gianluigi aponte 3

TESTA DI APONTE - L'INCREDIBILE SCALATA DELL'81ENNE GIANLUIGI APONTE, FONDATORE DI MSC CHE ORA VUOLE PAPPARSI UN PEZZETTO DI ITA AIRWAYS: ORIGINARIO DI SORRENTO, GUIDA DA GINEVRA UN IMPERO DA 30 MILIARDI - HA AMICIZIE ALTOLOCATE CON BOLLORÉ E LA LOREN E GOVERNA UNA FLOTTA DI 641 NAVI DI PROPRIETÀ E PIÙ DI 21 MILIONI DI CONTAINER - LE ORIGINI DELLA SUA FORTUNA SONO AVVOLTE NEL MISTERO, MA DA QUANDO SPOSÒ LA FIGLIA DI UN FACOLTOSO BANCHIERE TRA I FONDATORI DELLO STATO DI ISRAELE…

LA CROCIERA SPICCA IL VOLO - ALFREDO ALTAVILLA HA FATTO IL MIRACOLO: IL PRESIDENTE ESECUTIVO DI ITA AIRWAYS RIESCE A METTERE INSIEME MSC CROCIERE DI GIANLUIGI APONTE E LUFTHANSA

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/crociera-spicca-volo-alfredo-altavilla-ha-fatto-miracolo-297350.htm

 

Teodoro Chiarelli per "La Stampa"

 

gianluigi aponte 8

Partendo dal nulla ha creato in cinquant'anni un impero sul mare fatto di navi da crociera, portacontainer, traghetti e terminal portuali. A fine 2021 è diventato il numero uno mondiale degli armatori di portacontainer.

 

Con una spettacolare campagna acquisti di bastimenti di seconda mano e nuovi ordini ai cantieri cinesi (51 unità) costata parecchi miliardi di dollari, ha sorpassato la flotta del colosso danese Maersk. E ora si lancia all'assalto di Ita.

 

gianluigi aponte 7

Italianissimo, ex scugnizzo di Sant'Agnello, Sorrento, Gianluigi Aponte, 81 anni, governa da Ginevra un gruppo, Msc (Mediterranean Shipping Company), da oltre 30 miliardi di dollari di fatturato, 100 mila dipendenti (15 mila in Italia), 641 navi di proprietà, più di 21 milioni di container trasportati lo scorso anno, 500 diversi porti scalati, 493 uffici, con punti di forza negli Usa, in Estremo Oriente e in Sudafrica.

 

gianluigi aponte 6

Ma non basta. Msc è il terzo brand crocieristico mondiale, con una flotta di 19 navi e nei prossimi cinque anni varerà altre 8 unità investendo 6 miliardi. Poi ci sono i traghetti di Gnv e Snav e, soprattutto, Til Group, il primo operatore di terminal portuali del mondo: fondata nel 2000, possiede 7 strutture e ha partecipazioni in altre 40.

 

gianluigi aponte 5

E alla fine dello scorso anno, ecco l'offerta miliardaria per il 100% di Bolloré Africa Logistics, snodo fondamentale dell'impero del tycoon francese di telefoni e tv. Eppure Msc è una family company, dove hanno ruoli chiave i figli Diego e Alexa, la moglie Rafaela e il genero Pierfrancesco Vago.

 

gianluigi aponte 4

Solo da pochi mesi Aponte ha strappato alla concorrente Maersk il top manager Soren Toft e gli ha affidato la carica di ad. Riservatissimo e schivo, "the stealth fighter", il combattente invisibile, non usa il computer, ma annota i dati del gruppo su un quadernino nero che porta sempre con sé.

 

gianluigi aponte 3

Bilanci e conti restano riservati, solo poche indicazioni di massima. Ai giornalisti che cercano di estorcergli qualche numero, ha sempre detto: «Siamo in utile». Aponte non frequenta il Rotary di Ginevra e non è neppure iscritto a un circolo nautico, pur essendo stato sponsor in Coppa America di Alinghi e Shosholoza.

 

gianluigi aponte con giorgio napolitano

Non omaggia i politici (ma ha ottimi rapporti con l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy) e ha pure rifiutato di acquisire il Napoli Calcio. Poche le frequentazioni vip, tra cui il patron di Alinghi ed ex Serono, Ernesto Bertarelli, Vincent Bolloré, e la Sophia Loren nazionale, che come lui vive a Ginevra.

 

gianluigi aponte 2

Aspetto gentile, modi cortesi, taciturno, capace di ascoltare senza batter ciglio, ma anche tagliente e diretto, Aponte parla quattro lingue, ma misura le risposte con bilancino da farmacista.

 

gianluigi aponte msc

Le origini della sua fortuna sono avvolte nel mistero. Orfano di padre a 5 anni, si diploma al Nautico di Piano di Sorrento e si imbarca. La sua vita ha una svolta quando, commissario di bordo su un vaporetto Sorrento-Ischia, incontra una bella turista svizzera, Rafaela, ed è colpo di fulmine.

 

Si trasferisce a Ginevra e diventa consulente finanziario. Il suo mito è però il Comandante Achille Lauro. Vende fondi, ma pensa al mare. Nel 1970 compra una piccola nave di seconda mano, Patricia. Con 5 mila dollari crea la "Aponte Shipping Company".

 

gianluigi aponte 1

Da lì sarà un crescendo. Lo chiameranno "il re dell'usato", perché si dimostra particolarmente abile a rilevare portacontainer di seconda mano a prezzi stracciati e a farle navigare con contratti vantaggiosi.

 

Ma certo non gli è stato di ostacolo, con le banche che generosamente da sempre lo finanziano, che il padre della moglie fosse il facoltoso banchiere Denat Diamant, uno dei fondatori dello Stato di Israele.

 

Diventato in poco più di 15 anni uno dei più importanti player dello shipping internazionale, il "Comandante", come lo chiamano i fedelissimi marittimi campani, sbarca nel settore delle crociere, dominato in Italia da Costa.

 

gianluigi aponte con emmanuel macron

Un'attività iniziata nel 1987 rilevando quel che restava della Flotta Lauro. Si pone obiettivi pluriennali e li realizza. Vuole la leadership del Mediterraneo, lo guardano con sufficienza. Lui fa spallucce e investe miliardi.

 

Nel 2019 la compagnia ha fatturato 3,2 miliardi, con 405 milioni di utili. Legatissimo alla sua Campania, tanto da assumere oltre 10 mila marittimi e impiegati in costiera sorrentina, Aponte si tiene ben lontano da Napoli, bella e dannata. Tutti gli armatori hanno il proprio quartier generale sul mare. Lui preferisce il clima rigido del lago di Lemàno.

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...