia. Le due istituzioni dovrebbero esprimersi in sequenza tra la fine di gennaio e febbraio e proprio nei prossimi giorni i due processi autorizzativi entreranno nella fase finale. 

37 fabrizio palenzona 37 fabrizio palenzona

 

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Palazzo Chigi avrebbe già deciso per un sostanziale ok ma sono in corso approfondimenti sull’articolazione delle notifica. Non è infatti ancora chiaro se verrà data una sola autorizzazione o se saranno necessari più passaggi, uno per ogni tappa del processo di integrazione di Prelios nel gruppo fondato da Pignataro. 

 

In parallelo sta procedendo l’esame di Bankitalia. Via Nazionale avrebbe avviato una disamina della struttura dell’operazione per verificarne soprattutto la sostenibilità dell’assetto di governance e dell’architettura finanziaria. 

 

L’acquisto di Prelios è passato infatti attraverso un finanziamento da circa 600 milioni arrivato da un pool capitanato da Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bnp Paribas e composto anche da Banco Bpm, Standard Chartered Bank e Mediobanca a fronte di una leva complessiva di gruppo stimata a inizio 2023 cinque volte l’ebitda. 

Andrea Pignataro (nel cerchio) Andrea Pignataro (nel cerchio)

 

Al momento non risultano intoppi nel processo autorizzativo. Osservatori di mercato ricordano peraltro che Ion ha già fatto altre tre operazioni sul mercato italiano, tutte autorizzate dalle autorità competenti. Negli ultimi anni il gruppo londinese ha infatti comprato prima Cedacri (servizi di outsourcing per il settore bancario) poi Cerved (credit information e credit management) quindi List (software per il settore finanziario). 

 

L’anno scorso poi Ion ha ottenuto luce verde da Bankitalia per l’acquisto del 32% della Cassa di risparmio di Volterra, l’istituto di credito toscano non quotato e oggi in fase di turnaround. L’acquisto e l’integrazione di Prelios dovrebbero ricalcare i deal già conclusi da Ion sul mercato italiano, ripercorrendo gli iter seguiti negli anni scorsi con Cedacri e Cerved. 

ANDREA PIGNATARO ANDREA PIGNATARO

 

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, al closing dell’operazione (atteso entro marzo) il gruppo presieduto da Fabrizio Palenzona dovrebbe diventare una divisione di Ion con una struttura di capitale segregata. All’attuale management sarà assicurata continuità, mentre il nuovo azionista di controllo darà un contributo agli investimenti per la crescita e alla strategia. 

 

Ion del resto ha già impegnato in Italia quasi un terzo delle risorse investite dal 2005 a oggi. Nella campagna acquisti fatta negli anni scorsi sono stati messi sul piatto 4,7 miliardi. Complessivamente il gruppo ha 40 mila clienti, ricavi per 3,2 miliardi (con un cagr del 35% rispetto al 2005), 2 miliardi di ebitda e 1,8 miliardi di cash flow, quasi totalmente investito in crescita.

stefano lucchini fabrizio palenzona paolo cirino pomicino foto di bacco stefano lucchini fabrizio palenzona paolo cirino pomicino foto di bacco vincenzo maranghi con palenzona vincenzo maranghi con palenzona

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…

DAGOREPORT – VESPA SI TRASFORMA IN FARFALLA: SANGIULIANO VOLEVA CAMBIARE IL SISTEMA CINEMA E L’HA PAGATO: GUARDATE QUANTI MILIONI LO STATO HA DATO A FILM E REGISTI! - RISPONDE UN PRODUTTORE: “IL MINISTRO HA IMPIEGATO QUASI DUE ANNI PER SPOSTARE I CONTRIBUTI ‘’AUTOMATICI’’ (CHE PROCEDONO IN BASE A DEI CRITERI PRESTABILITI, MA SENZA DISCREZIONALITÀ POLITICA) A QUELLI ‘’SELETTIVI’’ (CHE COMPORTANO UNA SCELTA SQUISITAMENTE POLITICA), PARALIZZANDO UN SETTORE CHE DÀ LAVORO A 260MILA PERSONE E ALLONTANANDO GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI – E SE QUALCUNO HA FATTO IMPICCI CON I CONTRIBUTI ‘’AUTOMATICI’’, SANZIONATELO. SIETE VOI AD AVERE GLI STRUMENTI DI VERIFICA CONTABILE, FATELI FUNZIONARE!’’ - VIDEO

DAGOREPORT - COME SI DICE PARACULA IN TEDESCO? URSULA! -VON DER LEYEN HA DETTO SI’ A UN INCARICO DI PRIMO PIANO PER FITTO NELLA COMMISSIONE UE SAPENDO BENE CHE SAREBBE STATO UCCELLATO DA VERDI, SOCIALISTI E LIBERALI (CHE HANNO SOSTENUTO LA SUA RIELEZIONE MENTRE LA MELONA GENIALE HA VOTATO CONTRO) - LA DUCETTA DELLA GARBATELLA, DA BRAVA ATTRICE DI BORGATA, ENTRA IN MODALITA' CAMALEONTE E CHIEDE UN AIUTO A COLUI CHE HA SEMPRE AVVERSATO, MARIO DRAGHI (FOTI, MEJO DI ZELIG: ''L'AGENDA DRAGHI E' LA NOSTRA'') - IL CINICO MARIOPIO, CHE ANCORA SOGNA IL QUIRINALE, ACCETTA DI INTERLOQUIRE CON URSULA MA NON HA ALCUNA INFLUENZA SUI GRUPPI PARLAMENTARI UE: E QUI ENTRA IN GIOCO UN VECCHIO AMICO DELL'UNDERDOG DEL COLLE OPPIO, ENRICO LETTA (SARA' LUI A PARLARE CON MACRON E SANCHEZ) - DA PRETINO RANCOROSO, L’EX SEGRETARIO DEL PD AIUTERA’ LA GIORGIA REIETTA PER VENDICARSI DI CHI, ELLY SCHLEIN IN TESTA, NON LO VENERA E NON LO CONSIDERA IL SAPIENTONE POLITICO CHE CREDE DI ESSERE..